Gemona del Friuli (UD),
6 Dicembre 2009
Il Duomo dedicato a
Santa Maria Assunta è la principale
chiesa di Gemona del Friuli (UD). Costruito sull'area di una
precedente chiesa tra il 1290 ed il 1337, quando venne
consacrato dal vescovo di Parenzo Giovanni. Un'epigrafe,
murata in facciata, tramanda il nome dell’artefice, Maestro
Giovanni, che oltre ad architetto fu anche scultore, ed a
lui si attribuiscono il portale e varie sculture che ornano
la facciata. Un altro Giovanni, tale Giovanni Griglio, è
autore delle due più interessanti opere di scultura in
pietra del Friuli del ‘300. La prima è l’enorme statua di
San Cristoforo, alta 7 metri, intagliata in 6 blocchi di
pietra e realizzata tra il 1331 ed il 1332. La seconda è la
galleria dell’Epifania, costituita da 9 statue che
rappresentano, in un continuum narrativo: l’arrivo del
corteo dei magi, l’adorazione ed il sogno dei magi. Alcuni
storici dell’arte, per l’insieme delle opere realizzate
nella prima metà del ‘300 nell’ambito dei cantieri dei Duomi
di Gemona e di Venzone, parlano di Scuola di Gemona. La
facciata è ornata anche da tre rosoni, di cui quello
centrale fu realizzato a Venezia tra il 1334 ed il 1336,
dallo scultore Maestro Buzeta. Il portale rinascimentale è
opera di Bernardino da Bissone. Da notare, infine, che
l’aspetto odierno della facciata risale ad una drastica
riforma ottocentesca risalente agli anni 1825-1826.
Tra le opere conservate
all’interno, si possono ricordare l’ancona lignea, con 33
episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento, realizzata dal
veneziano Andrea Moranzone nel 1391, purtroppo in cattivo
stato di conservazione a seguito dei danni subiti in un
incendio, ed un Vesperbild del XV secolo, tema di
derivazione austriaca, abbastanza diffuso nel Friuli
dell’epoca.
(Tratto da:
http://it.wikipedia.org/wiki/Duomo_di_Gemona_del_Friuli) |
Santa Messa
Eucaristia accompagnata
dal "Gruppo giovanile vocale e strumentale"
CANTO D'INIZIO
...il celebrante al Vangelo e all'Omelia...
CANTO
CANTO
FINALE
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Partito verso nord che era già buio, sono giunto nei pressi del
Duomo di Gemona verso le 18, quando il suono delle campane mi
avvertiva che prima del concerto previsto per le 20.45 avrei avuto
la possibilità di seguire una Messa, la seconda della giornata. Con
tutta calma mi sono avvicinato alla chiesa, indugiando con le mie
fotocamere con varie inquadrature, utilizzando anche le varie
ottiche e grandangoli e sperimentando le varie possibilità di
aperture, senza peraltro ottenere risultati artistici (come si può
ben vedere). Tuttavia, le immagini riprese serviranno per ricordarmi
che alle 18.00 del 6 Dicembre 2009 stavo girovagando tutto solo nei
pressi del Duomo di Gemona del Friuli, e grazie al supporto del mio
inseparabile deambulatore mi sentivo fisicamente in eccellente
forma, sebbene nella mattinata avessi effettuato un servizio
abbastanza impegnativo.
Dopo la terza scampanata
mi sono finalmente deciso di entrare in chiesa, ma con la ferma
intenzione di seguire la funzione in modo del tutto passivo, nel
senso che non avrei attivato registratori o fotocamere di nessun
genere. Con il passare del tempo notavo che gruppetti di ragazzi che
arrivavano in chiesa alla spicciolata, (anche muniti di chitarra),
raggruppandosi vicino dell'organo, davano forma ad un vero e propri
gruppo corale a strumentale. Il fatto di vedere un gruppo di giovani
che la Domenica sera, invece di andare a divertirsi decidono di
ritrovarsi insieme per animare una Messa, mi ha meravigliato e
favorevolmente impressionato, tanto che ho creduto opportuno
conservare un ricordo di tutto ciò, predisponendo uno dei miei
EDIROL e piazzandolo su una delle casse audio della chiesa, in modo
da registrare il coro e tutto quello che veniva captato dai
microfoni. Ho scattato anche qualche foto durante la cerimonia,
usando il flash solo per riprendere il coro, per cui il servizio
fotografico risultante non è un granchè. Voglio aggiungere un
particolare che mi ha turbato e commosso prima durante e dopo la
messa, nell'osservare le difficoltà che un giovane sulla ventina,
nel mettere insieme passo dopo passo e camminare lungo la navata di
destra, muovendosi peraltro in assoluta autonomia. Lo stesso giovane
e la sua accompagnatrice (forse la madre), ho superato lungo la
discesa che porta alla piazzetta sottostante, dove anche loro
avevano parcheggiato. In questi case è impossibile non fare dei
confronti e convenire che ogni tanto fa bene voltarsi all'indietro e
constatare che altri sono meno fortunati di noi. Ho infilato porta
per uscire dall'antica cinta muraria ed imboccato la discesa
lungo la strada che attraverso Artegna dirige verso la Statale, ma
un commosso pensiero era rivolto a quella signora, che con tanta
delicatezza e amorevoli attenzioni accompagnava quel giovane,
particolari che io avevo osservato senza essere visto.
Non sono sicuro che queste mie riflessioni possano
interessare a qualcuno, ma personalmente le ritengo il viaggio
notturno a Gemona un piacevole ricordo e comunque di un episodio di
vita vissuta, per cui ho deciso di riportarlo in questa pagina...
Ahhh!... quasi
dimenticavo... solo poco prima dell'inizio della messa ho saputo che
il programmato concerto
della serie Nativitas dell'USCI con il Coro polifonico “Città di
Pordenone”, era stato cancellato per indisposizione del direttore...
|