Arte e cultura: FAEDIS (UD)
La
Chiesa parrocchiale è un severo grande edificio in pietra locale
dalle forme neogotiche, costruito su progetto dell'architetto
Domenico Ruolo di Sacile dopo lunghi anni di lavoro e consacrato
nel 1934.
Ha facciata a salienti, con portico e guglie svettanti.
Le porte, disegnate dal Rupolo, contengono bassorilievi in bronzo
dovuti allo scultore Leo Morandini di Cividale e raffigurano Scene
dell'Antico e del Nuovo Testamento. Ad unica navata, con ampio
presbiterio e cappelle laterali, la chiesa possiede uno
scenografico altare maggiore barocco (con statue laterali dei Ss.
Pietro e Paolo) nella nicchia del quale campeggia una Assunta in
mosaico, eseguita dal prof. Biagetti della Scuola Musiva Vaticana,
riproducente il celebre dipinto di Tiziano.
Alle pareti, opere provenienti dalla precedente chiesa: un
affresco con l'Ultima Cena datato 1517 e dovuto al bassanese
Francesco Nasocchi (in cattivo stato di conservazione); un dipinto
raffigurante la Pentecoste attribuibile a Francesco Floreani (ca.
1589) con una interessante serie di "ritratti" nei volti degli
Apostoli; una secentesca Crocifissione, una bella pala con la
Sacra Famiglia e S. Antonio da Padova (XVIII secolo) ed altra con
i Ss. Giovanni Evangelista, Giovanni Battista e Giorgio. Addossato
al muro di destra è anche il portale della precedente chiesa, di
bella dimensione, vicino - per intagli e motivi decorativi - ad
altri eseguiti in Udine da Bernardino da Bissone all'inizio del
Cinquecento.
Nella Chiesetta di S. Pietro degli Slavi, al cimitero,
notevole altare ligneo di Giovanni Martini (1522): a due ripiani,
di taglio rinascimentale, contiene nei tre scomparti superiori le
statue dipinte (con vivaci colori, dovuti a pesanti ridipinture
moderne) delle Ss. Elena e Maria Maddalena e della Madonna con
Bambino al centro; negli scomparti inferiori S. Pietro ai lati del
quale stanno i Ss. Giovanni Battista e Giacomo.
Nella Chiesa di S. Maria in Colvillano altarolo
settecentesco (che conteneva dipinti del XVI secolo purtroppo
rubati una quindicina d'anni fa, con la Pietà nella lunetta e
Madonna con Bambino e Santi nella pala) e affreschi nel sottarco:
mezze figure di Profeti (David, Samuele, ecc.) dipinti da Gaspare
Negro intorno al 1530.
Resti di affreschi trecenteschi di scuola friulana
nella bella Chiesetta alpestre di S. Maria Maddalena a Gradiscutta
di Canal di Grivò; di foggia trecentesca (ma forse già dell'inizio
del XV secolo), è l'affresco raffigurante la Vergine che allatta
il Bambino, incastonato nell'altare ligneo della Chiesa della
Madonna di Zucco in Castello: le preziosità cromatiche in esso
riscontrabili lo rendono brano di insolita bellezza, tale da
poterlo ascrivere forse ad un maestro veneto nel quale si
riconoscono ingerenze emiliane e toscane. Intorno all'altare, i
quindici tondi con i Misteri del Rosario dipinti da mano capace.
La chiesetta, dalla bella forma comune agli edifici
votivi friulani, con ampio portico, si trova in posizione
panoramica: ha vicino i resti dei Castelli di Zucco e Cucagna, da
qualche tempo oggetto di ricostruzione e centro di interesse
storico-archeologico, ospitando seminari di architettura
medioevale.
Nella Parrocchiale di Campeglio, completamente
ristrutturata dopo il terremoto, grande e colorato mosaico di
Arrigo Poz (1989) raffigurante S. Michele arcangelo, ispirato al
celebre dipinto di Guido Reni in S. Maria della Consolazione a
Roma.
Sul colle Balcone sopra Campeglio sono stati di recente
messi in luce i resti del Castello di Soffumbergo (XII-XV secolo)
che nel Medioevo acquisì un ruolo importante nello stato
patriarcale. Vicina è la Chiesa di S. Rocco (chiesetta votiva con
portichetto), con antico altare a mensa e statuina in legno del
1614 raffigurante il Santo titolare.
A Ronchis di Faedis, la bella antica dimora dei
Partistagno, con importante parte centrale timpanata e con doppio
loggiato architravato. In due stanze al pianterreno, affreschi e
decorazioni del pittore e canonico udinese Domenico Paghini (ca.
1820) con lussureggiante vegetazione, paesaggi arcadici, strumenti
e spartiti musicali, motivi figurati neoclassici.
Informazioni tratte da:
GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
(a cura di Giuseppe Bergamini
)
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
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