Sacile (PN),
20 Settembre 2009
Duomo di San
Nicolò
CAMPANE
Sacile - Giardino della Serenissima - Sacile è la seconda
città della provincia, dopo il capoluogo, e la sesta della
regione.
Il caratteristico centro storico sorge su due isole sul fiume
Livenza lungo le cui sponde si affacciano numerosi palazzi nobiliari
del periodo veneziano; è chiamata anche il giardino della
Serenissima. La presenza di alcuni insediamenti romani in zona
sembra confermata da rinvenimenti di monete di età imperiale nelle
vicinanze della città. La città si sviluppò attorno al VII secolo su
due isole sul fiume Livenza come presidio fortificato lungo la
strada che portava in Friuli. Non è ben chiaro se le due isole siano
naturali o opera dell'uomo: sulla maggiore vennero costruiti il
Duomo e un castello, mentre sull'altra si
tenevano i commerci e vi si trovava un
porto fluviale. Nel 1077 venne istituito lo stato patriarcale di
Aquileia comprendente anche
Sacile, che nel 1190 acquisirà dal Patriarca i diritti civici,
dotandosi del primo statuto comunale della Patria del Friuli; in
questo periodo Sacile venne assediata dai trevigiani e dai
veneziani. Nel 1420 Sacile, come il resto del Friuli, viene annessa
dalla
Repubblica
di Venezia; durante il periodo veneziano ci fu un grande sviluppo
grazie ai commerci, soprattutto fluviali e molte famiglie nobili
eressero i loro palazzi lungo il fiume e i suoi canali. Nel 1797,
alla caduta della Repubblica Veneziana, Sacile perse il potere sui
territori dei paesi vicini ed entrò in una crisi economica. Il 3
aprile 1809, a Camolli nei pressi di Sacile ci fu una battaglia tra
le truppe austriache e quelle francesi ed italiane che furono
sconfitte e furono costrette a ritirarsi. Nel 1816 con la
Restaurazione Sacile entrò a far parte del Regno Lombardo-Veneto,
nel 1855 arrivò la ferrovia che contribuì a rilanciare l' economia.
Con l' annessione al Regno d'Italia nel 1866, sorsero anche le prime
attività industriali. Il terremoto del 18 ottobre 1936 provocò gravi
danni agli edifici, danneggiando anche l'antica cinta muraria.
Parrocchia del Duomo di
Sacile dedicata a San Nicolò Vescovo
Diocesi di
Vittorio Veneto (TV)
Note storiche
- La parrocchia
ebbe origine, secondo documenti storici attendibili, da "Henricus de
genere Alemannorum", Duca del Friuli (797 - 799) il quale fondò in
Sacile una chiesa in onore di S. Nicolò da Bari, con fonte battesimale
e annesso cimitero. Non si hanno notizie della vita parrocchiale dei
primi quattro secoli. La serie cronologica dei pievani che incomincia
nel 1233 è completa solo dopo il 13°secolo. Con Bolla 20 febbraio 1637
il Papa Urbano VIII riconosce ai pievani di Sacile il titolo di
"arciprete". La comunità sacilese istituì nel 1521 una Colleggiata
riconosciuta con Bolla 12 agosto 1533 da Papa Clemente VII, essa venne
soppressa nel 1810 dalle leggi napoleoniche. La parrocchia fu soggetta
al Patriarca d'Aquileia dalle sue origini al 1751, poi l'arcivescovado
di Udine e infine Pio XI con decreto 16 aprile 1926 la unì alla
Diocesi di Ceneda. La prima chiesa venne eretta nell'870, ampliata nel
1298 e consacrata il 14 maggio dello stesso anno dal patriarca d'Aquileia
Raimondo Dalla Torre. L'attuale Duomo risale al 1474 - è stato
costruito su disegno dei capimastro Beltrame e Vittorio da Como - il 6
novembre 1496 consacrato dal Vescovo Sebastiano Nascimbeni, vicario in
spiritualibus del patriarca d'Aquileia Nicolò Donato. Dal 1939 al 1941
il Duomo fu radicalmente restaurato e restituito all'antica bellezza
architettonica. Nel 1946 Pino Casarini ne affrescò l'abside e l'arco
trionfale. All'inizio della navata sinistra, un'iscrizione ricorda la
tomba del celebre musicista Vincenzo Ruffo (uno dei più grandi
polifonisti del'500). La chiesa conserva parecchie opere d'arte e può
vantare anche un grande organo moderno costruito dalla ditta Mascioni
di Cuvio.
Sante Messe
nella X edizione di "Cori in Festa"
Ore 9,30
accompagnata da Voci Bianche e Maschili del Contrà di Camolli-Casut (PN)
Ore 11.00 animata dal Gruppo Polifonico “Caprivese” di Capriva del
Friuli (GO)
...una panoramica dal
fondo...
A Sacile e zone limitrofe avevo
avuto altre occasione di operare, purtroppo anche in tristi occasioni di
lutti famigliari, ma mi preme segnalate in modo particolare il precedente servizio
effettuato per "Biel lant a Messe" nell'anno 2001, visualizzabile
all'indirizzo
http://www.natisone.it/messe/archivio/messe15.htm. Si trattava del
servizio numero 15 di una rubrica appena inventata, e le
informazioni in essa contenute erano effettivamente alquanto limitate.
La pagina che stiamo visualizzando in questo momento è la numero 498,
in modo molto evidente più completa sia per quanto riguarda i testi, sia
per le immagini ed i vari contributi audio. Spero solo che i visitatori,
sia quelli che hanno avuto la fortuna di essere presenti all'evento, sia
chi visualizza questa pagina in modo occasionale, colga le stesse
sensazioni che ho provato io nell'allestirla e nel visionarla.
Domenica mattina durante l'avvicinamento a Sacile, un senso di vuoto
rattristava i miei pensieri, dato che mia cugina Antonietta e suo marito
che abitavano in Borgo Pramaggiore non ci sono più... Incontrare il loro
figlio maggiore e la sua famigliola in Duomo al termine della prima
messa mi ha fatto immensamente piacere, dandomi la sicurezza che in
quell'estremo lembo del nostro Friuli, ci sono ancora persone che mi
stimano e mi vogliono bene...
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