Basilica Patriarcale di
Aquileia (GO), 15 Agosto 2006
Santa Messa
in occasione del Congresso Pueri Cantores
Congresso Pueri Cantores
(Aquileia 10 Settembre 2006 - da
La Vita Cattolica e
Il Gazzettino)
PER LA
PRIMA volta, Aquileia è stata sede, domenica 10 settembre, di un
congresso di Pueri e Juvenes cantores. A 15 anni dal grande
Congresso nazionale celebrato a Udine nel 1991, la città
patriarcale ha ospitato oltre 2 mila persone – 1500 cantori e 700
accompagnatori – provenienti dalle diocesi del Nordest, di
Austria, Croazia e Slovenia.
Scopo del Congresso è «quello di ravvivare, rinsaldare e creare
nuovi scambi ed amicizie tra ragazzi e giovani di regioni e lingue
diverse, che spesso si incontrano e si ritrovano in varie città
d’Italia e d’Europa per cantare insieme – afferma Savino Pajani,
vicepresidente della Federazione italiana Pueri cantores –. Si
vuole così far conoscere i Pueri cantores, promuovere e sviluppare
il loro movimento su tutto il territorio dell’antico Patriarcato
di Aquileia ed invitare ad entrare nella grande famiglia dei
giovani cantori che si estende in tutti i continenti. Per questo
abbiamo chiamato tutti i gruppi di ragazzi e giovani che cantano
nelle Chiese delle nostre diocesi, non solo i gruppi organizzati,
riconosciuti e presenti negli elenchi delle federazioni».
L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione
Pueri cantores del Duomo di Udine, presieduta da Claudio Mussato,
con le arcidiocesi di Udine e Gorizia (sul territorio di quest’ultima
si trova la basilica di Aquileia). Con il Congresso si è voluto
anche ricordare tutti i ragazzi morti in Friuli nel terremoto di
30 anni fa: tra i 989 deceduti c’erano anche 131 bambini e ragazzi
fino ai 18 anni di età di 17 comuni friulani. Motto del Congresso
aquileiese era il secondo verso dell’«Ubi caritas» di Paolino d’Aquileia:
«Exultemus et in ispo jucundemur / Esultiamo ed il Lui sia la
nostra contentezza». Il logo del Congresso è opera dell’artista
friulano Arrigo Poz.
Il momento più importante del programma è stata la
Messa solenne nella basilica patriarcale alle ore 11, presieduta
dal vescovo di Trieste, mons. Eugenio Ravignati, e accompagnata da
55 cori di Pueri e Juvenes cantores. Alle 10.45, l’ingresso
professionale dal battistero alla basilica, preceduto dalle
insegne dei vari gruppi partecipanti. Dopo il pranzo comunitario
preparato dagli alpini presso la pista di pattinaggio, alle 15 ha
avuto luogo uno spettacolo in piazza Patriarcato per i ragazzi,
organizzato dall’Ufficio di pastorale giovanile dell’Arcidiocesi
di Udine, mentre in Sala Romana si è svolto una tavola rotonda per
maestri ed educatori sul tema «Educazione, musica e liturgia»,
moderata da mons. Guido Genero, arciprete di Cividale, già
direttore dell’Ufficio liturgico della Cei. Alle 17.30, la
conclusione del congresso sul piazzale della basilica, con la
consegna dei diplomi di partecipazione, tra canti per la pace e
lancio di palloncini. Al congresso hanno partecipato 40 di cori di
ragazzi, 10 di gruppi di Juvenes e tre cori di adulti. |
A cominciare
dalle ore 9, la grande navata (con i preziosi antichi mosaici protetti
da grossi tappeti), si era animata con l'arrivo dei gruppi di cantores
provenienti dalle varie località, e intorno alle 9.30 sono cominciate le
prove dei canti che poi sarebbero stati eseguiti durante la Celebrazione
Liturgica...
...alle 10.45, ingresso
processionale dal Battistero alla Basilica, dei rappresentanti dei vari
gruppi
con insegne e stendardi, che si sono poi posizionati dietro l'altare...
Perché un Congresso ad Aquileia
Già nel 2000 c'è stato un grande
desiderio ed anche un reale tentativo di celebrare un Giubileo di
Pueri Cantores proprio ad Aquileia; per motivi contingenti l'incontro
giubilare è stato celebrato invece nella Cattedrale di Udine, ma è
rimasto sempre forte l'intenzione ed il progetto iniziale. Per
realizzare il primo Congresso ad Aquileia ci è voluto un grande
coraggio, entusiasmo e fiducia nella provvidenza, ed alcune forti
motivazioni, prima fra tutte il voler far rivivere per un giorno lo
spirito dell'antica Chiesa Madre di Aquileia, radunando tutti i Pueri
e Juvenes Cantores presenti sul territorio del grande e prestigioso
Patriarcato di Aquileia. L'invito è stato rivolto ad oltre 130 gruppi,
ed hanno aderito 55, e vengono da tutti i punti cardinali,
rappresentando veramente l'antico territorio della grande Aquileia: un
risultato degno di memoria.
Da Aquileia è partito il primo annuncio della fede
cristiana nelle terre del Nordest e delle Nazioni vicine, e lì è stato
anche testimoniato con il martirio, come quello del primo Vescovo S.
Ermacora e del primo Diacono S. Fortunato e dei tre fratelli SS.Canzio
(26), Canziano (16), e Canzianilla (14), dei quali è accertata la
realtà storica e di cui si conosce il luogo della sepoltura, scoperta
nel 1963 a San Canziano d'Isonzo. Ad Aquileia si ha la prima
testimonianza della presenza di un coro in Friuli, riferita da San
Girolamo, che passando per Aquileia negli anni 370 ha sentito cantare
nella Basilica i Pueri et Juvenes Cantores di allora (gli "Aquileiensis
clerici") e li ha considerati "come un coro di beati. Aquileia in quel
tempo era la città maggiormente preparata "liturgicamente,
musicalmente e culturalmente", al di sopra delle stesse Roma e Milano.
Inoltre si è voluto ravvivare e ricreare conoscenze, scambi ed
amicizie fra ragazzi e giovani di regioni e lingue diverse, ed anche
far conoscere il mondo dei Pueri Cantores, promuovere e sviluppare il
loro movimento su tutto il territorio dell'antico Patriarcato, ed
invitare tanti gruppi e tanti ragazzi ad entrare nella grande famiglia
dei Pueri Cantores, che si estende da tempo su tutti i continenti.
Storia dei Pueri Cantores
Cento anni fa, nel luglio del 1906, nasceva l'idea
di rifondare l'istituzione dei Pueri Cantores, di un gruppo di ragazzi
che cantasse nelle Chiese secondo le indicazioni del Papa Pio X, che
tre anni prima, nel novembre del 1903, emanava un decreto,
obbligatorio per tutta la Chiesa, il famoso "Motu proprio" (Inter
sollecitudines), con il quale il Papa diceva "basta" alla musica
teatrale nella Liturgia, "fuori" dalla Liturgia i castrati ed i
falsettisti che per tre secoli avevano sostituito la voce dei bambini,
ritenuta poco adatta al nuovo modo di cantare, ed avevano trasformato
le cattedrali e le basiliche in sale da teatro, dove la liturgia era
per la musica e non la musica per la liturgia; "ritorni" il
gregoriano, la polifonia classica ed anche la buona musica moderna,
quella degna delle funzioni liturgiche, e soprattutto "ritorni" nelle
Chiese la presenza millenaria dei Pueri Cantores.
L'idea l'ebbero due giovani studenti parigini, Pierre
Martin e Paul Berthier, che, dopo aver ascoltato la Missa Brevis di
Palestrina nella chiesa della Sorbona a Parigi, decisero di
partecipare con altri giovani amici ad un "ritiro"nell'Abbazia di
Tamiè, in Savoia. Il canto liturgico li appassiona, e, dopo aver
ascoltato il canto gregoriano dei monaci, si scambiano le loro idee
sul recente decreto del Papa Pio X, e presero insieme la decisione di
creare un coro itinerante di ragazzi. Il 10 gennaio 1907 con molte
difficoltà economiche nasce il nuovo gruppo, 13 ragazzi e 7 giovani
per la voce d'uomo, scelgono come divisa la tunica bianca sulla quale
portano una piccola croce di legno e da qui il nome di "Piccoli
Cantori dalla Croce di Legno", "Petits Chanteurs a la Croix de Bois";
nel primo debutto (18 luglio) eseguirono il mottetto "Ave Vera
Virginitas" di Josquin des Prés. Questo primo gruppo venne chiamato
"missionario", perché andava di Chiesa in Chiesa a far conoscere la
bellezza della musica sacra ed a diffondere il rinnovamento del canto
liturgico. Era nata l'epoca dei Pueri Cantores. Nel 1924 compare sulla
scena un personaggio eccezionale, mons. Fernand Maillet, giovane
prete, che diventa nuovo Direttore di questo coro e gli da una fama
internazionale, incominciando una serie di viaggi "missionari" in
tutto il mondo, sollevando dovunque entusiasmo e creando sul loro
esempio nuovi cori di fanciulli.
Mons. Maillet nel 1944, verso la fine della Seconda
Guerra Mondiale, volle riunire tutti i Pueri Cantores di Francia in
Federazione che venne approvata dai Vescovi francesi nel 1947; e
subito dopo fonda la Federazione Internazionale, prendendo come
motto-profezia la frase: "Domani tutti i fanciulli del mondo
canteranno la pace di Dio sulla terra". E nascono i primi incontri
nazionali ed internazionali, il primo a Parigi (1947), il secondo a
Roma (1949), e poi altri 31; l'ultimo a Roma, il trenta-treesimo, il
primo gennaio di quest'anno 2006.
Il vento di lamie in Savoia ora avvolge e scuote il
mondo intero ed alla Federazione Internazionale creata da Maillet si
sono aggregate 33 Federazioni Nazionali che riuniscono oltre 750 cori
di Pueri e Juvenes Cantores. Ed accanto a questi, iscritti e
riconosciuti, ci sono altre centinaia di migliaia di Pueri Cantores,
una moltitudine immensa di ragazzi che cantano nelle grandi Basiliche
come nelle chiese più piccole e sperdute, lontane e sconosciute ai
più. Sembra di risentire l'Apocalisse di San Giovanni quando dice che
davanti al trono di Dio c'erano 144 mila segnati ("iscritti") di tutte
le tribù di Israele; e dietro a loro una moltitudine immensa che
nessuno poteva contare, d'ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Questo
è il Movimento autentico dei Pueri Cantores nel mondo.
...alle 11.00 ha fatto ingresso
in basilica il corteo il vescovo di Trieste S.E. mons. Eugenio Ravignati,
ed i rappresentanti della diocesi di Udine, Gorizia e Pordenone-Concordia...
CANTO D'INIZIO
...alcune immagini della
cerimonia...
SALUTO DEL VESCOVO E CANTO
OMELIA
PATER NOSTER
...alle fine ci sono stati gli
interventi delle autorità e degli organizzatori,
prima di uscire dalla Basilica in corteo, preceduti dalle insegne e
stendardi...
CANTO FINALE
Pueri Cantores: chi sono?
I "Pueri Cantores" sono ragazzi (ed ora anche
ragazze-"puellae") che avevano ed hanno il compito di cantare per il
culto e la Liturgia della Chiesa, da soli, in gruppi più o meno
organizzati, oppure anche insieme ad un coro di dulti; in questo modo
animano con il canto le Assemblee dei fedeli.
Questi "Pueri" hanno una storia di oltre duemila anni;
già ai tempi di Davide, nel Tempio di Gerusalemme si utilizzavano i
ragazzi per la Liturgia, educati e formati ed essere "lettori": posti
su un podio, al di sotto degli uomini, cantavano i Salmi, a due cori
di 10-12 esecutori, ed i versetti in a soli vocalizzati. I primi
cristiani continuarono questa tradizione nel loro culto, ed i
"lettori" bambini o ragazzi modulavano i versetti biblici, mentre i
fedeli si accontentavano di esprimersi con brevi acclamazioni: Amen,
Alleluia, Deo Gratias, o con brevi ritornelli.
Hanno avuto nomi diversi secondo le varie lingue e le
varie tradizioni o regole eccle-siastiche, ma erano sempre "maschi", e
il clero è "masculus". A rigore storico bisogna dire che anche i
fanciulli nei primi secoli erano "clerici". E' infatti dimostrato che
la "tonsura clericale", come segno esteriore di una consacrazione a
Dio, veniva conferita anche a bambini in tenera età. Un'iscrizione del
II-III sec. ricorda un giovane morto a 18 anni che aveva rallegrato il
popolo di Dio con il canto dei salmi e con la lettura dei libri sacri.
Parecchie epigrafi sepolcrali testimoniano che i "lettori", ossia
cantori, erano giovani; si cita uno di Mertola (Portogallo) ed un "Severus"
di Viviers di 13 anni, fino ad un "Vitalis Lector" in Africa morto a 5
anni. Nel martirologio si parla di "parecchi lettori fanciulli". Nel
VI sec. il poeta Fortunato, prete italiano rifugiato a Parigi, ci
riferisce che aveva un piccolo solista "chierico" di 10 anni che
faceva accorrere tutta Parigi, tanto era meravigliosa la sua voce.
Erano chiamati in vario modo: Pisinni Cantores, Pueri
Sinphoniaci, i più bravi Pueri Paraphonistae che facevano i solisti
soprattutto nei "jubili" alleluiatici; Lettori: alcuni epitaffi romani
del IV secolo parlano del canto "dolce come il nettare e il miele" di
un giovane lettore-cantore; inoltre venivano chiamati Clerici, Putti
Cantori (ai tempi di Palestrina), Pueri Chorales, dal '900 in poi
Pueri Cantores in latino, Piccoli Cantori in italiano, Petits
Chanteurs in francese, Ninos Cantores in Spagna, Nins Cantors in
Catalogna, Sàngerknaben in Germania e Austria,...
L'istituzione dei Pueri Cantores esisteva ed operava in
molte città nel IV secolo; a Roma presso le Basiliche di San Pietro in
Vaticano e di San Giovanni in Laterano il Papa San Gregorio Magno fece
sorgere due Scuole di Canto; il fascino delle voci dei fanciulli era
presente il tutto il mondo cristiano: a Gerusalemme, a Cartagine in
Africa, in Francia, Inghilterra, Germania. A Cartagine nel V secolo,
durante la persecuzione dei Vandali, la Scuola di Canto ebbe i suoi
martiri (a.484); quando questi invasero la Chiesa nella quele si
svolgeva una solenne Liturgia, il fanciullo solista non smise di
cantare e morì con la gola trapassata da una freccia, mentre cantava
il gioioso "Alleluia" pasquale; e una dozzina di loro "dotati di belle
e forti voci e molto abili nelle melodie musicali furono portati in
esilio e martirizzati".
Della loro organizzazione si occuparono i Papi, i
Vescovi, i Concilii, i Re, perfino Carlo Magno si interessò delle
Scuole di Canto. Anche ad Aquileia nel IV secolo c'era sicuramente una
Scuola di Canto per i ragazzi ("clerici"), se San Girolamo, in
un documento del 373 (Cronicon), riferisce di aver ascoltato con
ammirazione gli "Aquileiensis clerici", i Pueri e Juvenes Cantores di
allora, e li ha definiti "un coro di beati". Scuole per i fanciulli ("Schola
Puerorum") sorsero ovunque in tutta Europa : nei Monasteri, nelle
Cattedrali più importanti, ed i Vescovi ed i Re facevano a gara per
avere nelle proprie Cattedrali e nella propria Corte le più belle voci
di ragazzi d'Europa. Ci riferiva a voce il maestro Gilberto Pressacco
di Udine di aver scoperto nelle sue ricerche storiche e musicali che
un ragazzo cantore della Cattedrale di Udine era stato chiamato per la
sua bella voce a cantare nella Cappella Imperiale di Vienna, tra i
famosi " Wienersàngerknaben".
Nel Medioevo e soprattutto nel Rinascimento, con
l'avvento della polifonia, non ci fu Chiesa di una certa importanza
che non avesse nel coro una "Schola Puerorum" ed un gruppo di Pueri
Cantores, per l'esecuzione sia del canto gregoriano che delle parti di
soprano nella polifonia, mentre le parti di contralto venivano
eseguita dai tenori acuti, e più tardi purtroppo dai "falsettisti".
Soltanto nella seconda metà dell' ottocento si cominciò l'impiego dei
"pueri" anche nella parte del contralto; prima non si conosceva la
divisione dei fanciulli in soprani e contralti.
E le donne?
Non potevano cantare nelle "Scholae Cantorum"; era
un "ministero" maschile"; solo dopo il Concilio Vaticano II, le donne
e le ragazze entrarono con pieno diritto a far parte del coro
liturgico; per cui attualmente nella Chiesa ci sono cori di Pueri
Cantores formati anche da sole ragazze; dovrebbero chiamarsi "Puellae
Cantores". Il primo metodo di canto (sec. XI), il Micrologus, fu
scritto per i fanciulli cantori da Guido d'Arezzo, probabilmente
mentre si trovava nell'Abbazia di Pomposa (Ravenna).
Tra i Pueri Cantores si formarono Papi, Vescovi,
Sacerdoti e molti celebri musicisti. Vogliamo ricordare il Papa Pio X,
il vero e grande riformatore dei Pueri Cantores agli inizi del XX
secolo, era "puer cantor" nel suo paese di Riese (Treviso) e da
Cappellano a Tombolo e poi da Parroco a Salzano fu maestro di Pueri
Cantores; Palestrina, Bach, Haydn, Schubert, Wagner, Bruckner, Purcell,...Lorenzo
Perosi. Ricordiamo anche il giovane "puer cantor" di Torino, San
Domenico Savio: faceva parte del coro di ragazzi diretto da San
Giovanni Bosco, e faceva il solista soprano; morì a 15 anni, ora è
Santo ed è stato proclamato "Patrono e Protettore" di tutti i Pueri
Cantores del mondo.
Qualcuno si convertì al cristianesimo dopo aver sentito
cantare i Pueri Cantores: S.Agostino a Milano (sec.IV) e Paul Claudel
a Parigi (XX sec.) I Pontefici che vennero dopo Pio X confermarono,
incoraggiarono ed approvarono in molti modi la presenza ed il servizio
dei Pueri Cantores nelle Chiese; Paolo VI fu proclamato per questo "il
Papa dei Pueri Cantores"; disse nel 1964: "....ogni Cattedrale, ogni
Parrocchia, ogni Scuola Cattolica ed ogni altra o Associazione che ne
abbia possibilità e facoltà, possa onorarsi ed ornarsi delle belle
voci candide e squillanti di belle schiere di Pueri Cantores". E
Giovanni Paolo II nel 1987 disse: "Vi affidi la responsabilità di
contribuire generosamente alla dignità ed allo splendore del Culto
Divino".
E in Italia?
Anche in Italia sono sempre esistiti i gruppi di
Pueri Cantores, e non solo nelle Cattedrali, ma anche nelle piccole
Parrocchie; lo testimoniano (per il 1800) i due casi nominati sopra :
il coro di Riese (TV) dove cantava Giuseppe Sarto che diventerà Papa
Pio X; e il coro di Torino, diretto da San Giovanni Bosco, dove
cantava San Domenico Savio.
Anche l'Italia seguì l'esempio dei francesi
nell'obbedire alla riforma del canto liturgico voluta dal Papa Pio X,
e organizzatasi in Federazione fu la prima ad inserirsi nella
Federazione Internazionale fondata da mons. Maillet, nell'aprile del
1950, dopo quella del Belgio. Dall'Annuario della Federazione
Internazionale del 1955 risulta che in queir anno in Italia c'erano
268 gruppi, la Federazione più numerosa del mondo
Situazione attuale.
Iscritti alla Federazione sono una sessantina, ma
dietro di loro c'è un'infinità di piccoli gruppi, alcuni ben
organizzati e ben preparati che rappresentano per la Chiesa un buon
auspicio per il futuro.
Per gli iscritti quest'anno c'è il Congresso Nazionale
che si terrà in Sicilia nel mese di ottobre prossimo, e si sta
preparando il congresso Internazionale di Cracovia per il mese di
luglio del prossimo anno.
Ad Aquileia invece sono stati invitati tutti, iscritti
e non iscritti, per ricordare il passato della nostra Chiesa Madre, e
verranno, come è stato detto, da tutto il territorio dell'antico
Patriarcato di Aquileia, e verranno Pueri e Juvenes, tutti coloro che
si impegnano a cantare nelle Chiese secondo lo spirito e le finalità
di tutti i Pueri Cantores del mondo: liturgia, cantare bene e far
nascere altri Pueri Cantores ".in ogni Chiesa, Parrocchia, Cattedrale
d'Italia" , secondo gli inviti del Papa e dei Vescovi. Ci saranno una
quarantina di cori di ragazzi con qualche "juvenes" in mezzo, oltre
una decina di Juvenes Cantores ed anche tre cori di adulti invitati
speciali, soprattutto quello formato da ammalati di Parkinson, la
Corale Gioconda di Udine.
I Juvenes Cantores sono un'istituzione recente, formata
in maggioranza da ex Pueri Cantores, con gli stessi ideali e gli
stessi servizi dei Pueri, e l'iniziativa è stata accolta con
entusiasmo dalla Federazione Internazionale (novembre 1994) e
successivamente approvata ed accettata della Federazione Italiana.
E' bene ricordare che la regione del Nordest è la zona
più ricca di Pueri Cantores, per il meraviglioso sviluppo che ha avuto
in un passato recente ed in particolare negli ultimi anni.
Auguri per la buona riuscita del Congresso, siano i
benvenuti i Pueri Cantores e si dia onore e gloria a chi si dedica a
loro ed a chi li educa e li moltiplica. (Savino Pajani)
Basilica Patriarcale di
Aquileia, 15 Agosto 2006
Santa Messa
in occasione del Congresso Pueri
Cantores
Canti per la Celebrazione Eucaristica
|
01 |
04.26 |
Introito:Laudes regiae (Christus vincit) |
02 |
01.50 |
Saluto del Vescovo |
03 |
01.20 |
Kyrie di Taizé (Berthier) |
04 |
05.07 |
Gloria di Taizé (Berthier) |
05 |
02.34 |
Salmo responsoriale: Da lode al Signore (Zanetti) |
06 |
01.02 |
Vangelo (in sloveno) |
07 |
01.40 |
Al Vangelo: Alleluia (Paulmichl - Menschick - Zanetti) |
08 |
13.52 |
Omelia di S.E. Mons. Eugenio Ravignani |
09 |
03.01 |
Credo: Credo, Domine (Frisina - Fragiacomo)
|
10 |
05.53 |
Preghiera dei fedeli: Oremus... exaudinos |
11 |
02.41 |
Prefazio solenne (gregoriano) |
12 |
01.41 |
Sanctus di Taizé (Berthier) |
13 |
00.31 |
Dopo la Consacrazione: Mysterium fide i |
14 |
01.49 |
Lode alla Trinità: Per ipsum... Amen (Menschick)
|
15 |
01.19 |
Paternoster (gregoriano) |
16 |
01.41 |
Agnus Dei (Berthier) |
17 |
05.31 |
Comunione: Ubi caritas est vera (Berthier - Faulstich) |
18 |
03.00 |
Quia tuum estregnum |
19 |
13.47 |
Interventi di autorità e saluti finali |
20 |
02.35 |
Ite Missa Est - Exultent coeli (Monteverdi)
|
|