San Salvatore di Majano (UD), 19
Aprile 2009
In questa pagina daremo
particolare spazio alle persone, avendo già pubblicato un precedente
servizio, con dettagliate informazioni sulla località di San Salvatore e
sull'antica chiesetta di San Silvestro.
Vedere il servizio del 15 Aprile
2007 >>>
Messa con gli "amici
di Vetren"
e festa per 30° di matrimonio di
Luigina e Paolo
Chiesa di San
Silvestro (Secoli XVI;XVII; XX) - Il toponimo San Salvatore
testimonia la presenza di un luogo di culto, anteriore all’attuale
chiesa locale dedicata a San Silvestro, che verosimilmente va riferito
alle strutture murarie altomedioevali scoperte nel 1995 durante alcuni
lavori di restauro. Il lacerti di mura documentano la presenza di una
piccola chiesa ad aula rettangolare con abside a ferro di cavallo. La
chiesa citata è citata per la prima volta nel 1356, anno in cui
risulta essere consacrata. L’aspetto attuale, nonostante le modifiche
posteriori, risale al Cinquecento. La cacrestia e il portico
antistante la facciata sono presumibilmente delle aggiunte del XIX
secolo. L’edificio ha un’aula rettangolare con travi a vista; l’abside
è a pianta quadrata con volta a crociera. Sul colmo della facciata è
collocata una bifora campanaria. L’interno presenta, nella volta
dell’abside, un ciclo di affreschi realizzati nella seconda metà del
Cinquecento dal pittore sandanielese Giuliano Urbanis.
Sepolcreto
longobardo (Secoli VI-VIII) – La collina di San Salvatore di
Majano si sviluppa a nord-est del paese lungo l’antica direttrice
della strada Concordia-Norico che, nella tarda antichità e soprattutto
nell’altomedioevo, veniva frequentemente utilizzata ed era controllata
da postazioni difensive lungo tutto il percorso. Nelle vicinanze della
chiesetta di San Silvestro, un tempo dedicata San Salvatore, vi
erano alcune sepolture databili al VII secolo. Tuttavia l’esistenza di
un consistente insediamento longobardo è testimoniata dalla scoperta
di altre cento sepolture avvenuta tra il 1920 e il 1950. Le tombe
contenevano i corredi funebri appartenenti ai guerrieri; i materiali
sono ora conservati ai musei di Udine e Cividale del Friuli. Di
notevole interesse sono gli oggetti provenienti da dalla sepoltura di
un uomo di alto rango sociale il cui corredo era composto da: una
spada con pomolo, speroni ageminati in argento con pietre incastonate,
un ambone di scudo, probabilmente da parata vista la ricchezza dei
motivi decorativi che contraddistinguono l’alto lignaggio. Oltre a
questi è stata ritrovata anche una croce in lamina d’oro decorata a
cesello e punzone che generalmente veniva cucita sul velo funebre.
Testi tratti dagli utilissimi cartelli informativi che la Provincia
di Udine ha collocato nei pressi delle costruzioni e alle aree dei
particolare interesse storico. Peccato che i nuovi cartelli (e
quelli che con il tempo andranno a sostituire gli attuali) sono o
saranno scritti in tre lingue, con la conseguenza che le informazioni sono
ridotte al minimo.
Dato che nel servizio seguente non avevo
probabilità di comparire,
ho pregato Nicoletta,
la mia gentile accompagnatrice, di riprendermi in posa vicino ai due cartelli...
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All'inizio della Messa
don Dino Pezzetta ha presentato a tutta l'Assemblea
gli amici Luigina e Paolo, che festeggiavano il 30° anniversario di
matrimonio...
...la cerimonia è continuata con le varie letture...
...lettura del Vangelo e breve omelia...
...immagini dal presbiterio...
...le preghiere e le intenzioni dei fedeli...
...le ultime fasi delle cerimonia con la presentazione del pane che sarà
condiviso durante il convivio...
...ad alla fine, su suggerimento di don Dino... gli applausi per Aldo...
Domenica 19 aprile 2009 si sono
incontrati gli amici che in precedenza hanno svolto la loro
attività nella Abbazia di Rosazzo. Il gruppo era costituito da
circa 20 persone che si sono ritrovate nella località di
S. Salvatore di Majano dove è stato possibile partecipare alla
santa messa celebrata da don Dino Pezzetta che ha ricoperto per
un lungo periodo l'incarico di rettore della Abbazia di Rosazzo.
La messa è stata celebrata nella chiesetta di S. Salvatore,
chiesetta importante per la sua bellezza artistica e per la sua
antica storia di origine longobarda. Nel corso della cerimonia è
stata presentata alla comunità una giovane donna di origine
curda e di nazionalità turca, arrivata in Italia alcuni anni or
sono insieme alla propria figlia nata da pochissimo tempo. La
giovane madre ha ricevuto il battessimo dall'Arcivescovo di
Udine, nel duomo, la notte di Pasqua 2009. Alla cerimonia erano
presenti gli abitanti di S. Salvatore che hanno accolto gli
ospiti con la solita cordialità e amicizia. Al termine della
cerimonia si è svolto un incontro conviviale nei locali della ex
latteria sociale messi a disposizione dalla comunità di S.
Salvatore. Terminato l'incontro conviviale gli abitanti di S.
Salvatore hanno lasciato gli ospiti che hanno proseguito
l'incontro fino al pomeriggio avanzato per esaminare i vari
argomenti di attualità.
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Davanti alla chiesetta
la doverosa foto ricordo a tutto il gruppo...
(immagine a risoluzione di stampa)
...ed ai due "sposini"...
All'interno dell'ex latteria, un momento conviviale con gli amici di San
Salvatore...
...continuato poi con solo il gruppo degli ospiti, che hanno portato le
loro testimonianze personali...
....come quella di nonna Teresina da tempo in contatto epistolare con un
detenuto,
che all'interno del carcere si era impegnato per una raccolta di fondi a
favore dei Bambini di Vetren...
...o quella Bruno, che per nulla turbato dalle sue 74 primavere, tra
poco attraverserà l'oceano
per tuffarsi in una romantica avventura sentimentale... Tanti auguri
Bruno...!
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