Forgaria del Friuli (UD),
9 Agosto 2009
CAMPANE
Forgaria
del Friuli -
La Storia
(Tratto da
www.prolocoforgaria.it )
Lungo i nostri antichi percorsi ai Celti seguirono i Romani, i
Longobardi e i Carolingi. L'importanza strategica e commerciale
dei luoghi, è testimoniata dai numerosi castelli costruiti in
epoca medioevale su precedenti analoghe costruzioni difensive e di
controllo del territorio. Di alcuni di questi castelli rimangono
notevoli resti, d'origine romana il Castel Raimondo a Forgaria,
oggetto di una qualificata ricerca storica con la realizzazione di
un parco archeologico di riferimento Europeo; d'origine longobarda
è invece Castelnuovo a Flagogna. Ne consegue che la storia antica
del territorio di Forgaria si identifica con quella dei suoi
castelli. Il nome di Forgaria si trova menzionato per la prima
volta in un codice gradese risalente al Mille. Flagogna invece è
documentata per la prima volta, nel 1170, come castello dipendente
da Ulrico d'Attems. Forgaria come Pieve compare per la prima volta
in un documento del 1247 (Cornino rimarrà sotto la Pieve di Osoppo
fino al sec. XV).
Feudo di numerosi signori nel periodo medioevale dopo
il 1300 fino al 1797 fu sottoposta alla signoria dei Savorgnan.
Dopo la dominazione di Venezia, nel periodo napoleonico, nel 1806
divenne libero Comune seguendo le vicissitudini storiche del
Friuli e facendo infine parte del Regno d'Italia. Tra i suoi
cittadini numerosi i caduti nelle guerre del '15-'18 e del
'40-'45, in particolare in seguito alla ritirata di Caporetto
(1917) il Comune fu teatro di diversi episodi, che coinvolsero
l'esercito e la popolazione. Il terremoto del 1976 ha duramente
colpito il capoluogo, la parte occidentale di Cornino e S. Rocco,
provocando la distruzione quasi totale degli edifici e provocando
la morte di 76 persone. I territori colpiti sono stati ricostruiti
con tecniche antisismiche nei luoghi originari; l'architettura
rurale è però ben visibile nella zona di Sompcornino e nei piccoli
borghi di Monte Prât. Il Comune fa parte dell'"Unione dei Comuni
dell'Arzino", degli ambiti territoriali della comunità Montana del
Gemonese e della Comunità Collinare del Friuli. |
Inaugurazione e Dedicazione
della Chiesa Parrocchiale
di San Lorenzo martire
e Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Pietro Brollo
Il benvenuto a Forgaria
da parte di un gruppo dell'Associazione Scampanotadôrs Furlans,
che aveva montato sulla piazza il castello mobile della Simet di Feletto
...l'attesa delle autorità civili, militari e religiose...
...per attraversare in corteo la piazza e procedere il taglio del nastro
tricolore
prima di entrare in chiesa...
...sono seguite le varie fasi per la benedizione dell'acqua...
...dei muri e dell'altare, con la consegna del messale,
indispensabile per la celebrazione delle funzioni liturgiche...
Un'immagine dal fondo, mentre l'Eucaristia aveva inizio...
...accompagnata dal coro parrocchiale...
l'omelia
...seguita dai fedeli che avevano riempita la navata...
alcuni momenti alla Consacrazione...
...e al Pater Noster...
Prima della benedizione
sono intervenuti il Parroco e il Sindaco, per i ringraziamenti a quanti
hanno contribuito alla ricostruzione della chiesa e di Forgaria, in
particolare all'Assessore Roberto Molinaro rappresentate della Regione
FVG ed al
Comandante della Base USAF
di Aviano, per
gli aiuti ricevuti dal popolo americano in occasione del disastroso
terremoto del 1976.
La fine della messa...
Forgaria nel Friuli - Inaugurazione della chiesa
(La Vita Cattolica del 1 Agosto 2009)
Domenica 9 agosto, alle 10.30, alla presenza
dell’arcivescovo di Udine, mons. Pietro Brollo, l’inaugurazione e
dedicazione della chiesa di S. Lorenzo martire a Forgaria nel Friuli.
Durante il terremoto del 1976 la chiesa era
quasi completamente crollata. Il compito del rifacimento venne affidato
alla Soprintendenza alle belle arti. L’iter
della ricostruzione è stato laborioso e solo dopo circa dieci anni dal
sisma si sono potuti iniziare i lavori strutturali
che si sono protratti per circa vent’anni. Nel 2003 è stata fatta la
sacrestia e nel 2008, con un contributo regionale
alla parrocchia, si sono completati l’impiantistica elettrica, di
riscaldamento, l’imbiancatura interna e della
facciata, la risoluzione di infiltrazioni di umidità, la bussola, la
scalinata esterna e parte del marciapiede. Con
l’aiuto della Fondazione Crup, della Bcc e di offerte private, è stato
ricostruito anche il primo lotto dell’altare
marmoreo della Madonna che era rimasto incompiuto.
L’arredo interno, banchi, altare, ambone, armadio sacrestia e altro,
sono stati acquistati con le offerte dei parrocchiani,
che hanno dimostrato sensibilità e amore alla chiesa.
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