San
Martino di Codroipo, 4 Agosto 2002
Andare
a Messa a San Martino di Codroipo, era in programma da molto
tempo, e un primo tentativo era fallito Domenica 28 Luglio,
perché ero giunto in paese quando la Messa era già iniziata e
senza la possibilità di registrare le campane. In
quell’occasione, per non “sprecare” la domenica senza
raccogliere il materiale per la consueta pagina internet, dietro
suggerimento di alcune signore, ero volato a Muscletto, ma anche
lì la “tripla” era già stata suonata e ripiegare sul
“botto” (suono della sola campana maggiore) non mi sembrava
una buona soluzione.
Da
qualche anno, nelle parrocchie o nei paesi più piccoli
decentrati del Friuli, la Santa Messa viene celebrata abbastanza
presto, a causa della carenza di sacerdoti, i quali sono
costretti a celebrare più di una Messa domenicale, riservando
lo spazio per la “Messa Granda” delle 11, alla parrocchia di
cui sono titolari. E’ per questo che puntare su Codroipo, mi
sembrava l’unica soluzione possibile… Le campane per la
Messa delle 10 avevano già suonato, ma mi è andata bene perché,
ce
ne sarebbe stata una anche una
alle 11 ed è per questo motivo
che ho potuto completare il servizio.
Di questa mia “disavventura”,
ne avevo parlato ad Ernesto Mantoani, un collaboratore
dell’Abbazia di Rosazzo, che ogni Venerdì arriva da Codroipo
per prestare la sua opera di volontariato. Durante il pranzo,
una consuetudine che dura da qualche anno, Ernesto mi ha
informato che la domenica dopo, a San Martino si sarebbero
svolti i festeggiamenti per “fieste de Madone”, con la
“Messe cjantade” dal Coro Parrocchiale di Codroipo di cui fa
parte. Mentre memorizzavo tutti i particolari, avevo già deciso
che la domenica successiva avrei fatto una bella sorpresa ad
Ernesto ed agli amici del Coro.
Definire “amici” i componenti
del Coro di Codroipo, non è assolutamente esagerato, bastava
osservare i loro visi (le coriste erano “radiose”), quando
alla spicciolata entravano in chiesa, e mi trovavano lì, pronto
con il flash. In questi ultimi due o tre anni, ho seguito in più
occasioni il Coro Parrocchiale di Codroipo, diretto dal
simpaticissimo M° Tomada.
Ero arrivato a San Martino venti minuti prima delle
dieci, sicuro che nel giorno di sagra, la Messa sarebbe stata
celebrata più tardi del solito, ed avevo quindi tutto il tempo
per fare qualche foto, prima di piazzarmi in un angolo adatto
per registrare le campane. Per fotografare il cartello
all’entrata del paese, ho parcheggiato sul ciglio della
strada, una decina di metri prima dell’entrata di Villa
Manin-Kechler (Secoli XVI, XVII), tanto che l’attuale
proprietaria (credo) si era avvicinata per informarsi se per
caso avevo un’avaria all’automobile. La stessa signora
l’avevo rivista nel bar all’inizio del paese, dove pochi
minuti dopo mi ero fermato per prendermi un caffè.
Solo più tardi ho capito che quel bar era gestito da
“agne Vanda”, come la definisce suo nipote Roberto Pontisso
di Toronto, che da molto tempo mi aveva suggerito di visitare
San Martino, e di portarle i saluti. Questo incarico lo porterò
a termine in un’altra occasione, ma in compenso ho conosciuto
Galdino Fabbro, il sacrestano della chiesa di San Martino, amico
d’infanzia di Ezio Pontisso, il padre (credo) di Roberto
Pontisso di Toronto. Nella foto scattata in chiesa, Galdino
mostra il labaro donato degli emigranti del Canada.
Alle 10:00 in punto, Galdino ha
iniziato un “concerto triplo” di oltre 4 minuti, e mentre la
campane in dissolvenza emettevano gli ultimi rintocchi, delle
“interferenze” si facevano sempre più insistenti e
chiare… erano pigolii familiari, ma che non ascoltavo da
tanto tempo. Un nido di rondoni era sotto il tetto proprio sopra
di me, e tra un viaggio e l'altro i piccoli chiamavano i
loro genitori.
E’ stato un vero piacere
assistere ala Santa Messa, animata dal Coro Parrocchiale di
Codroipo, gustata ancora di più l’indomani durante
l’elaborazione delle tracce musicali per preparare il CD ed i
brani da inserire nella pagina del sito. Il CD sarà spedito
(gratis) a chi ne farà richiesta. Dopo la Messa, tutti erano
invitati presso una famiglia per un rinfresco, ma io ho
preferito riprendere la strada del ritorno.
Ora si ripresenta il solito
interrogativo… Domenie, dulà vadio a Messe ? |