Nimis (UD), 8 Aprile 2007
Nimis ha origini romane: è il Castrum Nemas citato
anche da Paolo Diacono, situato sul percorso che collegava Cividale con
la strada consolare diretta da Aquileia al Norico. La pieve dei Ss.
Gervasio e Protasio, uno degli edifici di culto più antichi del Friuli,
edificata alla metà del VI secolo, subì vari rifacimenti, fino ad
assumere nell'XI-XII secolo la forma attuale a tre navate divise tra
loro da un massiccio pilastro reggente due arconi a tutto sesto e
terminanti con tre absidi semicircolari: nella modificata facciata,
venne aperto un grande occhio. All'interno, oltre a resti delle
precedenti costruzioni, affreschi trecenteschi sull'arco trionfale e nei
pennacchi dei pilastri. Altri affreschi appartengono a Titta Gori, che a
più riprese, dal 1897 al 1914 decorò la chiesa con personaggi del
Vecchio e Nuovo Testamento, profeti e figure di Santi.
CAMPANE
Messa di Perosi
nella pieve dei santi Gervasio e Protasio, con la liturgia del giorno di
Pasqua, celebrata da mons. Rizieri De Tina, e solennizzata
dall’esecuzione della «Missa secunda pontificalis» di Lorenzo Perosi, da
parte del Coro Sant’Elena di Chialminis, diretto da Lucia Bianchi.
CANTI
ESTRATTO DALL'OMELIA
CANTI
Il Coro Sant’Elena di Chialminis
(foto ad alta risoluzione adatta alla stampa)
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