Caporetto
(Slovenia) 18 Agosto 2002
CAMPANE
Caporetto (Kobarid) è una pittoresca cittadina dell'Alto Isonzo (Slovenia) sovrastata dalle cime del Monte Nero, del Matajur e dello Stol, lambita dalle vivide acque dell'Isonzo e del Natisone e dei loro numerosi affluenti e cascate. Lo stupendo paesaggio delle Alpi Giulie attira i turisti che rifuggono dagli affollati centri turistici per dare la preferenza ad un ambiente tranquillo che offra
possibilità di passeggiate o di attività sportive per il tempo libero: pesca, escursioni alpine, ciclismo, kayak, mountainbike, rafting, canoa, parapendio, ecc.
I resti del fronte dell'Isonzo tuttora presenti in gran numero sui vicini rilievi montuosi, sono i taciti testimoni di quegli eventi della prima guerra mondiale che resero noto nel mondo il nome di Kobarid, Caporetto, Karfreit. I nipoti dei soldati appartenenti alle diverse nazioni europee che qui si scontrarono, imparano ora a conoscere le
località che furono teatro di quelle azioni guerresche raccontate anche dal Museo di Caporetto, insignito del premio per i musei del Consiglio d'Europa, e dall'itinerario storico - didattico tracciato nei suggestivi dintorni di Caporetto.
Tipica della regione di Caporetto
è la villeggiatura agrituristica presso aziende agricole, in appartamenti e camere private oppure quella trascorsa nei campeggi lungo l'Isonzo e il Natisone o nell'albergo a gestione familiare di Caporetto. Le
specialità culinarie delle ottime trattorie costituiscono un'attrattiva per gli ospiti del vicino Friuli e della Carinzia.
Unitevi a loro nelle località che si affacciano sulle rive del fiume più bello d'Europa, l'Isonzo, nella valle che fa da tramite tra le vette delle Alpi e il tepore dell'Adriatico. Siete attesi dalla cortese
ospitalità locale. Arrivederci a Caporetto!
Per altre informazioni
su Caporetto: www.kobarid.si
Caporetto: per una visita ai campi di battaglia
di Željko Cimprič
Sarà opportuno che l'escursionista che desideri visitare l'Alto Isonzo per conoscere direttamente gli scenari del fronte, legga alcune indicazioni preliminari onde poter evitare difficoltà contingenti e raggiungere felicemente le mete prefissate.Quasi tutte le vie d'accesso attraversano un territorio compreso tra i 200 e i 2000 metri d'altitudine sul mare (Caporetto 235 m, il Krn/Monte Nero 2244 m).
Per quanto le montagne che sovrastano la vale dell'Isonzo non siano molto elevate, il territorio è molto vario e mosso e notevoli sono le differenze di altitudine anche a distanze ridotte. E questa è solo una delle caratteristiche proprie delle pittoresche Alpi Giulie costituite di rocce calcaree. La gran parte delle creste montuose cresce in direzione est-ovest: di conseguenza notevoli sono le differenze di vegetazione e climatiche tra i versanti meridionali e quelli settentrionali. Per la vicinanza e l'influenza del mare Adriatico i monti hanno un aspetto accogliente, perciò sono molto frequentati già nei primi mesi invernali.
La bellezza delle montagne e dello stupendo Isonzo è in netto contrasto con gli orrori descritti in questo libro e i visitatori ne subiscono l'influenza, tanto da essere indotti alla riflessione e da riportarne nella coscienza una traccia duratura. Il visitatore che desideri crearsi una prima immagine del vecchio fronte di combattimento dovrebbe programmare un'escursione di almeno due o tre giorni, ma l'esito dipenderà in gran parte dalle condizioni
metereologiche, perciò avrà bisogno per il "via libera" di una previsione del tempo favorevole per la Carnia e per il Friuli. Anche nell'Alto Isonzo la gran parte delle precipitazioni proviene da sud-ovest e da ovest, certamente alquanto in ritardo rispetto alle altre regioni italiane.
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