Santa Maria la Longa (UD),
10 Ottobre 2010
Per altre info su Santa Maria la Longa vedere il precedente servizio del
24/03/2004
In questa particolare occasione, la festa era allietata da un gruppo
locale di scampanotadôrs, che prima della Messa per oltre un'ora si
sono esibiti in varie esecuzioni. Sono riuscito a riprenderli
dall'alto della cella campanaria, utilizzando lo straordinario zoom
20x della mia Sony DSC-HX1. Qui sotto si può ascoltare una normale
suonata a 3 campane azionate manualmente, con una tecnica utilizzata
anche in altri paesi, che consiste nella sospensione periodica di 3
o 4 rintocchi della campana grande, per poi lasciarla andare
liberamente. Questo tipo di suonata viene definita con un nome che
cambia di paese in paese e sarebbe interessante saperne di più da
qualche esperto...
CAMPANE
Santa
Messa
e benvenuto al nuovo
parroco don Pietro del Fabbro
La cerimonia è iniziata con la salita del corteo con i sacerdoti
lungo la navata, preceduti dai chierichetti e dai rappresentanti
delle 5 comunità parrocchiali con le loro croci astili. Al coro
locale si erano uniti elementi delle altre parrocchie, che hanno
accompagnato l'Eucaristia da una posizione poco visibile, per cui ho
incaricato il direttore Silvano Buchini di predisporsi per una foto
di gruppo finale.
CANTO D'INIZIO
Inizialmente la Messa era presieduta dal Foraneo mons. Angelo Del
Zotto, che ha anche letto il Decreto con cui l'Arcivescovo di Udine
ha dato incarico a don Pierino Del Fabbro di guidare le 5 parrocchie
intorno a Santa Maria la Longa, che si sommano a quelle di Bicinicco
e dintorni...
ESTRATTO DELLA LETTURA DI
MONS. DEL ZOTTO
Dopo il canto "Veni
Creator" e del "Gloria"...
...a presiedere la liturgia è subentrato il nuovo parroco...
ESTRATTO DALL'OMELIA
PRESENTAZIONE DELLE
OFFERTE
PADRE NOSTRO
Prima della benedizione
finale sono intervenuti...
...un rappresentante del Consiglio Parrocchiale,
il Foraneo mons. Angelo Del Zotto
e il Sindaco di Santa Maria Igor Treleani...
AVE O VERGJINE E
SCAMPANATA
Le foto ricordo
(era giusto
attendere la discesa dei "campanari" e loro simpatizzanti
per una foto ricordo con i piedi ben saldi al suolo)
Domenica 10 ottobre il solenne rito di immissione in
possesso.
Don Pietro Del Fabbro guiderà anche le
parrocchie di Santo Stefano, Tissano e Mereto di Capitolo
(Valentina Zanella – La Vita Cattolica di Sabato 9
Ottobre 2010)
DOPO
25
ANNI
di esperienza missionaria in Brasile, don Pietro Del
Fabbro torna al suo Friuli. E lo fa «con un po’ di
tremore», ma anche «con lo spirito di un fratello che si
immette in un cammino già ben avviato, con l’intento di
valorizzare molto le comunità e portare avanti quel
binomio di comunione e responsabilizzazione dei laici
che in questi anni ha già dato molti frutti». Il 3
ottobre l’ingresso solenne e festoso nelle parrocchie di
Bicinicco, Griis e Cuccana e Felettis, dove il sacerdote
succede a don Liliano Pacco. Domenica 10 ottobre sarà
invece la volta delle comunità dell’area pastorale di
Santa Maria la Longa, con Tissano, Santo Stefano udinese
e Mereto di Capitolo, fino ad oggi rette dal vicario
foraneo, mons. Angelo Del Zotto, in qualità di
amministratore parrocchiale. Sarà proprio mons. Del
Zotto a presiedere, domenica alle ore 10.30, nella
parrocchiale di Santa Maria, la solenne celebrazione di
immissione in possesso. 69 anni, originario di Lavariano,
don Del Fabbro è stato ordinato nel 1966. Cappellano in
Seminario, prima, poi parroco a Socchieve negli anni del
terremoto. Nel 1978 è partito per il Brasile come
sacerdote «fidei donum» e vi è rimasto fino al momento
in cui si è reso necessario il suo rientro per assistere
la madre, bisognosa di cure: sei anni in Friuli, di cui
tre, dal 1993 al 96, di servizio pastorale nelle Valli
del Natisone, nel Pulferese. Poi la ripartenza per la
terra di missione, lasciata solo pochi mesi fa. È un
incarico pastorale impegnativo, quello affidato
dall’Arcivescovo a don Del Fabbro, ma che egli ha
accolto «con fiducia» nella consapevolezza di iniziare
ad operare in «un territorio dove è grande la
disponibilità dei cristiani alla collaborazione».
Don Del Fabbro, domenica scorsa il suo ingresso a Bicinicco,
la prima impressione è stata positiva? -
«Sicuramente. È stata una celebrazione bella e molto
partecipata. Nei giorni scorsi, inoltre, ho cercato di
informarmi sulla realtà religiosa, sociale ed economica, ho
conosciuto le parrocchie e ho visto comunità vive e unite,
già avviate lungo un sentiero ben tracciato, nel quale
cercheremo di continuare a camminare insieme. Ho potuto
constatare che il lavoro fatto in questi anni per chiedere
una proficua collaborazione ai laici ha dato i suoi frutti e
questo mi conforta, nella consapevolezza che l’impegno che
mi attende abbraccia un territorio molto esteso».
Domenica sarà la volta di Santa Maria la Longa. -
«Anche in questo caso sono sereno perché so che potrò
contare sull’aiuto prezioso di tanti. Nel territorio è ben
radicata la presenza dei sacerdoti del Piccolo Cottolengo di
don Orione e dei Salesiani della Viarte e, insieme,
continueremo sulla via di una collaborazione che è già ben
strutturata. Inoltre ci sono 8 sacerdoti e la loro
disponibilità consentirà di assicurare la celebrazione della
Santa Messa in tutte le parrocchie».
Dopo tanti anni in missione con quale spirito si appresta ad
assumere questo nuovo impegno? -
«Cercherò innanzitutto di valorizzare le piccole comunità,
tutte ricche di religiosità, iniziative e cultura proprie.
Quasi tutti i paesi hanno un coro, associazioni, iniziative
che desiderano mantenere vive. Certamente dovremo lavorare
insieme, mettendo in comune le forze, ma l’obiettivo sarà
quello di preservare anche le singole identità delle tante
realtà del territorio. Innanzitutto valorizzare ciò che c’è
ed è vivo, dunque, e tentare di scoprire nuove vocazioni,
nuove disponibilità al servizio»
Nuove vocazioni tra i giovani? -In
particolare, ma non solo. La fede produce senz’altro dei
gesti concreti di testimonianza, solidarietà e amore. Ce ne
sono tanti, anche nei cristiani di oggi. Valorizzarli,
facendo forza sulle realtà già presenti nelle comunità sarà
il compito più gravoso. Insieme all’evangelizzazione dei
giovani. È un impegno che va riscoperto: oggi sono le nuove
generazioni ad aver bisogno di essere evangelizzate. Allo
stesso modo è importante mostrare fiducia e solidarietà agli
immigrati. L’impegno è mettersi insieme per costruire una
società unita». |
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Alcuni tratti degli
interventi in voce risultano distorti
a causa della eccessiva sensibilità del microfono...
Santa Maria la Longa,
10 Ottobre 2010
Santa
Messa
Benvenuto a don Pietro del Fabbro
|
01 |
2.58 |
Campane |
02 |
3.06 |
Canto
d'apertura |
03 |
9.41 |
Lettura decreto mons. Angelo Del Zotto |
04 |
3.07 |
Veni
Creator Spiritus |
05 |
3.10 |
Gloria
|
06 |
2.13 |
Salmo
Responsoriale |
07 |
1.41 |
Alleluia |
08 |
9.55 |
Omelia
di don Piero Del Fabbro |
09 |
1.40 |
Preghiere all'offertorio |
10 |
2.08 |
Servo
per amore |
11 |
2.07 |
Osanna
a Cristo Signor |
12 |
1.00 |
Padre
Nostro |
13 |
1.05 |
Agnello di Dio |
14 |
3.13 |
Pane
del cielo |
15 |
3.25 |
Intervento del rappresentante CP |
16 |
0.48 |
Ringraziamenti di
mons. Del Zotto |
17 |
2.47 |
Saluto del
Sindaco Igor Treleani |
18 |
1.10 |
Benedizione |
19 |
2.22 |
Ave o
Vergjine |
20 |
4.40 |
Scampanata |
|