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San Lorenzo Isontino (GO), 25 Maggio 2007

CAP: 34070 - Abitanti: 1472
Altitudine (s.l.m.) : m. 54 - Superficie : Kmq. 4,36

Piccolo paese della pianura isontina, dalle origini sconosciute: i primi riferimenti ad una "Villa di San Lorenzo" si hanno solo nel 1803, in un documento dell'Archivio di Stato di Vienna.



 CAMPANE

Penne nere in festa a San Lorenzo
per il tradizionale appuntamento della Pentecoste

Le penne nere sanlorenzine hanno organizzato la tradizionale "Festa di Pentecoste". Un appuntamento questo che contrassegna uno dei momenti più importanti che il locale gruppo Ana mette in cantiere nel contesto della sua annuale attività. I festeggiamenti sono iniziati sabato nella sede sociale con l'apertura dei chioschi.
 

Il clou della cerimonia si è avuto domenica con la cerimonia dell'alzabandiera, seguita dal saluto del capogruppo Roberto Stacco, dal presidente sezionale Franco Braida e dal sindaco del paese Clocchiatti.

...è seguita la celebrazione della Messa...
...accompagnata dal coro di San Pier d'Isonzo...



CANTO D'INIZIO


         
 CANTI


...durante la quale sono stati ricordati gli alpini "Andati avanti"...



 CANTO FINALE

Dopo la Messa è seguito il rancio alpino unitamente alle gustose grigliate
che i bravi alpini collaboratori Marino Orzan e Edi Marini hanno preparato per circostanza.

 

Arte e cultura: SAN LORENZO ISONTINO (GO)
Sorta intorno al 1758 sull'area di un precedente edificio, la Chiesa parrocchiale fu quasi completamente distrutta nel 1918 (con perdita di affreschi nella sacrestia e nella volta della navata) e poi rifatta secondo le linee originali.
Presenta una facciata a capanna, mossa dal frontone fortemente aggettante, dalla fascia mediana lievemente arretrata, dal gioco di nicchie, paraste e capitelli (ionici).
Elegante l'interno ad aula in cui sono stati rimessi gli altari settecenteschi. Quello maggiore, dedicato a S. Lorenzo, ha una elaborata struttura architettonica, vive di marmi policromi ed è affiancato da due statue in pietra raffiguranti i Ss. Lorenzo a sinistra e Rocco a destra, non elegantissime ma neanche tali da sopportare i pesanti giudizi che in passato sono stati espressi ("due brutte statue tedesche").
Opera di scultore friulano, l'altare è datato alla seconda metà del XVIII secolo. Al 1768 risale l'altare dedicato alla Beata Vergine del Rosario, in cornu epistolae, con elegante fastigio e sinuose volute ai lati dell'edicoletta (nella quale è posta la statua lignea della Madonna del Rosario, di bottega gardenese del XX secolo).
Successivo al 1759 è l'altro altare dedicato a S. Lorenzo (già a S. Antonio) in cornu evangelii: in marmo policromo, con bel fastigio, contiene una pala raffigurante S. Lorenzo dipinta nel 1977 da Renzo Perco e Bruno Medeot in sostituzione di un precedente dipinto di Giulio Justulin.

 

 Informazioni tratte da: 
 GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 
(
a cura di Giuseppe Bergamini )
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia