La Chiesa parrocchiale di
Remanzacco, edificio cinquecentesco, ricostruito nel Settecento,
conserva al suo interno alcune opere di notevole interesse.
Dell'antico polittico, parte in scultura, parte in pittura che
l'udinese Bernardino Blaceo aveva dipinto nel 1567, sono rimaste
le quattro tavole con i Ss. Stefano, Martino, Sebastiano e Rocco
che dimostrano a sufficienza, con i loro colori cantanti, il
morbido chiaroscuro e la bontà dell'impaginazione, le indubbie
capacità del pittore. Più farraginosa, ma ugualmente apprezzabile
soprattutto per i particolari (si vedano la tavola imbandita o i
mobili con stoviglie), è l'ultima Cena (fine secolo XVI) di
Giuseppe Floreani, in una parete del coro. Due altari laterali
raffiguranti la Madonna col Bambino e i Ss. Silvestro e Floriano e
S. Elena che ritrova la croce, con qualche sgrammaticatura ma
anche notevole brio dovuto al cromatismo vivace; opere abbastanza
inconsuete nella produzione dell'artista, più conosciuto per i
suoi cicli d'affreschi. Per quanto riguarda la scultura, l'altare
maggiore (con una bella cena di Emmaus scolpita nel paliotto) è di
Giuseppe Mattiussi (1785), con due statue laterali di Francesco
Mattiussi (1801); due altari laterali gemelli sono dovuti a Carlo
Picco di Palmanova (1773), il mobile di sagrestia (eccezionale) ed
altri intagli (compresa la porta maggiore) all'intagliatore
cividalese Matteo Deganutti (secolo XVIII). Di recente è stata
costruita, in una antisala della sagrestia, una cappella blindata
per contenere l'altare ligneo di Giovanni Martini (1510 - 15)
prima situato nella votiva di S. Stefano al cimitero, uno
splendido polittico a due ripiani con cimasa, contenenti dieci
statue ed altre sei di minor formato, dipinte e dorate con molta
abilità, uno dei pezzi più importanti per la comprensione
dell'arte lignea friulana del Rinascimento. |