Madonna del Preval (Mossa - GO),
12 Novembre 2006
Santa Messa per la
Festa del Ringraziamento
Organizzato dalle Federazioni Coltivatori Diretti
locali e provinciali
CAMPANE
...il Coro San Marco che ha accompagnato la Messa...
...l'arrivo dei prelati e il
saluto dell'arcivescovo...
....l'omelia di monsignor Dino
De Antoni...
...le preghiere in italiano, in
friulano e in sloveno...
...l'offerta dei prodotti della
terra....
...canto finale...
...le autorità e il pubblico
presente...
...a Giuseppe Toso e Romano
Burli i premi fedeltà della Coldiretti...
...mons De Antoni, chiude senza
indugio le celebrazioni per invitare tutti a prendere posto...
...in attesa della distribuzione
del pranzo...
...l'arcivescovo tra le tavolate
per augurare "buon appetito" e salutare la gente...
...uno sguardo agli esterni,
prima di abbandonare la Piana del Preval...
Suggestiva cerimonia della Giornata
del Ringraziamento al Preval
Il Ringraziamento si fa transfrontaliero
A Giuseppe Toso e Romano Burli i premi fedeltà della
Coldiretti
MOSSA Nella Giornata del ringraziamento
la Coldiretti di Gorizia ha voluto consegnare il «Premio fedeltà»
a due figure che per decenni si sono spese per il sindacato degli
agricoltori: Giuseppe Toso e Romano Burelli.
Direttore della Coldiretti dal 1980 al 1997,
attualmente Toso è segretario dell’associazione pensionati dei
coltivatori diretti ed è a lui che si devono numerose delle
iniziative culturali organizzate nel mondo dell’agricoltura.
Direttore della Cassa mutua Coldiretti fino al 1980 - quando cioè
è stata assorbita dall’Usl - Burelli ha invece seguito per conto
dell’Unione provinciale delle cooperative le cooperative agricole.
Quest’anno si è scelto di celebrare la giornata del
ringraziamento di fronte alla chiesetta del Preval perché quest’area
permetteva con la sua posizione di dare all’appuntamento un
carattere transfrontaliero.
Alternando l’italiano al latino, nel corso della messa
celebrata dall’arcivescovo di Gorizia monsignor Dino De Antoni
assieme al parroco di Mossa, don Igino Pasquali, e a un sacerdote
del Collio sloveno, le letture sono state proposte oltre che in
italiano, anche in sloveno e friulano.
Tra le numerose autorità presenti sotto al tendone
allestito dalla squadra della protezione civile di Mossa sul prato
antistante alla chiesetta del Preval c’erano anche i
rappresentanti della comunità del Collio Sloveno.
«Per la prima volta dagli anni Cinquanta festeggiamo
questa giornata in forma transfrontaliera - ha spiegato il
presidente della Coldiretti di Gorizia, Antonio Bressan prima
della benedizione dei trattori -. Rispetto alla prima volta, molte
cose sono cambiate, nonostante la società sia sempre più
consumistica, noi continuiamo a valorizzare il nostro territorio e
la Coldiretti continua ad avere le sue fondamenta nell’impresa,
nella famiglia e nell’economia».
A portare il saluto dell’assessore regionale
all’agricoltura Enzo Marsilio è stato il consigliere regionale dei
democratici di sinistra Mirio Bolzan. «Qui le comunità italiane,
slovene e friulane hanno dato dimostrazione di come si può
convivere. In un mondo che si sta trasformando - ha aggiunto
Bolzan -, bisogna comunque ricordarsi dei valori del mondo. La
terra è un valore di tutti, un elemento d’identità a cui dobbiamo
essere legati».
Sull’importanza della terra, si è soffermato anche il
presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta: «Noi
politici dobbiamo avere come primo obiettivo quello di impedire
alle persone di morire di fame e l’agricoltura non è un aspetto
residuale della nostra società. Non ha caso questo settore è
chiamato primario: senza non si vive. La giornata del
ringraziamento ci fa ricordare il miracolo della vita che si
ripete anno dopo anno. È una giornata che deve ricordare anche a
noi politici che dobbiamo investire di più in questo settore. La
filosofia della Coldiretti è quella di puntare sulla qualità, è
per questo che sono d’accordo con i suoi obiettivi ed è per questo
che la Provincia si unisce al vostro sindacato».
(Il Piccolo, 13/11/06) |
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