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Duomo di Udine (UD), 11 Febbraio 2013

Santa Messa
Celebrazione Eucaristica nella festa della Madonna di Lourdes
e
21.ma “Giornata mondiale del malato”
presieduta dall’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato
e animata dal “Coro dell'Unitalsi” di Udine,


Accoglienza nella Cattedrale e Santo Rosario
intercalato dalla lettura del messaggio del Papa Benedetto XVI per la Giornata del Malato


...cerimonia coordinata dalla potente voce di mons. Paolo Brida,
che ha coinvolto i volontari dell'Unitalsi nelle letture,
ed i malati presenti in chiesa nella recita delle preghiere...


...con il sostegno del Coro accompagnato dal potente organo del Duomo
e da un solista di tromba...

          Rito e fiaccolata oggi in cattedrale - «Va’ e anche tu fa lo stesso». Questo il tema della 21.ma “Giornata mondiale del malato” che si celebra anche nella diocesi di Udine oggi, memoria liturgica della beata Vergine di Lourdes. L’appuntamento di preghiera e di riflessione - organizzato dalla sottosezione udinese dell’Unitalsi (che, grazie all’impegno di dame e barellieri, consentirà la partecipazione di molti malati e disabili) - avverrà in cattedrale alle 15. Si inizierà con la recita del Rosario, intercalato dalla lettura di brani del messaggio di Papa Benedetto XVI ai malati e ai sofferenti nella giornata loro dedicata. Alle 16 solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, e animata dal coro dell’Unitalsi di Udine. Al termine avrà luogo la consueta fiaccolata all’interno del duomo. Il Papa nel suo messaggio propone alla riflessione di tutti la figura del Buon Samaritano. «La parabola evangelica narrata da San Luca – scrive Benedetto XVI - si inserisce in una serie di immagini e racconti tratti dalla vita quotidiana, con cui Gesù fa comprendere l’amore profondo di Dio verso ogni essere umano, specialmente quando si trova nella malattia e nel dolore. Ciò vale non solo per gli operatori pastorali e sanitari, ma per tutti, anche per lo stesso malato, che può vivere la propria condizione in una prospettiva di fede: “Non è lo scansare la sofferenza, la fuga davanti al dolore, che guarisce l’uomo, ma la capacità di accettare la tribolazione e in essa di maturare, di trovare senso mediante l’unione con Cristo, che ha sofferto con infinito amore” (Spe salvi, 37)». Per coloro che non potranno partecipare di persona, la liturgia eucaristica sarà trasmessa in diretta da Radio Spazio 103 a partire dalle 16.



 CANTO DI APERTURA


         
 PREGHIERE D'INIZIO E KYRIE


...Mons. Mazzocato all'omelia...


...alla Liturgia Eucaristica...


...al Padre Nostro...


...dopo la Comunione...



...al termine della Messa si è svolta la tradizionale fiaccolata all’interno del Duomo...



 AVE MARIA DI LOURDES

...e dopo la Benedizione...



 CRISTUS VINCIT

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GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
Volontari Unitalsi come il Buon Samaritano
(A.P. - La Vita Cattolica del 14 Febbraio 2013)

          UNA «GIORNATA mondiale del malato», la 21ª, che rimarrà impressa nella memoria di ognuno perché accompagnata dalla notizia che il Santo Padre, Benedetto XVI, rinuncerà, da giovedì 28 febbraio, al soglio pontificio. E così dal pulpito di una Cattedrale gremita di fedeli, lunedì 11 febbraio, l’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno azzocato, ha sottolineato come «nella folla di malati e anziani che vanno verso Gesù con la loro debolezza, da oggi pomeriggio c’è anche Benedetto XVI» che ora vediamo, ha aggiunto, «forse più che come Papa responsabile della Chiesa, come un anziano v e s c o v o pieno di fede che con le sue poche forze va verso Gesù che è stato il centro di tutta la sua vita».
          La dimensione della sofferenza, ha ricordato l’Arcivescovo, assume nell’Anno della fede un significato ancor più particolare e importante «perché le sorelle e i fratelli provati dalla malattia» spesso «ci donano la testimonianza della loro fede» che, come dice San Pietro, quando è provata dalla sofferenza viene purificata come l’oro nel crogiolo. «Le persone malate – ha proseguito mons. Mazzocato – ci fanno dono di una fede purificata da ogni sicurezza, passata attraverso il buio dei tempi difficili della malattia e della debolezza da accettare».
          Ma il pensiero dell’Arcivescovo non poteva non andare a coloro che stanno accanto a chi soffre. «Celebro questa Santa Messa – ha precisato – anche per tutti coloro che con cuore grande si dedicano all’assistenza, al conforto, all’accompagnamento dei malati» anche per quanti «lo fanno associati assieme nella benemerita associazione dell’Unitalsi o in altre come i Volontari della sofferenza, perchè hanno raccolto l’esempio di Gesù». «Il Santo Padre – ha ricordato ancora il presule – ha posto come titolo del messaggio per questa giornata del malato, l’ultima espressione della parabola del Buon Samaritano: “Va e fa anche tu lo stesso”. È proprio questo quello che fanno i fratelli e sorelle che ho ricordato, fanno rivivere la parabola del Buon Samaritano».
          E ora quel Santo Padre che indica la via da seguire, quella del Buon Samaritano, va accompagnato come gli altri malati e anziani «con tanto affetto e riconoscenza – ha precisato mons. Mazzocato – perchè penso che di affetto per questo Papa ne sentiamo tutti per la semplicità umana, per la grandissima sensibilità di fede, e per la grande onestà e coraggio con cui ha condotto la sua Chiesa» e che oggi sentiamo «così vicino, così sincero, così umano e così grande». A.P.