San Giovanni dei Cavalieri (Prata
di PN), 24 Giugno 2006
Vespri e Santa Messa cantata in
gregoriano
in occasione della Festa
di San Giovanni
La chiesa di San Giovanni dei Cavalieri
Tra gli ultimi resti di Prata
medievale, S. Giovanni fu fondata nel XIII secolo,e ricostruita, dopo
un incendio, intorno al 1320. Posta ai margini del borgo medievale,
era proprietà dei Cavalieri di Gerusalemme (poi di Malta) che
gestivano anche un ospizio. Fu utilizzata talvolta come
sepoltura dei signori di Prata, come
testimoniano i sarcofagi dei conti Pileo e Niccolò, oltre alle pietre
tombali di altri personaggi, per lo più ecclesiastici. Il 24 maggio
del 1409 ospitò il papa Gregorio XII, che celebrò un pontificale.
Dopo la distruzione di Prata da parte dei veneziani,
la chiesa abbandonata andò progressivamente in rovina. Un restauro
degli anni '70 ne bloccò se non altro, il degrado, in attesa di più
sostanziali interventi. Nell'anno 1999 sono stati restaurati gli
affreschi interni.
Recentemente l'amministrazione comunale ha provveduto
nel costruire una strada ed un piccolo parco di pertinenza della
chiesa dando così risalto al trecentesco edificio, unica testimonianza
assieme alla chiesa di San Simone di Prata Medioevale.
Vespri e Santa Messa cantati in
gregoriano, con i brani dell'ordinario e gli specifici della festa della natività di S. Giovanni, servizio
offerto dai cantori dell'ensemble "Schola Gregoriana Jacopo Tomadini",
componenti della Polifonica Friulana Jacopo Tomadini di San Vito
al Tagliamento, diretti dal M. Sandro Bergamo.
...estratti audio d'inizio e
fine Vesperi...
...estratti audio dalla Messa...
Breve storia della chiesa di San Giovanni dei Cavalieri
(Tratto da
www.altolivenzacultura.it)
Una colorita ricostruzione delle vicende
storiche laiche e religiose della chiesa di San Giovanni é riportata in
Prata medioevale" (Tipografia editrice E. Bellavitis, 1928) di don
Giovanni Pujatti che dedica agli edifici sacri di Prata un capitolo
intero. Riferisce infatti il Pujatti: "La chiesa di San Giovanni in
Gerusalemme è assai antica: essa venne eretta, con l’annesso Ospizio,
dal Sovrano ordine Militare e Religioso dei Templari. Esisteva
certamente prima della metà del secolo decimoterzo perché ricordata nel
testamento di Guecello II (7 agosto 1262) insieme con quelle di S.
Lucia, dei SS. Simeone e Giuda e di S. Martino di Rivarotta.
Credo di non sbagliare nel supporre che la chiesa
odierna risalga all'inizio del secolo decimoquarto, e sia stata eretta
in luogo della prima distrutta od abbattuta. Infatti lo stile è del
Trecento, come sono del Trecento tutti i monumenti che ci restano: del
1325 il sarcofago di Pileo I, del 1330 la forma funeraria del primo
cappellano conosciuto, del 1338 la forma funeraria del "Praeceptor
Ferrariae" e del 1340 circa di quella del religioso suo vicino, del 1344
infine il sarcofago di Nicolò I e di Caterina di Castrocucco, mentre non
ci è dato di rinvenire la tomba di Guecello II che noi sappiamo sepolto
in questa Chiesa. Certamente la tomba del fiero ghibellino venne
distrutta colla rovina della prima chiesa. Dove furono se-polti tutti
gli altri conti? Non lo sappiamo. Non ci restano che i due sarcofagi di
Pileo I e di Nicolò: forse molte tombe saranno celate sotto il pavimento
della chiesa che si sente in più punti risonare.
Degli scavi bene diretti getterebbero certamente più
d'uno sprazzo di luce sulla storia della nobile famiglia dei Prata e
della società d'allora. Le leggende medioevali sono poco attendibili dal
lato storico, ma talvolta, non sono del tutto da disprezzarsi. Vuole la
leggenda che una via sotterranea mettesse in comunicazione la chiesa di
San Giovanni Gerosolimitano con il castello; ora i custodi della chiesa
avendo fatto, anni or sono, degli scavi, trovarono appunto un corridoio
sotterraneo, che dalla porta maggiore della Chiesa si dirige verso il
Meduna. La chiesa di San Giovanni era officiata dai religiosi
dell'ospizio ed il Priore era tenuto a pagare un censo annuo al Vescovo
di Concordia; un documento dell'anno 1344 ricorda le decime pagate dal
Priore medesimo al Pontefice.
Fra i Priori di San Giovanni la storia non ci ha
tramandato che il nome di due: di Fra Artico (21 marzo 1358) e di Fra
Daniele, presente nel 1382 al testamento del Conte Riccardo. La chiesa
aveva dei legati, come quello di Guecello II (1262) e quello di Cardinal
Pileo, che nel suo testamento (4 ottobre 1399) ordinava la vendita dei
suoi possedimenti in Fiume per la chiesa di San Giovanni e l'onere d'una
Messa per una settimana, più quella dell'anniversario. Con l'andar del
tempo, distrutta Prata e venuti meno i proventi, la chiesa fu concessa
in commenda ed un’arma gentilizia dipinta sopra gli stalli del coro, in
cornu evangelii, ricorda il fatto.
Con quella di San Simone, la chiesa di San Giovanni è
la più antica costruzione di Prata. Cappella gentilizia dei Prata, il
tempio fu il luogo di sepoltura prediletto dei conti e dei notabili
locali, che la affrescarono con ex voto. All'apice della sua fortuna
ebbe l'onore di ospitare perfino il Papa. Scampata alla rovina di Prata,
rasa al suolo nel 1419 dai Veneziani, la chiesa andò incontro ad un
lungo declino, in cui, passata in commenda dal 1456, conobbe l'
abbandono e il concreto rischio di venire demolita.
San Giovanni dei Cavalieri (Prata
di PN)
24 Giugno 2006
Vespri e Santa Messa cantata in gregoriano
in occasione della Festa
di San Giovanni
Schola Gregoriana Jacopo Tomadini
diretta da Sandro Bergamo
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01 |
27.21 |
Vespro |
02 |
03.40 |
Messa-01 |
03 |
02.45 |
Messa-02 |
04 |
04.14 |
Messa-03 |
05 |
03.25 |
Messa-04 |
06 |
02.06 |
Messa-05 |
07 |
01.18 |
Messa-01 |
08 |
01.40 |
Messa-06 |
09 |
01.20 |
Messa-07 |
10 |
01.08 |
Messa-08 |
11 |
02.56 |
Messa-09 |
12 |
01.01 |
Messa-10 |
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