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Tempio Ossario in Udine, 14 Novembre 2010
Chiesa di San Nicolò


Veduta su Piazzale XXVI luglio...

          Il Tempio Ossario sorge sul Piazzale XXVI luglio. Posta la prima pietra nel 1925, il Tempio sarà inaugurato solo nel 1940. La costruzione, disegnata dall'architetto P. Valle, era inizialmente destinata alla parrocchia di San Nicolò; nel 1927 si pensò di trasformare il sacro edificio in un più ampio sacrario che accogliesse 25.000 salme di giovani caduti della Grande Guerra, sepolti in vari cimiteri del Friuli. Il progetto iniziale fu modificato dagli architetti Limongelli e Valle, fino a raggiungere la solenne ed inconfondibile fisionomia definitiva.


...e la Basilica del Tempio Ossario ripresa da diverse angolazioni...

          Sulla facciata campeggiano quattro grandi statue – dedicate all’Alpino, al Fante, all'Aviatore e al Marinaio – opera di Silvio Olivo. L’interno è a croce latina e diviso in tre navate, con tre absidi, cappelle laterali e soffitto a cassettoni. L’ampio presbiterio, al cui centro s’alza l’altare con il Crocefisso di A. Mistruzzi, è sovrastato da un’alta cupola, coperta di lastre di rame e sormontata da una croce dorata. Dai finestroni aperti sul tamburo entra una luce diafana, che crea intensi contrasti con la penombra dei pilastri e delle volte. Notevoli le stazioni della Via Crucis, la vetrata del battistero e tre pale, attribuite rispettivamente alla scuola dei Bassano, a Palma il Giovane e ad Antonio Balestra.
          La cripta è la più vasta aula sotterranea tra le chiese d’Italia: sulle sue pareti di marmo sono incisi i nomi dei 25.000 caduti che qui riposano.
          (Testo tratto da http://guide.travelitalia.com/it/guide/udine/2531/)

Santa Messa
accompagnata dalla Corale di Basiliano

          Messa celebrata da mons. Plinio Galasso (da qualche mese parroco delle comunità udinesi di S. Giorgio in Borgo Grazzano e di S. Nicolò al Tempio Ossario), accompagnata dalla Corale della parrocchia di Basiliano, comunità che ultimamente aveva guidato per nove anni.
          Purtroppo la qualità audio dei canti non è delle migliori, a causa del forte riverbero prodotto all'interno del maestoso tempio, ma sopratutto perchè mi sono accorto troppo tardi che il coro si era spostato rispetto alla sua prima collocazione, ed il registratore che avevo piazzato è venuto a trovarsi troppo distante dai cantori.
          Di discreta qualità è invece risultato il canto "Stelutis alpinis", che la corale ha eseguito nella Cripta dopo la Messa. Non potendo scendere con il mio deambulatore lungo la scalinata che porta al piano seminterrato, ho consegnato il registratore digitale ad uno dei coristi, che ha ripreso quella fase importante della cerimonia.



 CANTO D'INGRESSO



 INIZIO MESSA


...mons. Galasso al Vangelo... all'omelia...


...e alla Consacrazione...



 PADRE NOSTRO



 CONGEDO


FOTO RICORDO
(a risoluzione di stampa)

  Chiudiamo la pagina con il brano cantato "fuori onda"


 STELUTIS ALPINIS