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Gradisca d'Isonzo (GO), 14 Aprile 2007
Chiesa di San Valeriano



 CAMPANE
 (elettroniche)


 Messa solenne in friulano accompagnata dalla corale di Zompicchia di Codroipo...




 CANTO D'INIZIO


...concelebrata da mons. Rizieri de Tina (parroco di Nimis), don Maurizio Qualizza
(parroco titolare della parrocchia di San Valeriano) e dal vicario cooperatore di Gradisca don Michele Tomasin.


    
 LETTURE



 ESTRATTO DALL'OMELIA



 PREGHIERE



 CANTO



 RINGRAZIAMENTI



 CANTO FINALE

La Chiesa di San Valeriano
(TNX Andrea Nicolausig)

La chiesa di San Valeriano è la chiesa di Gradisca di più recente costruzione. L’istituzione della terza parrocchia gradiscana, infatti, risale al 1964, quando venne inaugurata dall’Arcivescovo mons. Pangrazio la chiesa provvisoria, ospitata in una baracca di legno.

     Appena nel 1967, fu posta la prima pietra della nuova Chiesa alla presenza dell’Arcivescovo mons. Cocolin, e primo parroco venne nominato don Sante Gobbi. I lavori proseguirono per diversi anni fino all’inaugurazione il 28 novembre 1971 con una solenne cerimonia presieduta sempre dall’Arcivescovo mons. Cocolin. Nel frattempo era subentrato il nuovo parroco, don Silvano Pozzar, che sarebbe rimasto a San Valeriano per ben 17 lunghi anni. In seguito, fino al 1994, la parrocchia fu amministrata da don Fausto Furlanut e poi da don Igino Pasquali che era anche parroco della maggiore parrocchia gradiscana, quella del SS. Salvatore (nata dalla soppressione della parrocchia di S.Spirito che fu annessa a quella del Duomo). In questo periodo vennero chiamate a collaborare tre sorelle della Comunità Loyola. Venendo ai giorni nostri, dal 1998 parroco dell’Unità pastorale di Gradisca d’Isonzo è don Maurizio Qualizza aiutato a San Valeriano dal diacono permanente Renato Nucera.

     L’edificio e il suo arredo meritano qualche cenno per la loro originalità. Le pareti sono formate da irregolari blocchi di pietre carsiche, mentre l’enorme tetto spiovente ricorda quello di certe chiese gotiche. All’ingresso colpisce l’enorme Cristo dorato posto in fondo all’abside, il più grande dell’Arcidiocesi. Nel settembre 1995, all’esterno della chiesa, sulla facciata principale venne posta la statua di San Valeriano, donata alla comunità dal primo parroco don Sante Gobbi. Si tratta di un’opera dello scultore padovano Stefano Baschierato, alta tre metri e mezzo e realizzata in pietra vicentina di mante. L’opera è affiancata da altre sculture, sostenute da mensole in pietra e raffiguranti i simboli dei quattro evangelisti: Matteo (angelo), Marco (leone alato), Luca (toro), Giovanni (aquila).

Nel 2002 sono state inaugurate le nuove stazioni della Via Crucis ad olio su pietra d’Aurisina, opera della pittrice gradiscana Rita Marizza.

L’artista ha ripercorso le stazioni della Via Crucis, con Gesù e la croce, “immersi in un’atmosfera luminosa, di cui simbolo prevalente è il colore giallo”. E ciò con una visione teologica orientata, in termini pastorali ed esistenziali, verso il Cristo risorto (theologia gloriae), più che verso il Cristo morto (theologia crucis).