Valvasone (PN), 31Maggio 2009
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vedere il servizio del
30 Maggio
2004>>>
CAMPANE
Santa Messa in ricordo di Giorgio Brumat
fondatore dell'AIDO, Associazione Italiana Donatori di Organi e Tessuti
Il 19 giugno 2001 è venuto a mancare Giorgio BRUMAT. Persona
schiva ed umile che non ha ricercato mai la popolarità. A lui va
il grande merito di esser riuscito per primo in Italia a far
emergere una sensibilità positiva verso la donazione degli organi
post mortem a favore dei trapianti a scopo terapeutico.
Il 1 aprile 1999 è stata
approvata dal Parlamento la nuova legge in materia di prelievo e
trapianto di organi e di tessuti. Questa legge valorizza al
massimo la scelta autonoma, libera e consapevole di tutti i
cittadini maggiorenni che saranno chiamati ad esprimere la propria
volontà in merito alla donazione di organi e tessuti del proprio
corpo, dopo la morte, a scopo di trapianto terapeutico. Affrontare
il tema della donazione e del trapianto implica la consapevolezza
che si opera per salvaguardare la vita. Sarà per tutti un doveroso
atto morale e civico rispondere secondo le proprie idee nel pieno
rispetto della scelta operata.
Giorgio BRUMAT così si
esprimeva: “Non sarà mai una legge che cambia lo spirito degli
uomini. La cultura della donazione nasce dal cuore, non per
decreto”. E’ soprattutto grazie a lui se oggi in Italia questa
cultura ha una così larga diffusione.
Figura da additare ad
esempio per la sua intera vita dedicata alla solidarietà ed al
volontariato. La sua spiccata personalità, la sua tenacia, il suo
spiccato senso della solidarietà, la sua generosità ed il suo
entusiasmo ne fanno un friulano doc. |
La giornata piovigginosa che presentava una Valvasone
insolita e triste, abbinata ad una Messa in ricordo di una persona che non è più
tra noi, ha poi preso un tono completamente diverso che ha predisposto gli
animi di tutti i presenti all'ottimismo e alla speranza... Prima della Messa è stato
accolto nella comunità un nuovo parrocchiano, un bambino che è stato battezzato con il nome
di Giovanni...
L'Eucaristia ha avuto inizio con i canti della liturgia pentecostale
sostenuti dal coro parrocchiale...
CANTO
ESTRATTO DALL'OMELIA
...i primi banchi occupati dai famigliari di Giovanni e dal gruppo
dell'AIDO...
LA PREGHIERA DEL DONATORE
E IL CANTO FINALE
PREGHIERA
DEL DONATORE DI ORGANI
Signore
Iddio, Tu che dall'alto
vedi le miserie e le sofferenze umane,
Tu che hai sacrificato Tuo Figlio
per la salvezza dell'Umanità,
Tu che hai fatto l'uomo libero,
libera me dall'egoismo
e concedimi di rendere ai fratelli sofferenti
ciò che Tu mi hai dato.
Fa che una parte di me, dopo
la mia morte, renda felici altri
esseri colpiti da malattie e
bisognosi di trapianti.
Dammi la gioia di donare,
come ha fatto Tuo Figlio in croce,
almeno una parte del mio corpo,
perché possa rendermi utile nel
diffondere l'amore, la speranza,
la pace.
Giorgio Brumat - Bergamo, 12.04.1974 |
...la foto ricordo con i labari dell'AFDS e dell'AIDO...
Giorgio Brumat
Giorgio
BRUMAT, nasce a Valvasone (PN) il 28.05.1929 e nel ’31 rimane
orfano del padre, direttore della Banca del Friuli morto a
Gradisca d’Isonzo all’età di 37 anni.
Da Valvasone si trasferisce a Gradisca d’Isonzo (GO) dove vive con
la madre e la sorella, frequenta il Liceo scientifico di Gorizia.
Nel ’53, a Gorizia, fonda con alcuni amici – Francesco
Macedonio, Roberto Joos e Franco Saletta – il Piccolo Teatro. Nel
’54 viene assunto nella compagnia teatrale di Radio Trieste sotto
la guida del registra Ugo Amodeo.
Nel 1960 si trasferisce a Brescia ed inizia un rapporto di lavoro
con una Casa Farmaceutica svolgendo attività di propagandista
scientifico in Lombardia.
Da Brescia si trasferisce a Bergamo e nel ’68 entra nel
Consiglio Parrocchiale del rione Monterosso, nell’immediata
periferia della città, e raccoglie un gruppo di giovani sbandati e
ribelli. Crea un “cenacolo” instaurando un rapporto di amicizia,
di rispetto con un dialogo aperto e leale tant’è che questi
giovani si trasformano: perdono la loro aggressività, riacquistano
fiducia verso la società, verso i loro genitori, non contestano
più.
I risultati ottenuti vengono apprezzati dalla Comunità
del rione e dal parroco che ricorre a BRUMAT ogni qualvolta
qualche altro giovane crea problemi.
Dal 1960 al 1970 frequenta numerosi seminari
scientifici organizzati dall’azienda per la quale lavora; nel
1971, in occasione della preparazione dei festeggiamenti per la
consacrazione della nuova Chiesa parrocchiale del suo quartiere,
BRUMAT propone ai membri del Consiglio Parrocchiale di
soprassedere a manifestazioni di carattere fieristico e di sagra
paesana, suggerendo di testimoniare, invece, in modo tangibile la
sacralità della cerimonia con un atto d’amore verso il prossimo:
costituire il Gruppo di donatori di sangue del rione – andando
numerosi a donare il sangue nello stesso giorno della
consacrazione – e dare vita ad una associazione di donatori di
organi.
L’intero Consiglio parrocchiale approva la proposta che
viene realizzata in due tempi: la prima il 19.01.1971 e la seconda
il 14.11.1971 con la costituzione ufficiale dell’Associazione
Donatori Organi di Bergamo. Nasce così la prima attività
associativa a favore della donazione degli organi in Italia.
L’Associazione cresce, uscendo dai confini provinciali
e poi regionali, assumendo pian piano la dimensione nazionale.
Il 26.02.1973 costituisce l’Associazione Italiana
Donatori Organi con lo scopo di “promuovere il rafforzamento della
solidarietà umana e determinare la coscienza della necessità della
donazione di parti del proprio corpo, dopo la morte, per i
trapianti terapeutici”.
BRUMAT per quasi 30 anni ha dedicato la sua vita all’A.I.D.O.:
dal 1971 al 1975 come Presidente, dal 1976 al 1980 è Segretario
Generale, dal 1980 al 1990 viene eletto Consigliere nazionale e
successivamente collaboratore alla Segreteria nazionale.
Nel 1976, in occasione del terremoto nel Friuli,
assieme a Stanislao Nievo, si fa promotore della raccolta degli
aiuti nella città di Bergamo e tra gli iscritti all’A.I.D.O. a
livello nazionale, per la popolazione di Colloredo di Mont’Albano
(UD).
Nel 1995 partecipa assieme a Reginald Green (padre di
Nicholas) all’Assemblea nazionale A.I.D.O. che si tiene a
Pravisdomini (PN).
Di ritorno dall’Assemblea nazionale A.I.D.O. di Fiuggi,
il 19.06.2001 improvvisamente muore a Bergamo. Con un estremo
atto d’amore ha donato le cornee.
E’ stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al
merito della Repubblica.
Il Comune di Bergamo e la Provincia di Pordenone gli
hanno conferito attestati di onorificenza.
Ha costituito Sezioni e Gruppi A.I.D.O. in tutta
Italia; ha tenuto oltre 3.000 conferenze in sale pubbliche,
università, scuole di ogni ordine e grado, caserme, clubs Lions,
Rotary, Soroptimist e Zonta.
Ha partecipato a centinaia di trasmissioni televisive
delle reti RAI, della FININVEST e di numerose televisioni
regionali.
E’ intervenuto a numerosi dibattiti nelle emittenti
radiofoniche RAI ed in quelle private.
E’ stato ricevuto dai Ministri della Sanità Gui, Degan,
Altissimo, Donat Cattin, Garavaglia e dai Ministri della Pubblica
Istruzione Malfatti e Bodrato.
Ha partecipato, unitamente all’esecutivo nazionale
A.I.D.O., all’udienza privata con il Presidente della Repubblica
On. Sandro Pertini ed il 15.06.1996 all’udienza ufficiale con il
Presidente della Repubblica On. Oscar Luigi Scalfaro ed il
Ministro della Sanità Guzzanti.
Nei quasi 30 anni di attività associativa ha scritto
numerosissimi articoli e rilasciato molte interviste pubblicate su
quotidiani e rotocalchi italiani e svizzeri.
Ha scritto e ha curato la pubblicazione di n°2
volumetti sull’Associazione e sui trapianti. In un volume ha
raccolto la storia dell’A.I.D.O., in occasione del ventennale
della sua costituzione.
Oltre alla collaborazione nella Segreteria nazionale,
negli ultimi anni ha continuato a tenere conferenze organizzate da
Sezioni e Gruppi A.I.D.O. e dove veniva richiesta la sua presenza
in tutta Italia.
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Riconoscimenti ricevuti da
Giorgio BRUMAT:
27.10.1973 – Sezione AVIS-AIDO Brembate (Bergamo) – Diploma di
riconoscenza;
22.10.1987 – Accademia di Paestum (Salerno) – Attestato di nomina
ad Accademico;
24.09.1988 – Sezione AIDO Agrigento – Intestazione Sezione
Provinciale AIDO Agrigento;
03.05.1992 – Gruppo AIDO Petosino (Bergamo) – Attestazione di
gratitudine;
17.10.1993 – Gruppo AIDO Monte Marenzo (Bergamo) – Riconoscimento;
21.12.1995 – Città di Bergamo – Attestato di Civica Benemerenza;
23.05.1998 – Associazione CardioTrapiantati Italiani –
Ringraziamento dei trapiantati;
07.11.1998 – Gruppo AIDO Olginate (Como) – Riconoscimento e
pergamena;
12.03.2000 – Comitato Premiazione Messaggio d’Amore (Terni) –
Premio Internazionale “S.Valentino”;
30.07.2000 – Provincia di Pordenone – Diploma di Benemerenza;
03.08.2002 – Dedica della 28° edizione della MARCIA INTERNAZIONALE
“VITA PER LAVITA” con partenza dalla sua Valvasone.
L’Amministrazione Comunale di VALVASONE, nell’agosto
2002, gli ha dedicato un edificio pubblico, prospicente la piazza
principale, recentemente restaurato.
Mandi Giorgio
Ciâr Giorgio,
o ai vut il plasè di cognòssiti di persona e pous disi di
vei gioldùt par veiti vut coma amigu. Ta li’ cunvignis a
livel nasional ti vevis un vuli di riguard par nualtris chi
vignivin dal to Friûl, par te a era l’ocasion par scambià
quatri peraulis par furlan e i to vui a splendevin e i to
lavris si viarzèvin ridìnt tal scoltà li’ nuvitas da li’
nustri tiaris e in particolar da la to Voleson.
In provincia di Pordenon
ti eris vignùt in diviarsis ocasions par iùdani in ta li’
ativitas di promosion da la solidarietât ta li’ scuolis, par
conferensis, cunvignis e nualtris ti vevin simpri “doprât”
par intei sensa dati un atimu di respiru.
Belzà da diviers àins ti
ti riprometevis di passà qualchi zornada dibant a Voleson
ma, colpa i to’ impegnus ai quai no’ ti savevis tirati
indavou, ti vevis simpri rimandât. Propriu a Fiuggi, il 17
di zuin passàt, tal saludasi, i eri rivat a fati prometi che
in tal meis di setembre ti sares finalmentri tornât. Era
fata, a sarès stada la to prima vacansa.
Ma il 19 di zuin il
Signour al a volut clamati cun se tal Paradis.
Ti ni as lassas ma la to
granda pensada, ch’a metut radis pardut, a vivarà par simpri.
Un mout par no’
dismenteati a sarà chel di portà avant cun calôr il to
insegnamint.
Mandi, Claudio
Ciargnèl |
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