Cervignano
del Friuli, 8 Settembre 2002
CERVIGNANO DEL FRIULI (Ud)
2 metri s.l.m. - 28,48 km² -
12.003 abitanti - C.a.p.: 33052
Frazioni/Località:
Muscoli - Scodovacca - Strassoldo
Informazioni turistiche: Pro Loco Cervignano, v. Marcuzzi 23,
tel. 0431 -998756 - Pro Loco Amici di Strassoldo, v. dei
Castelli 3, Strassoldo, tel. 0431-30002
Biblioteche: Biblioteca Comunale, v. Caiù 1, tel. 0431-34160
(apre lu., ma., me. e gi. dalle 10 alle 12 e lu., me. e ve. dalle 16
alle 19)
Escursioni: Centro storico di Strassoldo - Parco Villa
Chiozza a Scodovacca
Anche
la nuova Parrocchiale di Cervignano, è dotata di "campane
elettroniche",
che non ho creduto opportuno registrare.
Principali monumenti e
opere d'arte
II nuovo Tempio di S. Michele
è edificio modernissimo sorto su progetto dell'architetto udinese
Giacomo Della Mea (posa della prima pietra 28-3-1965, consacrazione
13-10-1968). Costruzione di forma circolare in cotto e cemento armato di
quasi 33 metri di diametro con protiro e portico interno, si
caratterizza per l'ardito gioco di nervature della volta. Il grande
Crocifisso bronzeo è opera pregevole dello scultore Max Piccini (1966),
la Via Crucis in rame sbalzato è di Giulio Cargnelutti di Tolmezzo.
La
vecchia Chiesa di S. Michele Arcangelo, sconsacrata dal 1963,
costruita nel 1614 sul luogo di un precedente edificio, fu rifatta nel
1788 su progetto di Lorenzo Martinuzzi. Lapidi romane murate ed un
mosaico policromo tardo antico di fattura aquileiese stanno a
testimoniare la vetustà di Cervignano.
L'altare maggiore era stato
costruito dal goriziano Giovanni Pacassi, scultore e altarista, in modi
barocchi all'inizio del XVIII secolo; nel 1716 Pasqualino Lazzarini,
pure goriziano, aveva scolpito le statue di S. Michele Arcangelo e di S.
Giovanni Battista poste ai lati dell'altare. Nel 1857 Stefano Argenti,
milanese, costruì il nuovo altare maggiore in marmo, con ornamenti a
intarsio e sculture; nel 1847, intanto, Sebastiano Santi, veneziano,
aveva decorato il soffitto della navata del presbiterio con Y Assunzione
di Maria Vergine al ciclo, i quattro Evangelisti, il Redentore, i Ss.
Giovanni Battista e Michele Arcangelo. Fanno parte del patrimonio della
chiesa due tele da poco restaurate. La prima raffigura Cristo crocifisso
e i Ss. Sebastiano, Rocco, Carlo Borromeo e Giovanni della Croce e può
essere attribuita al francese Pietro Bainville (1674 ca.-1749). Mostra
ad un tempo popolaresca esuberanza cromatica ed iconografica e
staticità nelle forme di memoria rinascimentale. La seconda è un’Immacolata
Concezione e pare opera di un qualche «madonnero» austriaco.
Nella Cappella
Bresciani (annessa alla bella e storica villa settecentesca
con scenografico ingresso frontonato di epoca neoclassica, corpi
laterali, decorazioni a fresco ed interessante arredamento all'interno),
costruita nel 1692, si conserva un colossale Crocifisso ligneo di
incerta provenienza (dalla chiesa di S. Michele di Cervignano o
addirittura dalla Basilica di Aquileia), piuttosto popolaresco nelle
forme, ma interessante per l'iconografia e certamente di antica fattura
(anche se, probabilmente, non del XIII secolo come è stato detto).
A Pradiziolo
(Cà Bolani), Oratorio in onore della Madonna della Salute
costruito nel 1730 per volere dei nobili Bolani: interessante la
facciata (impanata sormontata da tre statue; il campaniletto a vela è
eccezionalmente posto sul muro di sinistra.
Nella frazione di Strassoldo,
la Chiesa di S. Nicolò, che in passato rappresentava la chiesa del
castello e che solo alla metà del Settecento, rimodernata, divenne la
parrocchiale, offre qualche motivo di interesse, già nell'esterno, per
una croce di pietra a treccia di epoca medioevale murata nella parete
dell'abside. All'interno, altare maggiore in marmo, settecentesco,
dietro al quale è posta una pala semicircolare eseguita nel XIX secolo
da Nicolo di Strassoldo (Deposizione di Cristo e S. Francesco, copia dal
Murillo). Altare del Rosario, a sinistra, in marmi policromi con moderna
statua della Madonna con Bambino (XX secolo) e quindici riquadri con i
Misteri del Rosario dipinti con mano felice (secolo XVIII). Più
interessante, a destra, Voltare del Cristo risorto, in pietra
insolitamente dipinta; senza paragoni in Friuli (la parte superiore
soltanto ricorda il ciborio del duomo di Tolmezzo, 1505) si pone come
prodotto di buona cultura Ira quelli eseguiti dagli scultori lombardi in
Friuli. Databile al 1493, è opera elegante del più raffinato tra i
lapicidi dell'epoca, Bernardino da Bissone, che alla buona partitura
architettonica unisce una bella serie di gradevoli motivi decorativi e
di ricordi «classici» (strumenti della Passione entro una corona di
alloro con nastri).
Da ricordare ancora, nella chiesa, due pale d'altare
raffiguranti Y Angelo Custode e Ognissanti, attribuite entrambe al
pittore francese (ma abitante in Palmanova) Pietro Bainville, che firmò
la prima opera e la datò al 1739.
Nella facciata della Chiesa di S.
Marco, sempre a Strassoldo, rimaneggiata nel XVIII secolo,
sono murate cinque patere in marmo con raffigurazioni zoomorfiche (canidi,
uccello, aquila e drago) databili al periodo romanico (XII-XIII secolo).
All'intemo, bell'altare maggiore settecentesco, con eleganti angeli a
tutto tondo e dipinti di Nicolo di Strassoldo (secolo XIX), copia di
celebri quadri.
La chiesa più conosciuta della zona è S. Maria in
Vineis, edificio votivo ad aula, con campaniletto a vela in
facciata: conserva alcuni affreschi che costituiscono uno degli episodi
più rilevanti e meno conosciuti della pittura friulana del Trecento,
giacché coprono tutte le pareti della chiesuola con Storie di
Gioacchino ed Anna, Madonna con Bambino e Santi, Annunciazione e Santi,
Natività di Cristo, Adorazione dei Pastori, Fuga in Egitto e Giudizio
universale. Per il loro stato di conservazione, purtroppo pessimo,
risultano frammentari e talora quasi illeggibili, nonostante un restauro
effettuato qualche anno fa. Possono ritenersi eseguiti nell'ultimo
quarto del secolo da un gruppo di artisti (tra cui spicca il «Maestro
di Strassoldo» autore della Madonna con Bambino) influenzati dalla
pittura tomasesca, in cui troviamo, nota caratterizzante, il tono
intimistico e cordiale del racconto.
Per quanto riguarda l'architettura
civile, oltre alla già nominata Villa Bresciani vanno ricordate:
Villa Chiozza (ora sede del «Centro di educazione professionale
per imprenditori agricoli» realizzato dall'Ente Regionale per lo
Sviluppo dell'Agricoltura) a Scodovacca: edificio del XIX secolo,
con ampio e lussureggiante parco, appartenne a Luigi Chiozza, noto
studioso di scienze chimiche, collaboratore di Luigi Pasteur; Villa
Obizzi, in borgo Gortani (Lobiz), seicentesca, con interessante
ampia trifora d'ingresso; il Castello di Sotto e il Castello
di Sopra (ricostruito nel 1749, con magnifico parco secolare) a Strassoldo.
Come opere moderne di pregio, un cenno almeno a Villa Bortolotto
in via Udine a Cervignano, una delle più ammirate ville del Friuli,
costruita dall'architetto Angelo Masieri, seguace del celebre Frank
Lloyd Wright, ed a Villa Vidali e Casa Fattor dovute agli
architetti Costantino Dardi e Daria Ripa di Meana (1962).
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I
due altari laterali, nel Tempio di San Michele |
ORGANO
Durante
la celebrazione della Santa Messa delle 9:30, è stato impartito il
Sacramento del Battesimo ad una graziosa "signorina", che
qui sotto posa con uno smagliante sorriso per i visitatori del
"natisone".
Tanti
Auguri Anna...!
Le
foto qui sotto, si riferiscono alla celebrazione Eucaristica delle 11
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