Ho voluto attivare una pagina in questa sezione del sito per questo
triste evento e non limitarmi a poche righe nel mio diario, per
ricordare e mettere in risalto la grande generosità di Roberto, che
senza ombra di dubbi è stato il più sfortunato dei miei tantissimi
amici... Dopo alcune ricerche nel mio archivio fotografico, cercherò
di ricostruire alcuni felici momenti vissuti insieme, entrambi
appassionati di radio-ricetrasmissione...
Dopo qualche mese dal suo funerale ho messo insieme qualche riga per
ricordare Roberto,
proponendo alcune foto prese a caso scattate in momenti felici
passati insieme, e in primo piano l'impianto d'antenna da lui
costruito e del quale ne era molto fiero.
Ho conosciuto Roberto attraverso la CB
(dall'inglese Citizens' Band) una banda di frequenze radio
attorno ai 27 MHz
(11 metri di lunghezza d'onda)
radio usata dai dilettanti per
collegamenti a breve distanza. Senza addentrarci in argomenti tecnici,
merita ricordare che in momenti di buone condizioni di propagazione, oppure salendo in
quota sulle pendici delle nostre colline, si effettuavano
collegamenti ben oltre l'orizzonte. Posso comunque
assicurare che nella CB ho provato emozioni che non ho mai provato
successivamente sulle "nobili" frequenze dei Radioamatori (forse
perchè a quei tempi la CB non era ancora legalizzata). Si sà che il
frutto proibito è molto più dolce...
Dopo qualche collegamento
ho incontrato e conosciuto "New York" (questo era il nominativo che Roberto si
era assegnato), e "Tamara" sua moglie, una persona minuta e con una
voce calda e gentile. Mi sento ancora in colpa di averla sospettata
vittima dell'alcool per il suo incerto equilibrio nei suoi
movimenti, ed invece si trattava
dei primi sintomi di quelle terribili malattie progressive che
riducono le persone su una sedia a rotelle...
L'amicizia e la
collaborazione tra le radiostazioni CB "Lepre" di Leproso e "New
Yotk" di Manzano si faceva sempre più stretta, ed è continuata
durante e dopo il corso presso la Sezione udinese dell'ARI
Associazione Radioamatori Italiani, per conseguire la Patente
Ministeriale di Radioamatore. Insieme abbiamo sostenuto l'esame
presso il Circolo PTT di Trieste, ed insieme ad altri
neo
OM della nostra zona, abbiamo
brindato in allegria per aver brillantemente superato la prova. Era
l'anno del terremoto in Friuli del 1976, quando la Stazione Radioamatoriale I3JUH di Roberto Bearzi di Manzano e I3TKI di Aldo
Taboga di Leproso, hanno iniziato il lancio attraverso l'etere dei
loro CQ... CQ... CQ... in fonia e in telegrafia. Dopo la
costituzione della Regione Friuli Venezia Giulia, alle sigle
iniziali era stata aggiunta la lettera "V", diventando così: IV3JUH
e IV3TKI. Siamo rimasti molto male quando l'allora direttivo della
Sezione ARI di Manzano, ci ha lasciati "in
quarantena" prima di accettare la nostra domanda di iscrizione. I
nuovi radioamatori che passavano attraverso l'esperienza CB erano
accolti con molta prudenza... in realtà il nostro inserimento nel
gruppo "ingessato" manzanese, ha dato nuovo slancio a tutta la
compagine.
La ricerca per migliorare
le condizioni di trasmissione e riuscire a contattare stazioni
sempre più lontane, sono lo scopo principale del radioamatore, ma dato che
l'auto-costruzione di trasmettitori e i ricevitori era solo un
ricordo del passato, l'unico campo per ottenere il massimo
rendimento dell'impianto, era la messa a punto di un efficiente
sistema di antenne. Lavorando in un'importante stabilimento di Buttrio, per "Beârç" (come veniva chiamato dagli amici), è stato
facile costruirsi una efficiente stazione radio, ma per costruire
dall'A alla Z il mio impianto, Roberto ha messo molto più impegno e
naturalmente era doppiamente felice dei risultati che io riuscivo ad
ottenere.
Intanto il tempo passava
e le situazioni famigliari e di salute reciproche peggioravano inesorabilmente, tanto che
Roberto ha perso prima la moglie e poi la sorella, mentre io sono
passato per ben due volte a distanza di tre anni nei reparti di
Terapia Intensiva dell'ospedale di Udine per gravi problemi
respiratori.
Pian piano anche i nostri
comuni interessi sono venuti meno, e abbandonando completamente la
mia attività lavorativa nel campo delle riparazioni RadioTV, mi sono dedicato
esclusivamente ai collegamenti radio via satellite, prendendo
confidenza con i programmi per l'inseguimento degli stessi per mezzo
del computer, e dei primi esperimenti di trasmissioni digitali.
Anche per Roberto sono sopraggiunte gravi complicazioni di salute e
per anni ha dovuto sottoporsi a settimanali cicli di dialisi, oltre
ad altre importanti gravissime complicazioni. Andare a fargli visita
era uno strazio...
Ora che Roberto riposa in
pace, testimonianze della sua generosità le ho ogni volta che la
mattina apro la finestra della mia "sala computer" (ora Redazione
del Nadison), e vedo il traliccio che lui ha costruito anche se oramai privo
di antenne... Con un pensiero grato gli invio uno dei classici
saluti scambiati tra gli OM, sicuro gli arriverà forte e chiaro
attraverso la vastità dei cieli infiniti... Caro Roberto
IV3JUH, i migliori 73 da Aldo IV3TKI KKK
A sinistra il
impianto costruito da Roberto
e a destra il gruppo di antenne comandato dal computer
per l'inseguimento dei satelliti (sempre con il suo aiuto)...