Castions e Morsano di Strada
Due paesi, un Comune, una Sezione
Tratto dal volumetto
stampato in occasione del 50° di fondazione della
Associazione Friulana Donatori di Sangue di Castions di Strada
Castions e Morsano di Strada hanno entrambi
nella loro denominazione una origine romana, l'uno probabilmente
deriva da "castrum" luogo fortificato, l'altro da (praedium)
Mursianum, cioè podere di Mursio. Entrambi sono situati lungo la
strada detta alta, il tracciato dell'antica Postumia, detta anche
Ongaresca, che attraversa la pianura friulana seguendo la linea
naturale delle risorgive. Ritrovamenti archeologici importanti
attestano la presenza sul territorio di lontane popolazioni
preistoriche ed anche di insediamenti romani. La collocazione
lungo la strada ha reso queste due località vulnerabili di fronte
a tutte le invasioni antiche.
All'epoca del dominio longobardo Castions fu presidio
militare di quel popolo e in seguito conobbe le incursioni
successive di Visigoti, Unni, Ostrogoti e Ungheri, finché, nel
967, in seguito ad una donazione del vescovo Liutprando, entrò a
far parte dei possedimenti della chiesa aquileiese.
La prima testimonianza scritta del nome delle due
località risale al 13 luglio 1031 quando fu solennemente
consacrata la rinnovata basilica di Aquileia. Nello stesso giorno
il Patriarca Wolfang Von Treffen detto Poppo volle provvedere al
culto nella basilica appena consacrata. A ciò egli destinò un
collegio di 50 tra sacerdoti e chierici che ne formarono il
capitolo. Per provvedere al loro sostentamento, con l'approvazione
dei Cardinali e Vescovi presenti, dai possessi della Chiesa
Aquileiese stacca una parte del territorio che formerà la dote del
nuovo capitolo. Tra questi beni vi è "la villa de Castellone con
la villa de Mursiano e pertinenze, da Sant Andrat fino a Gonars e
al bosco".
Castions di Strada è una delle più antiche pievi
friulane, titolo fra i primi ad apparire, probabilmente già
formatasi al tempo di San Paolino di Aquileia attorno alla chiesa
di S. Maria, oggi chiesa cimiteriale, ornata di preziosi affreschi
opera di Gaspare Negro (1534).
Il passaggio della strada dei pellegrinaggi fu
all'origine del sorgere della chiesa e dell'ospizio di San
Pellegrino, luogo di sosta per coloro che affrontavano i tre
pellegrinaggi verso Roma, Gerusalemme (con imbarco ad Aquileia,
Latisana e poi Venezia) e poi Santiago di Compostela.
Sede di una famosa sagra, oggi l'abitato di San
Pellegrino non esiste più, ma è viva la memoria tradizionale della
devozione al santo.
Castions di Strada - Via Roma negli anni
Venti |
La chiesa più antica del paese di Castions è quella di
San Martino attorno alla quale pare sorgesse il quartiere
longobardo e che si trova un po' fuori dal centro abitato ed ha
subito numerosi rimaneggiamenti ma conserva il ricordo che forse
di qui passò proprio il santo soldato diretto in Francia.
Paese agricoli, con vasti terreni comuni o comugne ove
far pascolare le greggi e trarre le legna necessarie per la vita
delle comunità, Castions e Morsano erano chiamati spesso a
difendere i loro diritti sulle acque, le paludi e i boschi nei
confronti dei vicini con scontri bellicosi.
A lungo nel Medioevo e sino all'età moderna i due paesi
appartennero al Capitolo Aquileiese che sul loro territorio
riscuoteva i censi, cioè gli affitti. Nel 1343 il Patriarca
Bertrando di San Genesio dichiara i coloni del Capitolo di
Aquileia esenti dalla giurisdizione degli Officiali Patriarcali.
Nella seconda metà del XV secolo le invasioni
turchesche prima giungono sino ai margini dell'attuale territorio
castionese seminando grandi paure, poi per due volte, nel 1477 e
1499, i cavalieri che vengono dalla Bosnia, distruggono i due
centri abitati dopo averli depredati, uccidendo e deportando
alcuni sfortunati giovani. Non meno difficile è il periodo della
guerra fra Venezia e l'Impero ai primi del Cinquecento con le
bande di mercenari rivali a disputarsi il territorio spogliando di
ogni bene i malcapitati paesani.
Nel 1621 il 27 agosto il Doge di Venezia Antonio Priuli
riconosce e riconferma anche da parte della Veneta Repubblica la
giurisdizione civile e penale del Capitolo su tutti i suoi
possessi.
Durante la dominazione veneziana per quasi tre secoli
la pace si mantiene, ma non cessano né la guerra né le epidemie.
Si diffondono in questo periodo la coltivazione del mais e della
patata e l'allevamento del baco da seta, ma sostanzialmente la
condizione dei contadini friulani è fra le più misere in quanto
non avvengono miglioramenti delle tecniche e nello stesso periodo
si susseguono carestie, terremoti e pestilenze.
Nel 1797 l'arrivo dei francesi di Napoleone Bonaparte
significa ancora requisizioni e disagi per la popolazione e i due
paesi vengono uniti in un unico Comune nel 1807. Scompaiono così
definitivamente le due Vicinie che, dal secolo XIII, avevano retto
le comunità gestendo le terre comuni, vendute ora a dei privati e
non più a disposizione degli abitanti per pascolare e far legna.
Il 1° presidente Guerrino Stocco sorregge
il 1° labaro della sezione. Con lui ci sono gli altri soci
fondatori della nostra sezione: la donatrice Teresina
Cibischino, Felice Cesarini e Alfeo D'Ambrosio, in 2a fila
troviamo Giacomo Tomasin, Renzo Musuruana e Tarcisio Minin. |
L’agricoltura migliora un po' nel periodo austriaco, ma si fanno
sentire maggiormente la malaria e la pellagra, la tisi e il tifo,
malattie dovute alla estrema povertà in cui si trova la
popolazione.
Come tutto il Friuli già veneto anche il Comune di
Castions di Strada nel 1866 passa all'Italia, ma i problemi
dell'agricoltura insufficiente a sostenere le necessità della
famiglia, la pebrina che colpisce gli allevamenti dei bachi da
seta, le tasse con le quali si tenta di recuperare i costi del
Risorgimento italiano avviano una continua emigrazione, stagionale
nel nord Europa e stabile in altri continenti. Per alleviare le
situazioni sociali più misere si segnala in questo periodo
l'iniziativa ecclesiastica nel sostenere la nascita di mutue,
assicurazioni, della cassa rurale e delle latterie turnarie come
quella di Castions costituita nel 1904.
Quello della prima guerra mondiale è un periodo molto
difficile che inizia nella primavera del 1915 con il dispiegamento
delle truppe italiane, ma con i reparti in retrovia e gli edifici,
come le scuole pubbliche appena inaugurate, requisite per
adattarle ad ospedale. Nelle trincee sono molti a morire come
testimoniato dai lunghi elenchi riportati sui monumenti ai caduti
e, dopo Caporetto, vi è l'anno terribile dell'invasione con la
fame e la grave epidemia della febbre spagnola. Al termine della
guerra la ripresa è caratterizzata da molte tensioni sociali, da
disoccupazione e da una nuova emigrazione. Durante il fascismo non
migliora di molto la situazione soprattutto dei contadini, mentre
qualche posto di lavoro in più viene dalle bonifiche e dai
cantieri di Monfalcone.
La seconda guerra mondiale riproporrà lutti e povertà,
con ancora caduti e molti contrasti all'interno della società
locale, ma al suo termine, con la democrazia, il Comune inizia un
lento ma costante cammino di sviluppo.
Negli ultimi cinquant'anni, in singolare coincidenza
con la presenza della sezione di Donatori di sangue, anche il
Comune di Castions di Strada, come il resto del Friuli, ha
conosciuto un progressivo miglioramento delle condizioni di vita
per l'incremento delle attività economiche e lo sviluppo della
agricoltura tradizionale, dei servizi e dei commerci. I due
abitati si sono allargati sino a raggiungere una continuità, con
una trasformazione dei centri storici e del territorio, la
creazione da un lato di zone naturali protette, dall'altro di zone
artigianali-industriali. Tratto caratteristico delle due comunità
è l'aver dato vita ad un grande associazionismo in tutti i campi,
dal culturale, al ricreativo e allo sportivo, ma specialmente
l'essere molto sensibili alla solidarietà sociale e al senso
civico del dovere. |