Nel 157°
anniversario delle apparizioni,
al via la ventesima stagione dei pellegrinaggi.
(LA
VITA CATTOLICA
DI GIOVEDÌ 12 APRILE 2012)
È
UN’ASSOLUTA e significativa novità quella che, sabato aprile
14 aprile, anticiperà l’avvio della ventesima stagione dei
pellegrinaggi al piccolo santuario mariano di Porzûs di
Attimis, conosciuto per le apparizioni della «Madone de
Sesule» (Madonna del falcetto): una Santa Messa
in lingua slovena, per i fedeli delle
parrocchie limitrofe.
Una scelta dettata da
molti motivi, spiega il curatore pastorale del Santuario,
don Vittorino Ghenda. In primis dal desiderio di mantenere
viva una comunità cristiana partecipe, al di là di ogni
confine culturale, superando antichi e passati attriti,
cercando l’unità dei popoli, seguendo l’insegnamento della
Vergine della dolina di Porzûs.
Il borgo mariano è di
fatto località di confine: Porzûs è a pochi passi dai vecchi
valichi tra Italia e Slovenia. Valichi che negli ultimi anni
si sono aperti. Oggi a separare Friuli e Slovenia non ci
sono più sbarre né posti di controllo armati. Da qui la
volontà di eliminare anche le ultime «transenne» culturali.
A Porzûs la Vergine
apparse alla piccola Teresa Dush nel 1855 e si rivolse alla
bambina nella sua lingua, il dialetto sloveno locale, che
allora veniva parlato anche a Porzûs. Per questo, quindi non
solo per la sua posizione geografica, oggi il Santuario deve
diventare meta e luogo di incontro per la pacificazione.
Anche il riferimento all’eccidio delle Malghe, che in maggio
saranno visitate dal presidente della Repubblica Napolitano,
«sta a significare, sotto l’aspetto puramente religioso e
non politico – precisa don Ghenda – il desiderio e la
speranza di superare e colmare il solco di odio che
quell’episodio ha creato nei cuori delle popolazioni
limitrofe».
Un passo di grande
significato, dunque, quello di sabato 14 aprile, nel 157°
anniversario delle apparizioni. La celebrazione in sloveno,
alle ore 10, sarà presieduta da mons. Dionisio Mateucig,
rettore del Santuario del Monte Lussari, luogo che a sua
volta è da anni meta di incontro e di amicizia per i fedeli
italiani, sloveni e austriaci. Per favorire la conoscenza
dei fatti straordinari che segnarono il piccolo paese di
Porzûs nella seconda metà del 1800, sono stati realizzati
anche un santino in sloveno e uno in tedesco; entrambi
saranno consegnati ai pellegrini sabato e resteranno poi
sempre in Santuario e nella Cappella dell’Apparizione a
disposizione dei fedeli. Il programma dell’apertura dei
pellegrinaggi proseguirà poi domenica 15 con la partenza,
alle ore 9, del pellegrinaggio a piedi dal bivio di Forame
fino a Porzûs; alle 11.15, davanti alla Cappella
dell’Apparizione, messa solenne presieduta dal padre
cappuccino Aurelio Blasotti, vice postulatore della causa
per la beatificazione e canonizzazione della venerabile
Concetta Bertoli, animata dal coro della Cattedrale di Santo
Stefano di Concordia Sagittaria (Venezia) e diretta dal
maestro Michele Franco, con l’accompagnamento dell’organista
Daniele Toffolo. Alle 15, processione con la Sacra immagine
della «Madone de Sesule», guidata da padre Blasotti.
La Pro loco Porzûs sarà
presente per accogliere i pellegrini, per ogni necessità,
unitamente alle sorelle della Comunità Servi di Maria del
cuore di Gesù che da alcuni anni operano nella locale casa
d’accoglienza «Maria speranza nostra».
La celebrazione di
domenica 15 aprile sancirà ufficialmente il via alle
consuete iniziative di preghiera: dal 22 aprile, ogni
domenica alle 16 Santo Rosario meditato e canto dei Vesperi;
ogni sabato alle 10.30 Santa Messa ed Adorazione eucaristica
(chi lo desidera può confessarsi).
Si anticipa, infine, che
il 14 settembre, in occasione della festa liturgica
dell’Esaltazione della Santa Croce, don Carlo Gamberoni,
della parrocchia di Servola (Trieste), ma ormai da tempo «di
casa» anche a Porzûs, celebrerà una Santa Messa davanti alla
Grande croce luminosa del borgo. |