Abbazia di Rosazzo, 6 Gennaio 2008
Santa Messa dell'Epifania
(con accompagnamento vocale e
strumentale)
Le origini dell'abbazia sono
piuttosto controverse e non sempre convalidate da prove ma la tradizione
vuole che, nell'anno Ottocento l'eremita Alemanno si insediasse in
questi luoghi solitari per trovare la pace dell'anima e vi costruisse un
modesto oratorio e una cella. Questa atmosfera di serena spiritualità
attirò un numero sempre maggiore di fedeli, le celle si moltiplicarono
tanto che l'oratorio diventò un monastero alla cui guida vennero
chiamati i canonici regolari di Sant'Agostino.
Nel 1070 fu inaugurata la chiesa dedicata a San Pietro.
Nel 1090, il monastero rosacense venne elevato al rango di abbazia e
nell'anno successivo la regola agostiniana venne soppressa a favore di
quella benedettina. Nel Medioevo Rosazzo assunse oltre al ruolo di guida
spirituale, anche una funzione economica di rilievo.
Più tardi, durante le lotte fra Aquileia e Cividale,
tra Venezia e gli imperiali, il monastero venne trasformato in rocca
difensiva. I monaci Benedettini dopo oltre trecento anni, lasciarono
l’abbazia la quale venne governata dal 1423 fino al 1751 (anno della
soppressione del patriarcato di Aquileja), da abati commendatari, i cui
stemmi sono visibili tutt'oggi nelle lunette del chiostro. Durante
questo periodo, nel 1522 i Domenicani si insediarono nell'abbazia e vi
rimasero per 248 anni.
Nel 1509 dopo varie vicende di guerre e razzie, un
incendio completò l’opera di rovina. Solo vent’ anni più tardi ebbe
inizio la rinascita del complesso abbaziale per merito dell’abate
commendatario Giovanni Matteo Giberti, il quale si avvalse dell'ausilio
di Venceslao Boiani, architetto cividalese.
Nel 1823 il vescovo Emanuele Lodi, trasformò l'abbazia
in residenza estiva dei vescovi di Udine; il vescovo di Udine venne
insignito del titolo nobiliare di Marchese di Rosazzo, titolo che venne
poi riconosciuto nel 1927 anche dal Regno d'Italia.
Merito di mons. Alfredo Battisti, arcivescovo emerito
di Udine, è stata la rinascita di Rosazzo: suo l’interessamento per
includere l’edificio nelle opere da ripristinare dopo il terremoto del
1976. La rinascita spirituale si ispira al ‘Progetto Rosazzo’, che ha
preso l’avvio l’1 ottobre 1994.
Ora il ‘monastero delle rose’ opera come centro di
cultura, punto d’incontro umanistico e sociale, luogo in cui si
organizzano convegni, seminari, mostre, dibattiti. (Tratto da
www.abbaziadirosazzo.it)
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CANTO D'INIZIO
CANTO
...il gruppo vocale e
strumentale che ha accompagnato la Messa...
CANTO
CANTO FINALE
Nella foto (2000 x 1400
pixel a risoluzione di stampa)
Luigi Maras, organo - Liliana Moro, soprano - Serena Basandella,
tromba - Franco Pellegrini, tenore
Abbazia di Rosazzo, 6 Gennaio 2008
Santa Messa dell'Epifania
con accompagnamento vocale e
strumentale
Luigi Maras, organo - Liliana Moro, soprano
Serena Basandella,
tromba - Franco Pellegrini, tenore
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01 |
2.31 |
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M
E
S
S
A |
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2.31 |
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3.09 |
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1.26 |
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05 |
4.16 |
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06 |
2.22 |
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07 |
3.12 |
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08 |
3.03 |
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09 |
1.55 |
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3.44 |
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F
P |
11 |
2.40 |
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12 |
6.01 |
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