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Montenars (UD), 27 Dicembre 2009


altri servizi effettuati a Montenars...
 
www.natisone.it/messe/archivio/messe257.htm
www.natisone.it/messe/messe506.htm

Messa a Montenars con Bruno e gli amici di don Dino.

Per il gruppo di amici che per diversi anni hanno lavorato insieme nelle iniziative promosse da don Dino Pezzetta nell'ambito dell'Abbazia di Rosazzo, Montenars è diventato un punto di riferimento e di incontro, per ritrovarsi insieme al sacerdote che amano e stimano. Nel caso specifico, era anche un motivo per salutare Bruno Rossi, che dopo il matrimonio celebrato recentemente a San Paolo del Brasile, è stato costretto a staccarsi momentaneamente dalla sua sposa per complicazioni burocratiche. La semplice cerimonia si è celebrata nella chiesa della borgata di San Giorgio (che risulta già nell'elenco dei nostri servizi), per cui non ci dilungheremo in inutili altri particolari, oltretutto a Montenars (chiesa si S. Elena) ci ritorneremo domenica 17 Gennaio per l'incontro con il Gruppo Bulgaro e il vescovo ortodosso Galaktion Lübenov Tabakov.



 CANTO


...le letture...



 OMELIA



 PREGHIERA



 CANTO

Brevi cenni sul paese
(don Dino Pezzetta)

          Montenârs viene dal latino montanarius, cioè “colui che abita in montagna”. E’ un paese friulano, infatti, che non rappresenta un luogo preciso ma una zona abitata da borgate e casolari: S. Elena (chiesa), S.Giorgio (chiesa). Isola (capoluogo), Flaipano (frazione), Jouf, Curminìe, Lazzaretto, Lucardi, Frattins, Cretto, ecc.
          Il comune comprende attualmente circa 600 abitanti (quasi in terzo forescj, che hanno acquistato casa dopo la ricostruzione del terremoto del 1976).
          La storia di Montenârs risale al tempo dei romani (e prima ancora dei celti) e s’intreccia con quella di Gemona e Artegna, comuni confinanti.
          Gente abituata a combattere, contro i soprusi e sfruttamenti da parte dei vari signorotti locali (di Gemona soprattutto), nella guerra di liberazione (la “zona libera di Flaipano” alla fine della seconda guerra mondiale) e per la ricostruzione del paese distrutto dal terremoto del 76 (con 35 morti).
          In Friuli il nome Montenârs viene spontaneamente associato ad un personaggio simbolo del suo paese: pre Checo Placereani, uomo libero e prete senza compromessi, cantore della Patria del Friuli e combattente per la sua lingua e cultura. E riposa nel cimitero della sua comunità dal 18 novembre 1986.
          Le tre comunità dispongono ciascuna di una propria chiesa, tutte ricostruite dopo il terremoto: due sullo stesso sedime delle precedenti (S.Elena e S.Giorgio) e la terza (S.Maria Maddalena) più a valle, mentre un privato di Flaipano ha voluto donare il campanile ricostruito sullo stesso luogo.
          Le feste, ovviamente, si ripropongono da tempo immemorabili: S. Elena imperatrice il 18 agosto (titolare della parrocchia), S.Maria Maddalena il 26 luglio (chiesa della frazione di Flaipano, un tempo parrocchia), ss,. Redentore in Quarnan, terza domenica di settembre).
          Da alcuni anni sta prendendo piede la “Festa della castagna”, nella prima quindicina di ottobre, dove il “castagno” è il simbolo di Montenârs, paese delle castagne.
          Il Comune è retto dal sindaco Antonio Mansutti, con una Giunta di 5 “Insieme per Montenars” e 5 “Una luce per Montenârs”.
          Attiva è la Biblioteca Comunale, che s’interessa a pubblicizzare le notizie della comunità e sua storia. A cadenza trimestrale viene pubblicato il giornalino “Il Cuarnan”. E nel marzo dello scorso 2009 è stata ripubblicata l’opera di Walter Cechschia “Montenârs. Un paese e la sua storia”, 222 pagine di notizie e documenti.
Molto attiva e ben organizzata la Scuola Materna, che ospita una trentina di bambini provenienti in gran parte delle vicine Artegna e Gemona.
          Nota dolente: manca un parroco. Dopo il parroco-patriarca prè Leon Quagliaro, che ha retto la parrocchia quasi per 60 anni (dal 1913 al 1971), si sono alternati per brevi periodi alcuni parroci e soprattutto amministratori parrocchiali, vicari, collaboratori. Attualmente, dall’ottobre 2009, provvede alla cura pastorale don Dino Pezzetta, da Osoppo. Il significato della sua presenza in questa comunità lo ha illustrato lui stesso all’inizio del suo impegno pastorale il 4 ottobre scorso nella chiesa di S.Giorgio:

“Nel brano del Vangelo dell’Eucaristia di oggi abbiamo sentito Gesù dire: Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. Mi presento. Io vengo da Osoppo, dove mi sono ritirato dal ministero per malattia (dopo 12 anni svolti all’Abbazia di Rosazzo). E vengo da voi perché avete bisogno di uno che celebri la memoria del Signore. Ma non voglio essere un prete volante, paracadutista, che piomba alla domenica ed in occasione di qualche funerale, e poi ritorna ai fatti suoi. Pur con tutti i limiti e condizionamenti che mi accompagnano da buoni tre anni a questa parte, io voglio restare con voi, e insieme a voi vivere il Vangelo di Gesù. Per ora mi impegno – come mi ha chiesto il vescovo – per 3 mesi, un periodo sufficiente per conoscerci e abbozzare un piccolo progetto pastorale che valga per noi e pure per tante altre piccole comunità della Forania (Alesso, Bordano, Avasinis, Interneppo, Peonis, Trasagis, Braulins, Portis …) che vivono in situazioni simili. Se non disponiamo più di preti, disponiamo sicuramente di cristiani: fieri e liberi di inventare i nuovi modi di vivere la nostra fede. Io sono convinto che il futuro, della chiesa e della società, non è quello dei grandi progetti e strategie, ma passa per Montenârs!”

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...la foto-ricordo del gruppo intervenuto a Montenars il 27 dicembre 2009...