Poggio Terza Armata (Sagrado - GO),
17 Febbraio 2008
Messa Solenne per la
Festa di San Valentino
Poggioterzarmata (Sdraussina)
Le origini del paese si perdono nei tempi. Il primo documento storico
nel quale si ricordano le località di Sdraussina e Peteano risale al 9
luglio 1176 e dice: ”Il Pontefice Alessandro III conferma ai Canonici
della Chiesa di Aquileia la villa di Farra con le adiacenti ville di
“Petolam” (Peteano) e “Dramsam” (Sdraussina)”. Il nome originario
della località, “Drasa”, è di origine celtica e vorrebbe significare
un posto occupato da boschetti di ontani bianchi. Sin dai primi anni
del 1500, sotto il dominio dei conti Suardo, esisteva a Sdraussina una
chiesetta dedicata al patrono San Valentino che purtroppo è rimasta
distrutta nel corso della Prima guerra mondiale. Col concordato di
Worms il paese venne a far parte dell’impero. Nel 1874, sotto la
direzione di Kammel de Hardegger veniva costruito il cascamificio che,
con vicende alterne, è ancora in attività. Nel 1942 lo stabilimento, a
seguito della politica di persecuzione adottata dal regime fascista,
venne adibito a campo di internamento per gli sloveni delle province
di Gorizia e Trieste. Con la guerra del 1915-18 il paese venne
evacuato e la popolazione trasportata profuga. In seguito, il vecchio
nome di Sdaussina veniva cambiato in ricordo della III Armata che
combattè le epiche battaglie del San Michele. (tratto da
www.areagroupeditore.it)
...su un
banchetto l'interno della parrocchiale erano sistemati dei cesti con il
pane, e per la prima volta dopo tanti anni, dei vassoi con vari tipi di
"colàz" (tipici dolci preparati dalle signore del paese), che nella
tradizione della Festa di San Valentino dopo la Messa verranno
distribuiti alla gente...
CANTO D'INIZIO
CANTO
PATER NOSTER
...saluti e ringraziamenti del parroco di Sdraussina don Bruno
Gallina...
...e la benedizione dei pani di mons. Bruno Vittor...
...la Messa era
accompagnata dal coro parrocchiale, che nelle foto si vede solo
parzialmente...
CANTO E FINALE CON CAMPANE
Dopo la Messa, mentre
venivano distribuiti i pani e i colàz di San Valentino (esauriti in cinque minuti), il gruppo
di scampanotadôrs di Gradisca d'Isonzo si esibiva in vari passaggi
dimostrativi, alla presenza di alcuni giovani del luogo, intenzionati ad
imparare l'arte campanaria molto diffusa in un'ampia fascia aldiquà e
aldilà dell'ex confine...
"I Maestri" posano
sotto il campanile...
(foto a risoluzione di stampa)
Il ragazzo è salito ieri
per la prima volta sul campanile di Poggio per provare a suonare
accompagnato da due esperti del paese
Ronaldo a 12 anni vuole
imparare l’arte campanaria
SAGRADO Due colpi con la sinistra, uno con la destra: Ronaldo non
ha ancora compiuto dodici anni e sorride di gioia mentre una
lacrima gli cola dagli occhi scuri color miele. Ad accompagnarlo
per la prima volta in cima a un campanile è stato ieri il padre, a
farlo «piangere» è invece il vento freddo che sferza il campanile
di Poggio Terza Armata.
La bora ha cominciato a soffiare nello stesso istante
in cui Bruno Buiatti, vecchio maestro depositario dell’arte
campanara paesana, e Andrea Nicolausig, giovane ma esperto
scampanotador, hanno iniziato a diffondere nell’aria della
frazione sagradina le note de «La Friulana»: «Un classico», dicono
loro. «L’arte campanaria – aggiunge Andrea – non ha nulla a che
fare con i rintocchi che scandiscono la giornata». Dalla borsa di
rete che ha con sé tira fuori un volume rilegato a mano sulle cui
pagine sono stampati degli spartiti. Il libretto in formato A4
parte con i brani più semplici e arriva a quelli più complicati.
La raccolta e la trascrizione delle melodie del territorio è uno
degli obiettivi del progetto «Campanari del Goriziano» di cui lui
fa parte.
«Lo scopo del coordinamento interdiocesano nato quest’anno
– spiega Andrea - è fare riscoprire, e quindi conservare, un’arte
a rischio estinzione. La maggior parte degli scampanotadors sono
anziani e iniziative come questa organizzata dalla Parrocchia di
Poggio Terza Armata insieme al Comitato Comunità di Sdraussina
servono a coinvolgere anche i più giovani e a tramandare l’arte
delle campane».
Come è già successo ieri, anche oggi e domani don Bruno
Gallina aprirà la porta del campanile della chiesa di San
Valentino per offrire ai ragazzi del paese, ma non solo a loro, la
possibilità di suonare le campane. Mentre l’appuntamento di oggi è
stato anticipato alle 14.15 e continuerà come previsto fino alle
15.30, gli orari di domani sono stati confermati: dalle 9 alle 10
e dalle 10.45 alle 11.30. Di sicuro Ronaldo ci sarà.
Sarà in prima fila con guanti, cappello e tappi per le
orecchie. Al termine potrà fermarsi alla «bancarella dei Colaz»
per assaggiare uno dei tradizionali biscotti della giornata di San
Valentino.
Il Piccolo 16/02/08,
s.b. |
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