Rinunciando
ad un programma da molto tempo concordato con gli alpini di Orsaria,
che prevedeva una mia trasferta a Sella Nevea e mi avrebbe tenuto
lontano da casa per tutto il giorno, per il mio servizio domenicale di
"Biel lant a Messe", ho scelto una località meno impegnativa in modo
di arrivare a sera fresco e riposato... Il motivo era che, nel corso
della serata di gala all'Auditorium della Coltura Friulana di Gorizia,
al termine del "Concorso Internazionale Seghizzi 2007", oltre alle
premiazioni ai vari partecipanti, avrebbero consegnato ad Aldo Taboga
(che sarei io) un Diploma d'Onore e la tessera di "socio onorario"
della prestigiosa Associazione.
Sebbene da
qualche giorno vivessi con una certa tensione, ho accettato volentieri
la proposta di una mia conoscente (anche lei legata da profonda
amicizia e stima per don Dino Pezzetta), di partecipare all'Eucaristia
da lui celebrata nella Parrocchia di Santa Maria Assunta di Udine.
Venerdì scorso, nel corso del mio consueto viaggio a
Feletto e dintorni, avevo effettuato un sopraluogo in zona "via
Martignacco" ed avevo potuto constatare l'insolita forma di quella
struttura (trattandosi una chiesa), molto diversa da quello che
normalmente viene colto dagli obiettivi delle mie fotocamere, ed inoltre
non si intravedeva nessun tipo costruzione che potesse alloggiare una
o più campane. Quel seppur grande blocco di cemento, che sembra quasi
stia per essere soprafatto da una serie di enormi condomini che lo insidiano molto da vicino,
in compenso ha un grande polmone verde ed alberato che si apre nel
retro.
Calcolando la difficoltà di mettere insieme il materiale adatto
per il servizio domenicale ho espresso le mie perplessità alla mia amica, la
quale però ha sostenuto che, condividere una
momento di spiritualità e di amicizia è molto importante in qualsiasi
luogo esso avvenga.
Arrivati nei pressi della Parrocchia di Santa Maria Assunta un'ora prima dell'inizio della cerimonia e
parcheggiata l'auto nella posizione più avanzata possibile, ho mandato
in avanscoperta la mia accompagnatrice per capire dove e quanto
distante era l'entrata della chiesa. Le notizie giuntemi poco dopo
erano decisamente confortanti ed ho quindi docilmente seguito la
mia "guida" che mi precedeva con il pesante borsone delle
apparecchiature.
All'interno della chiesa lo scenario era decisamente
diverso, e mostrava un'ampia sala dalla forma... circolare, ovale... o
qualche cosa del genere, ma ben strutturata e illuminata da ampie
vetrate. Abbiamo incontrato subito Mons. Dino Mantovani, titolare
della Parrocchia, omonimo e molto amico del "nostro" don Dino, dato
che insieme hanno condiviso la vita di seminario anche se in ruoli
diversi.
Mons. Dino ci ha spiegato brevemente la storia della
giovane parrocchia, ed ha anche promesso di procurarmi qualche
informazione "scritta" per implementare questa pagina. Una ventina di
minuti più tardi è arrivato anche don Dino, ed alla spicciolata il
"gruppo storico" di amici di Vetren e dell'Abbazia.
Anche se dopo aver operato in 350 chiese o parrocchie
posso dire di aver acquisito una certa esperienza, vuoi perchè ero in
tensione per Gorizia, o forse perchè ero osservato da tanti amici, non
ero molto concentrato sul mio lavoro, tanto da non
essere riuscito a portare a termine la parte delicata ma molto
importante per questa pagina, e caldamente raccomandata dai visitatori
del nostro sito, specialmente gli emigranti friulani: la foto verso il
pubblico...
Mi rendo conto che non tutti gradiscono di essere colti dal
flash e ci sono le norme sulla "privacy", ma è molto bello e
importante vedere una chiesa (o una sala) stracolma di gente... (sarà
per una prossima volta, dato che in questa parrocchia non mancherà
l'occasione di tornarci molto presto)...