Montegrisa, tempio a Maria Madre e Regina
Il Tempio
Mariano di Monte Grisa è una costruzione
straordinaria, che con la sua mole domina la
città di Trieste ed il suo meraviglioso
golfo; con la sua imponenza e sobrietà
sembra sbocciato dalla viva roccia del
costone carsico e dal verde cupo dei pini e
che varrebbe la pena di visitare solo per
ammirare lo stupendo panorama, che dal
piazzale si spalanca sul mare immenso
disteso tra Aquileia, Miramare e Pirano. Ma
se è vero che il luogo dove sorge è tra i
più belli del Carso Triestino, Monte Grisa è
soprattutto un'oasi di preghiera, di
propiziazione e di perdono per quanti
salgono fin costì in cerca di spirituale
rinnovamento e di pace ristoratrice.
Nel 1945 l'arcivescovo di
Trieste Mons. Santin fece un voto per la
salvezza della città. Nel 1948 venne
pubblicata sulla rivista "Settimana del
Clero" la proposta di Mons. Strazzacappa di
realizzare il Tempio di Trieste con
interesse nazionale chiamandolo Tempio di
tutte le diocesi d'Italia. Nel 1959, Papa
Giovanni XXIII decideva che l'erigendo
Tempio sarebbe stato dedicato a Maria Madre
e Regina e secondo lo spirito dei tempi
nuovi un simbolo ed un'implorazione
all'unione fra i popoli, in particolare fra
l'Occidente e l'Oriente; così da aprile a
settembre di quell'anno ebbe luogo quell'anno
ebbe luogo quel "pellegrinaggio delle
meraviglie", che per l'affluenza delle masse
al passaggio della Madonna nei singoli
capoluoghi, fu giustamente chiamata "la più
grande missione fatta in Italia".
L'arcivescovo di Trieste
ricevendo in consegna il venerato Simulacro
il 17 settembre 1959 ricordava il suo voto a
Maria e concludeva: "Resta con noi Maria" e
due giorni dopo, sul Monte Grisa, veniva
posta la prima pietra del grande Tempio; il
giorno dopo il Santo Simulacro doveva
ripartire per ritornare alla Capelinha di
Fatima. Tutti desideravano per il nuovo
Tempio un Simulacro della Madonna di Fatima,
a ciò provvide il Vescovo di Fatima Mons.
Joao Pereira Venancio e lui stesso portò una
copia via mare a Trieste; il 7 giugno 1960
una grande processione la trasportò, come in
apoteosi, dalla stazione marittima a
S.Giusto. (Tratto da:
www.montegrisa.org/)