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Gorizia, 21 Agosto 2011
Parrocchia dei Santi Ilario e Taziano

Messa Solenne per l'unità europea
163ª Festa dei Popoli della MittelEuropa
presieduta da S.E. Mons. Dino De Antoni


Corteo in avvicinamento dal Duomo preceduto dai bambini con le bandiere
di tutti gli stati partecipanti e dalla Banda Mandamentale di Cervignano del Friuli...



 BANDA E CAMPANE




Liturgia sostenuta dal Coro S. Ignazio di Gorizia diretto da Liviano Brumat
(che vedremo solo in fondo alla pagina)



 CANTO D'INGRESSO



 INIZIO MESSA IN LATINO


...panoramica dal fondo della chiesa...



Da stranieri ad ospiti, da vicini a fratelli

          Questa Festa è invito a rinsaldare antichi vincoli di fratellanza e di convivenza. Ciò si rende fattibile nella misura in cui noi siamo disposti a passare dall'essere hostes a diventare hospites, cioè a passare da stranieri ad ospiti, da vicini a fratelli.
          Non dovrebbe essere difficile perché la nostra presenza su questa terra è precaria e provvisoria. Ricordiamo che altri ci hanno lasciato il luogo in cui abitiamo con l'impegno di lasciarlo ad altri.
          Dobbiamo anche essere responsabili della terra che abitiamo, ma non per questo cessiamo di essere ospiti. Solo una fraterna convivenza ci libera dalla prigionia di un'identità chiusa ed anonima e ci restituisce la nostra insostituibile unicità che ci rende responsabili degli altri.
          Gli antichi vincoli di fratellanza e convivenza saranno ripristinati e rinforzati, a patto che noi entriamo in relazione con dei volti concreti che ci chiedono: Ospitami
          Perciò dobbiamo imparare ad aprire la porta di casa, perché solo allora diventiamo veramente unici nella relazione che si stabilisce con l'altro.
          Se teniamo presente che ci unisce la comune fede in Gesù Cristo che per noi è il Figlio del Dio vivente, allora possiamo dare un grande contributo alla fratellanza e alla convivenza dei popoli europei.
          L'Europa del futuro potrà allora presentarsi nella sua unità spirituale e nella sua entità culturale con le nostre comuni radici cristiane e quindi con Dio. Un'Europa decristianizzata nelle sue fondamenta costituzionali sarebbe un'Europa senz'anima. Dimenticherebbe di essere fiorita prima di tutto attraverso l'avvento della tradizione giudaico-cristiana con il suo monoteismo e la sua visione dell'uomo come immagine di Dio.
          Dimenticare le proprie radici inaridisce la pianta. Buona Festa dei Popoli!




 PREGHIERA DEI FEDELI

Oremus: Te rogamus, audi nos!

  • Per i cristiani dei nostri paesi, siano di esempio per la loro rettitudine e spirito di servizio.

  • Per il Santo Padre Benedetto XVI, il Signore lo conservi e gli doni una parola illuminata.

  • Per i governanti, siano al servizio delle famiglie e delle persone del loro paese e di esempio con la loro vita pubblica e privata.

  • Per i nostri popoli, possano vivere nella pace, nella sicurezza e nella prosperità.

  • Per i nostri popoli, insidiati da una crisi economica mondiale, sappiano scegliere la solidarietà specie a favore dei più deboli.

  • Per le nostre culture, possano crescere di fronte ai nuovi problemi dell'umanità e di resistere alle forze che tutto vorrebbero omologare.

  • Per tutte le nostre famiglie, vengano protette e valorizzate dalle leggi e dall'opinione pubblica.

  • Per i giovani, possano imparare dai padri la generosità e l'amore alla propria cultura.

  • Per la nostra Europa, sappia affrontare il proprio futuro nell'unità e capace di difendere e promuovere la pace nel nostro pianeta.

  • Per i popoli che vivono nella sofferenza, nella carestia e nella violenza, specialmente per le donne e i bambini del Corno d'Africa.

  • Per tutti i morti a causa delle guerre fratricide, che godano la pace in Dio e restino a monito per tutti noi.

  • Per tutti noi, con l'aiuto di Cristo possiamo diventare sempre più testimoni di una vita buona e a servizio all'uomo.


...presentazione delle offerte...


...al Padre Nostro...


...foto lungo le navate dopo la Comunione...



 BENEDIZIONE



 CANTO DI CHIUSURA

Diamo visibilità al Coro S. Ignazio di Gorizia diretto da Liviano Brumat,
che aveva accompagnato la Messa celato dietro la balaustra dell'organo...


Il Coro solo... e con Mons. De Antoni...