Vissandone (Basiliano- UD), 11 Febbraio
2007
www.comune.basiliano.ud.it
Vissandone (Tratto dal sito del Comune
www.comune.basiliano.ud.it)
Anticamente si chiamava VICOSENDONUM, che significa colle della
congregazione degli Auguri (predire il futuro, vaticinare) o Augurum
(interpretazione dei segni).
Sul colle di S.Leonardo a Variano convenivano i sacerdoti di Vissandone
che prendevano gli auspici e celebravano sacrifici. I vecchi saggi
emettevano le proprie sentenze e facevano offerte votive. Zone
archeologiche di epoca romana: area Chiesa parrocchiale e località
Grovis. Grovis significa ammasso di detriti, sassi, ghiaia. Infatti
tutta quest'area nasconde, sotto pochi centimetri di terreno, le rovine
di un antico ed esteso vicus. L'insediamento è stato abitato dal I al V
sec. d.C. Vissandone viene citato in un documento del 1268. Dipendeva,
come giurisdizione ecclesiastica, dalla Pieve di Variano. Il 1° novembre
1477 fu arso dai turchi. La Vicinia di Vissandone, convocata a suon di
campana, si riuniva sotto un albero della piazza e poi nella Casa di S.
Michele. La costruzione della casa canonica risale al 1849. Ebbe, sin
dal 1448, come filiali le chiese di Blessano e Villaorba. Dopo una lunga
vertenza uscì dalla Pieve nell'anno 1809.
Chiesa Parrocchiale di S. Michele Arcangelo
Non si conosce esattamente l’epoca di costruzione primitiva chiesetta di
S. Michele Arcangelo a Vissandone, ma alcuni antichi reperti e note,
uniti al nome del titolare che era tenuto in grande venerazione tra i
Longobardi, portano con cautela a pensare verso il VII secolo e così le
successive modifiche del XVI secolo.
Nel 1785 l’arcivescovo di Udine Mons. Gradenigo consacrava solennemente
l’edificio religioso rinnovato e ingrandito, ponendo nell’altare
maggiore (opera dello scultore altarista Sebastiano Pischiutta da Gemona)
le reliquie dei Santi Prospero e Costanzo. Dopo oltre un secolo di
alterne vicende, nel 1863 termina la costruzione del campanile.
Santa Messa per la festa del
Patrono S. Valentino
Con la partecipazione dei cori "Sot
el Agnul" di Galleriano e "G.Petris" di Vissandone
CAMPANE
CANTO D'INIZIO ED ESTRATTO
DALL'OMELIA
CANTI
La benedizione finale e
la conclusione della cerimonia è avvenuta davanti all'altare con la
statua di San Valentino, che non si è potuto portare in processione per
le vie del paese, a causa dei lavori in corso alle pavimentazioni
stradali nelle vie di accesso alla parrocchiale.
CANTO FINALE DISSOLTO IN
SCAMPANOTTATA
Alla fine della
scampanottata durata oltre dieci minuti, ho richiamato l'attenzione
degli esecutori per riprenderli in una immagine ricordo e mi aspettavo di
vedere comparire sul ballatoio almeno tre persone... Si trattava invece
di una sola, che per la sua buona volontà e passione, merita di essere citata.
Il solista era Daniele Tuttino, allievo del maestro scampanotadôr Adis
Tuttino, che non aveva potuto essere presente.
Sù e jù par Vissandon...
...dalle immagini si
nota che il gelso (morâr) è ancora molto amato in quell'ameno angolo di
Friuli...
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