Oborza di Prepotto (UD),
13 Giugno 2010
Processione e Santa
Messa
per la Festa di Sant'Antonio
L'artistico Cristo intagliato all'entrata del paese, davanti al
quale la statua di Sant'Antonio appoggiato su un altarino era pronta
per essere portata in processione fino alla chiesa a Lui dedicata
che si intravede tra gli alberi sopra l'abitato...
...che è stata
raggiunta percorrendo strade e scorciatoie...
...per giungere sul
pianoro dove sorge la chiesa, dal quale si scorge l'inconfondibile
sagoma di Madone di Mont...
...il Santuario di Castelmonte, molto caro alle genti friulane... e non
solo...
CAMPANE
Chiesa di
S. Antonio di Padova ad Oborza - Obuorča
(Tratto da
www.dom.it/
- Autore: Tarcisio Venuti)
A
metà percorso della strada turistica regionale fra Podresca
e Castelmonte, in località Oborza, sopra il colle che domina
il paesetto, sorge la chiesa di S. Antonio di Padova, in
antico dei santi Daniele e Agnese. Il luogo è ricordato
nell’anno 1256 de Alborza. La villa era di giurisdizione
temporale del Capitolo di Cividale, infatti nel 1356 era
inclusa negli Statuti Capitolari come Avorzae, insieme con i
Conti di Gorizia.
Seguì poi un concordio
fra le parti per la giurisdizione temporale sia della villa
come del garito. Non è azzardato congetturare che in Oborza,
proprio in questo tempo, esistesse già una chiesa dedicata
ai santi Daniele e Agnese.
L’edificio subì danno a causa del sisma del 1511, per cui si
dovette por mano al suo riatto.
È ricordata in un atto
dell’11 maggio 1534 come chiesa dei SS. Daniele et Agnese di
Obvorchia (G. Biasutti, Quaderni 1.a busta cit., p.17, Acau).
Nel verbale della visita pastorale del 26 maggio 1666 si
legge: «Da Codromazzo giunse (il Visitatore) ad Oborza,
accompagnato come sopra, ove invocato lo Spirito Santo, et
fornite le esequie proDefunctis lì davanti l'altare come per
il cemeterio, visitò la Veneranda Chiesa di S. Daniele et
Agostino (Agnese) così intitolata. L’anniversario della
Dedicazione si celebra ogn’anno la seconda domenica dopo S.
Michele Arcangelo… Si celebrano in detta chiesa sei messe
l’anno; l’elemosina vi è di soldi 4 per messa. Interrogato
il R. Cappellano Andrea Costaperaria se abbia ostetrici
perite, od istrutte, rispose essere state istruite avendole
fatte andar alla propria casa. Interrogato se habbia in
confessi, peccatori ostinati o infetti d’eresia rispose che
non ne ha» (Acau, ms 737, 17, 1666 Visita di Prepotto e
filiali).
Nella visita del 15
maggio 1700 la chiesa è censita S. Agnese di Oborza filiale
di Prepotto: «ha cemeterio…siano rinnovati i segni della
consacrazione, sia fatto un nuovo presbiterio di tavole
maggiore del presente, sia allargato ai lati dell’altare…Sia
aggiustata la cassa delle suppellettili. Sia aggiustato il
muro del cemeterio, sia fatto maggiore il passo, ove c’è
l’ingresso e fatta la grata per impedir l’intrata agli
animali». Il giorno dopo 16 maggio 1700, il visitatore
annota: «la Ven.da chiesa della villa di Oborza di S.
Agnette et Daniele, fa tre mede di fieno annuo quale vien
tagliato et governato dalli vicini» (Acau, Visite Pastorali,
Documenti vol. 6, n. 56 Prepotto).
La chiesa di Oborza aveva
un solo altare e fu ingiunto di riparare il coperchio della
stessa (Visita del 16 giugno 1712). Su due mattonelle del
soffitto della chiesa sta scritta la data del restauro: 10
maggio 1725. Il parroco di Prepotto nel 1745 scrive al
patriarca di Aquileia per l’istituzione della fraterna di S.
Antonio.
Dopo la concessione della
fraterna, la chiesa viene censita dei Santi Daniele e
Antonio, come si legge nella relazione della visita del
1821.
Nell’anno 1897 è detta di
S. Antonio e si ordina di chiudere il cimitero con il
cancello (Acau, Visite Pastorali, Cronistoria vol. I, fasc.
74, p. 189). Anche questo edificio cultuale fu requisito
durante il conflitto 1915-18.
La costruzione rientra
nei dettami stilistici del tardogotico sloveno. Il
presbiterio è poligonale con volta a rete di costoloni
sagomati ma senza chiavi; alle pareti si aprono tre finestre
ad arco acuto; i peducci sono sostenuti da esili colonne
come nel coro di Centa. Un robusto zoccolo corre all’esterno
lungo tutto il presbiterio.
La costruzione del coro
risale ai primi decenni del 1500. Il campanile è stato
innalzato nel 1926. L’altare è in marmo con statue di S.
Antonio al centro, in nicchia di legno; a destra S. Daniele
profeta, a sinistra S. Agnese, ambe in marmo. Il cimitero è
tuttora funzionante. |
...all'interno della
chiesa...
Messa celebrata da Padre Olindo Donolato dell'Ordine dei Frati
Cappuccini di Castelmonte,
che ha cura delle anime di tutta la Parrocchia di Prepotto...
...e sostenuta dai canti del
Coro "Tre Valli" di Cravero (in versione ridotta),
diretto dalla Mª Maria Francesca Cussetti...
CANTO
D'INIZIO
Padre Olindo all'omelia...
CANTO
CANTO DI CHIUSURA
CORO TRE VALLI DI
CRAVERO
(S. Leonardo)
Costituito nel 1994 con l’intento principale di testimoniare
la realtà musicale locale il coro TRE VALLI (TRI
DOLINE)
partecipa alle manifestazioni che nella zona delle Valli
del Natisone celebrano culturalmente la tradizione di
questi luoghi.
Il repertorio,
però,comprende parte del repertorio corale classico sia
sacro che profano.
Nel 2000 la prima
partecipazione a Trenta (SLO) alla manifestazione
Primorska Poje, una rassegna annuale che dà voce alle
numerose realtà corali che coltivano il repertorio in lingua
slovena e slava.
Si esibisce a Roma
(S. Pietro), a Venezia (S. Marco) e ad Aquileia
(Basilica) percorrendo le tappe di un itinerario storico che
dall’impero romano in poi rievoca le diverse influenze
avvenute sul territorio delle Valli del Natisone ,
proponendo il repertorio sacro e l’antica messa della
tradizione locale riadattata in una versione a quattro voci
dal m° A. Qualizza.
Nel 2005 partecipa con
un’apparizione al film di produzione italiana Il
giorno più bello, con la regia di M. Cappello,
proiettato nelle sale cinematografiche nel novembre 2006.
Nel 2008 e nel 2009
partecipa al Festival Internazionale Corale Alta
Pusteria proponendo il repertorio della tradizione
musicale delle Valli del Natisone.
Organizza annualmente
assieme alla Pro Loco di Cravero un concerto corale con la
presenza di un coro ospite nell’ambito dei festeggiamenti
che avvengono l’ultima domenica del mese di agosto.
Realizza concerti in collaborazione con altre realtà corali
regionali e organizza pellegrinaggi estesi alla comunità del
territorio delle Valli del Natisone.
Recentemente ha ricevuto
il secondo premio nella sezione gruppi,al concorso
per la valorizzazione del dialetto slavo delle Valli
del Natisone indetto dal Comune di San Pietro (UD).
Dal 2005 il coro è
diretto dal m° Maria Francesca
Gussetti. |
La foto ricordo
(immagine a risoluzione di stampa)
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