Ho voluto dedicare questa pagina del funerale di Luciano,
per permettere ai tanti suoi e nostri amici che non hanno
potuto essere presenti perchè non informati o che ci leggono
da lontano, di seguire virtualmente l'ultimo tratto del suo
cammino terreno. Si è trattato di un cerimonia semplice,
officiata da don Dino Pezzetta già rettore dell'Abbazia di
Rosazzo e dal Vicario Foraneo mons. Nino Rivetti, senza
l'accompagnamento di cori o organi, cantata con tanta
semplicità dall'assemblea (come si ascolterà dai pochi
contributi audio che vi propongo).
Di solito, oltre a
collegarmi all'impianto audio della chiesa, mi preoccupo di
piazzare uno dei miei registratori in posizione centrale
(possibilmente vicino all'altare), per captare le voci ed i
canti dei sacerdoti e dell'assemblea. Trattandosi di un
funerale non ho voluto essere troppo invasivo per cui mi
sono dotato di un'attrezzatura minima, piazzando un solo
registratore per cui i canti eseguiti al microfono sono abbondantemente sovrastati
dalla potente voce (peraltro perfettamente
intonata) di mons. Rivetti.
In eventi particolarmente
delicati come un funerale e non sapendo come la pensano i
parenti dell'estinto, non mi permetto mai di essere troppo
invadente e con molta prudenza uso una minima attrezzatura
fotografica senza l'utilizzo della troppo "rumorosa" reflex e l'uso
del flash, per cui la qualità della immagini non sono sempre
soddisfacenti. Nel caso specifico invece avrei potuto
operare senza timore, visto i sensi di gratitudine per la
mia presenza espressa dai parenti dopo il funerale.
Purtroppo, dalle migliaia
di cartelle che compongono il mio enorme archivio
fotografico digitale, non sono riuscito a trovare foto
decenti che riprendevano Luciano nel periodi di volontariato
e collaborazione all'Abbazia di Rosazzo, nei felici e
ferventi tempi della reggenza di don Dino Pezzetta e nell'affascinate
e coinvolgente fase del "Progetto per Vetren".
Avevo conosciuto Luciano e Anna poco dopo il loro
matrimonio, in un periodo difficile della mia esistenza, sia
dal punto di vista fisico e psichico. Nella mia specificità
di tecnico radio-televisivo, avevo fornito loro
un'apparecchiatura TV a calori, e durante i contatti che ne
sono seguiti mi si stringeva il cuore osservando (con sana
invidia) la giovane coppia con il loro primo figlio appena
nato ed immaginavo le immense gioie di vivere la famiglia,
condizioni tanto sognate ma che a me erano precluse...
Ho perso di vista Anna e Luciano nei periodi bui che ne sono
seguiti, dopo i miei due ricoveri in terapia intensiva
nell'ospedale di Udine a distanza di tre-quattro anni (in
tutt'e due i casi i dottori mi avevano considerato ko), a
cavallo dei quali ho perso entrambi i genitori; il lento
recupero con un anno attaccato alla bombola di ossigeno 24
su 24; conseguente ritiro dalla attività lavorativa,
rivolgendo la mia attenzione verso il radiantismo con l'acquisizione
della patente di Radioamatore nel 1976 con il conseguimento
del nominativo ministeriale
IV3TKI; lento spostamento delle attività dei primi
esperimenti di telecomunicazioni
digitali dalle operazioni via etere e via satellite,
connettendo poi i computer al cavetto telefonico con la scoperta
di Internet; primi esperimenti con le pagine web ed
invenzione del sito "Di ca e di là dal Nadison" e acquisizione del dominio www.natisone.it; miracolosa scoperta dell'Abbazia
(distante tre chilometri) di don
Dino Pezzetta, suor Luigia e le altre consorelle che si
sono succedute e acquisizione di tantissime care amicizie...
insomma... dalla vecchia crisalide è uscita una meravigliosa
farfalla (si fa per dire), una vera e propria rinascita alla bella età di 60 anni. L'evoluzione positiva di questo periodo della mia
vita periterebbe fosse ripercorso in modo più dettagliato...
Ma non parliamo di me...!
E proprio nell'ambito dell'Abbazia che
ho riincontrato Luciano e Anna, una coppia con figli ormai
grandi e anche sposati, ed osservavo (sempre con sana
invidia) quella splendida coppia sempre tanto carina e
gentile con me. Dopo la fine della rettoria di don
Dino Pezzetta e la breve reggenza di mons. Remo Bigotto, l'Abbazia è rimasta
senza un punto di riferimento e tutti i volontari e
collaboratori si sono, o sono stati allontanati... (unica eccezione Nello,
che vado a trovare quasi ogni mercoledì).
Sapevo che da
molti mesi Luciano stava soffrendo per una di quelle
terribili malattie che non perdonano, ma rimandavo sempre il
momento per andare a salutarlo... ora purtroppo è troppo
tardi... Mandi Luciano... ti domandi perdòn...
(Nelle foto in alto, vediamo Luciano con la mano sulla mia
spalla e vicino ad Anna, in occasione di incontri con i volontari
nel 2004, ai
tempi di don Dino rettore. Nella terza immagine
vediamo Luciano e Anna nel luglio 2010 al Centro Balducci, per far festa ai novelli sposi Bruno e Silma
che ora ci seguono dal Brasile)
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