Venzone (UD),
25 Aprile 2010
Chiesa di Santa
Caterina
La chiesetta di Santa Caterina sorge su un pianoro posto
all'imbocco della Val Venzonassa a poca distanza dal
centro
storico di Venzone. La superficie boschiva copre non solo i
versanti più ripidi dei rilievi circostanti, ma incornicia
la chiesetta creando una radura dove, nonostante la
vicinanza con Venzone, la quiete e la tranquillità
facilitano l'osservazione del paesaggio. Il pianoro che
ospita la chiesetta offre la possibilità di osservare
un'associazione di latifoglie molto varia, in cui accanto a
carpini neri (Ostrya carpinifolia), roverelle (Quercus pubescens)e
aceri campestri (Acer campestre) crescono dei castagni (Castanea
saliva) introdotti dall'uomo.
Proprio per questa sua
posizione strategica tutta questa zona reca le tracce di
fortificazioni risalenti all'epoca medioevale e consente
anche di osservare il paesaggio tipico delle Prealpi Giulie.
Il massiccio del Plauris appare come un severo bastione le
cui ripide pareti scendono con pendenze elevate verso la
pianura. I versanti appaiono accidentati anche per la
presenza di alcune aree franose dove si svolge un continuo
confronto fra l'incessante azione degli agenti atmosferici
che provoca lo sgretolamento della roccia e l'opera di
colonizzazione di questi substrati da parte della
vegetazione pioniera.
Situata alle pendici del
monte di Ledis, sopra Venzone, la chiesa dedicata a S.
Caterina, alle cui spalle transita il sentiero celtico che
da Gemona, attraverso la sella di S. Agnese, porta al nord
verso il confine, è stata ricostruita tra 1986 e 1987, in
seguito al terremoto del 1976.
Il piano di S. Caterina è
attraversato anche da un sentiero preistorico e rimangono
anche i resti del castelliere del 1300-1100 a. C. nella
parte bassa del declivio su cui si trova la chiesa. La
chiesa di S. Caterina, costruita nel XV secolo, mostra il
tipico portico esterno con tre archi a tutto sesto del XVII
secolo, portale architravato, campanile a vela, pavimento di
cotto e travi a vista (come la chiesa dei SS. Giacomo e Anna
e la chiesa di Santa Lucia). All'interno, a destra la
vetrata con Creazione, Incarnazione e Salvezza di
Davide Clonfero del 1987 e dello steso autore i gonfaloni di S.
Caterina d'Alessandria e S. Antonio Abate, mentre
un'iscrizione accanto alla porta ricorda la costruzione
della chiesa stessa. Si conserva parte di un affresco con il
matrimonio mistico di S. Caterina riapplicato a parete solo
dopo i
restauri del 1987. Il presbiterio semicircolare è decorato a
motivi ripetuti a stampo di fiori e aquile. Del 1988 è la
copia della scultura lignea di Santa Caterina con la ruota
del martirio e il suo persecutore sotto i piedi (l'originale
del 1497 era di Antonio d'Incarnaio). |
Rogazioni di San Marco
Santa
Messa in onore di pre Antoni Beline
CJAMPANE
Nel terzo anniversario della morte
di pre Antonio Bellina, il gruppo di suoli fedeli estimatori si sono
ritrovati intorno alle ore 17.00 nel Duomo di Venzone, trasferitosi
poi in corteo per le tradizionali "Rogazioni di San Marco"
sull'altura sovrastante l'abitato di Venzone, dove sorge la chiesa
di Santa Caterina. Nella splendida chiesetta di recente restaurata
arroccata sulla strada alle falde del Monte Ledis, è stata celebrata
la Messa in ricordo di pre Toni Beline e presentata la 4ª
Opera Omnia "Riflnessions di un predi cjargnel",
un progetto di Glesie
Furlane che si avvale del patrocinio della Provincia di Udine.
CJANT DI ENTRADE
ALELUIA
PREJERE E ULTIN CJANT
Alla fine è intervenuto Mauro Della Schiava che ha parlato della sua
tesi di laurea su pre Toni Beline.
(non abbiamo estratto l'audio a causa
della pessima qualità della registrazione)
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Usciti dalla chiesa, tutti si sono diretti all'estremità dell'area
attrezzata
per un convivio in compagnia..
...mentre i genitori erano seriamente impegnati ad insegnare ai loro
bambini tecniche di gioco,
in un luogo ideale per trascorrere un giornata in pace e lontano dai
pericoli...
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