COMMIATO DA DON DEGANIS
CHE LASCIA DOPO 43 ANNI E BENVENUTO A MONS. ROSSO
(CRISTIANO DONATO - VITA CATTOLICA SABATO 9 MAGGIO 2009)
DOMENICA 10 MAGGIO segnerà un momento particolare per i fedeli di
Colloredo di Prato. Quel giorno infatti don Giovanni Deganis,
parroco dal 1966, passerà ufficialmente le consegne a mons. Angelo
Rosso, al contempo a capo della parrocchia di S. Caterina.
La Messa, in programma alle 10.30, sarà presieduta da
don Deganis, assistito dal successore e dal Vicario generale,
mons. Giulio Gherbezza. Questi porgerà il saluto al parroco
uscente, ringraziandolo per il servizio svolto in 42 anni, poi
leggerà il decreto di nomina del nuovo responsabile, mons. Angelo
Rosso, cui simbolicamente don Deganis consegnerà le chiavi della
chiesa. Dopo il rito, spazio alla festa aperta a tutti, curata
dalla Pro Loco presso la nuova casa delle associazioni.
Nato a Rivignano nel 1921, ordinato nel 1948, dopo
varie destinazioni (Mortegliano, Rivignano, Dignano, cappellano a
Corno di Rosazzo e Venzone, pievano ad Alesso di Trasaghis), don
Deganis fu nominato parroco di Colloredo di Prato, ove fece
ingresso l’11 dicembre 1966. Di quel giorno gli sono cari fra gli
altri due particolari: l’omaggio floreale di un bimbo dell’asilo e
l’intervento al Te Deum pomeridiano dell’ultraottantenne Niccolò
Fasiolo («siôr Coletto»), «che si distinse – rievoca – per la sua
robusta voce tenorile».
Quale il bilancio di oltre un
quarantennio? «Ho potuto assistere – racconta don Deganis - e
partecipare ad una grande trasformazione a tutti i livelli ». Non
ultimo sul piano religioso: «Quando arrivai la chiesa era sempre
piena di fedeli a tutte le funzioni, ora l’afflusso è calato
molto, ma i frequentanti sono consapevoli di avere una parte
attiva e non puramente passiva». Questo, continua, si è tradotto,
fra gli altri aspetti, nella presenza «di sei ministri
straordinari della Comunione, di un gruppo giovani che anima le
liturgie, di una cantoria assai curata». Non sono mancati gli
interventi concreti della parrocchia, dall’installazione
dell’impianto di riscaldamento in chiesa al ripristino della
gradinata di accesso alla stessa, dalla ristrutturazione della
vecchia canonica ora sede delle attività parrocchiali al recupero
dell’oratorio, frequentato dai giovani come dai bambini, solo per
citare alcune opere.
Ottimi i rapporti stretti con i sodalizi locali,
sottolinea don Deganis, dai Donatori di sangue agli Alpini ai
Coltivatori diretti e così via, col fiore all’occhiello
rappresentato dalla Filarmonica. «Devo ammettere candidamente –
confida – di aver molto imparato dai bambini, specie quando
insegnavo la dottrina cristiana». Il parroco ringrazia tutti,
«soprattutto i catechisti da cui nacquero altre realtà, dal
Consiglio amministrativo a quello pastorale». Al suo successore
l’augurio che «abbia a trovare la collaborazione da me
sperimentata ».
Tale auspicio sta già facendosi realtà, a sentire mons.
Rosso, che dalla fine del luglio 2008, dati i problemi di salute
di don Deganis, ha svolto di fatto servizio continuativo nel
paese. Nato a Codroipo nel 1942, mons. Rosso è stato ordinato
sacerdote nel 1965. Fino al 1969 cooperatore a S. Gottardo è
diventato poi organista della cappella metropolitana e cappellano
di Pasian di Prato. È stato anche insegnante di organo al
Conservatorio Tomadini. Nel 2004 è stato nominato parroco di S.
Caterina.
«A Colloredo di Prato – afferma – ho trovato una comunità viva con
tanti laici disposti a dare una mano. Il loro impegno in prima
persona è necessario, non per fare un piacere a me (benché io
debba curare due parrocchie), ma per vivere il proprio battesimo».
Lavorare insieme, questo il principio ispiratore del nuovo
pievano, che conclude con una battuta: «Ho un vantaggio: dico che
non so far nulla, allora ho bisogno della cooperazione, che la
gente è contenta di dare». |