Gemona del Friuli (UD), 6 Maggio
2013
Santa Messa
nel 37º anniversario del terremoto
...vedute dell'interno
del Duomo di Gemona prima dell'inizio della cerimonia,
stracolmo di fedeli intervenuti per ricordare le 400 vittime del sisma
del 1976...
...con una Messa presieduta da mons.
Valentino Costante, accompagnata dalla Corale del Duomo
CANTO E
PREGHIERE INIZIALI
SALMO RESPONSORIALE
...una panoramica
traversale durante l'omelia...
PREGHIERA DEI FEDELI
...la liturgia
eucaristica...
CANTO ALLA COMUNIONE
...immagine lungo la
navata centrale dopo la Comunione...
...dopo la
benedizione, il canto finale...
CANTO DI CHIUSURA
...in coda ho aggiunto alcuni dei 400 rintocchi del campanone del
castello, che ricordava le 400 vittime gemonesi del terremoto. Data
la distanza da cui proveniva, il suono risulta interferito dal
gracchiare di una radio, che dall'altra parte della piazza
diffondeva tranquillamente musica e slogan pubblicitari...
Gemona: 400 rintocchi dal castello per
ricordare il sisma del 6 maggio 1976
(di Giusy Gubiani)
Le celebrazioni del 37º anniversario del
terremoto a Gemona verranno accompagnate dai rintocchi del
campanone della torre del castello, ritornato alla sua
collocazione originaria dopo quasi quattro decenni. Non
solo: è prevista anche la consegna ufficiale al Comune di
Quistello dei fondi raccolti per la popolazione dell’Emilia,
che hanno superato i 120 mila euro e che verranno utilizzati
per interventi di adeguamento antisismico nelle scuole del
piccolo Comune mantovano. Una sorta di cerchio che si
chiude, quindi: dal recupero tangibile della storia gemonese,
al ricambio della solidarietà che già dal giorno successivo
al 6 maggio 1976 aveva invaso il Friuli terremotato. «Sarà
un anniversario denso di significato – afferma infatti il
sindaco Paolo Urbani- perché, a fianco delle commemorazioni
ufficiali, i nostri cari verranno ricordati con 400
rintocchi che risuoneranno dalla torre dell’orologio, dove
il campanone, uno dei simboli di Gemona, è stato
risistemato». Si tratta di un momento ancora più importante
poiché una settimana fa le prove di collaudo strutturale
dell’edificio delle carceri hanno avuto esito positivo,
raggiungendo un altro traguardo decisivo nella ricostruzione
del castello. Il 6 maggio 1976 verrà celebrato anche con la
consegna al sindaco di Quistello, Luca Malavasi, del fondo
di solidarietà all’Emilia raccolto grazie alla generosità
dei Comuni friulani terremotati. «Memori dello slogan “Il
Friuli ringrazia di cuore e non dimentica”, la raccolta
cerca di ricambiare, almeno in parte, i numerosi aiuti che
abbiamo ricevuto dopo il sisma del 1976», afferma ancora
Urbani. Le celebrazioni inizieranno sabato, alle 9.30, sul
piazzale Ingegner Emanuele Chiavola (vicino alla piscina),
in prossimità del monumento in memoria alle vittime del
terremoto in Friuli del 1976 e dell’opera di soccorso del
corpo nazionale dei Vigili del fuoco, con l’alzabandiera e
la deposizone della corona a cui parteciperà la fanfara
Brigata alpina Julia. Alle 10.30, alla caserma Goi-Pantanali,
si commemoreranno i 29 alpini morti nei crolli. Lunedì 6
maggio invece, alle 18, nella sala consiliare di palazzo
Boton, si svolgerà la cerimonia di donazione al Comune di
Quistello dei fondi per l’Emilia, in presenza dell’onorevole
Giuseppe Zamberletti, già commissario alla ricostruzione del
Friuli terremotato, del prefetto dottor Ivo Salemme e
dell’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato, nonché del
presidente della commissione sisma dell’Abruzzo Emilio
Iampieri e dei sindaci dei Comuni di Fossa e Foligno. Dopo
la messa solenne in duomo (ore 20), il corteo si avvierà
verso il cimitero per ricordare le vittime del sisma.
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