biel lant a Messe a San Vito al Torre

San Vito al Torre, 16 Giugno 2002
(Mappa 3c)


SAN VITO AL TORRE (Ud)
24 metri s.l.m. - 11.58 km2 - 1.279 abitanti - C.a.p.: 33050

          Frazioni/Località: Crauglio - Nogaredo
          Biblioteche: Biblioteca Comunale, v. Redipuglia 10 (apre il ma. dalle 17 alle 18,30 - gi. dalle 15 alle 16,30)
          Escursioni: Parco Naturale del Torre

          Principali monumenti e opere d'arte:
          A San Vito al Torre la Chiesa parrocchiale, edificata nel 1778 in senso perpendicolare rispetto alla precedente chiesa (la cui abside, ora adibita a sagrestia, è ricca di pitture barocche di non eccelsa fattura, 1757: più interessanti, perché di mano migliore e di epoca precedente, secolo XVI, le poche figure scoperte sulla volta dell'arco trionfale) ha un bell'altare maggiore in marmo bianco settecentesco di qualche maestro goriziano, ricco di movimento, con l’Ultima Cena in bassorilievo nel paliotto. Affreschi di Giulio Justulin (inizio secolo XX) nella navata (S.t. Viro e Modesto. Evangelisti. Madonna con Bambino e S. Cecilia) e nel presbiterio (Eterno Padre, Crocifissione). In canonica, due tele di discreta fattura: Decollazione di S. Giovanni Battista, attribuibile a Giacomo Secante (seconda metà del secolo XVI) e Incoronazione della Vergine del goriziano Giuseppe Battig (ca. 1845) con bella veduta del Castello di Gorizia.
          La Chiesa di Crauglio, sistemata nel 1710, ha nell'abside affreschi ispirati al Tiepolo (Ultima Cena ed Evangelisti); la Chiesa di S. Andrea a Nogaredo al Torre, settecentesca, ha un bell'altare coevo policromo con le statue della Madonna e dei Santi Andrea e Giovanni Battista.
una mediocre pala con il Martirio di S. Valentino ed affreschi di Lorenzo Bianchirli (Assunzione della Vergine, 1874, nel soffitto della navata, e Battesimo di Cristo).
          Nel territorio comunale esistono due notevoli ville venete: a Nogaredo Villa Maniago, del 1755. con le barchesse laterali si affaccia su un cortile erboso chiuso da un muro di cinta decorato da statue raffiguranti le Stagioni; a Crauglio, la Villa Steffaneo, del 1640, costruzione assai vasta, non particolarmente significativa all'esterno ma ricca d'arte nelle sale coperte da affreschi di alta qualità: persi quelli di alcune stanze (ne rimane pallida testimonianza fotografica degli inizi del secolo), rimangono a nobilitare la villa sei vedute architettoniche di fantasia sulle pareti del salone terreno: due brani di soggetto storico (Il banchetto di Cleopatra e La Famiglia di Dario davanti ad Alessandro} nelle pareti, con finissime decorazioni a stucco di gusto rococò, del salone al primo piano e, nella cappella, l'Assunta nel soffitto e le figure dei Ss. Elena e Nicola a monocromo entro finte nicchie. Pur senza certezze, la critica ha ultimamente assegnato al cividalese Francesco Chiarottini l'esecuzione delle vedute architettoniche, (al veneziano Francesco Fontebasso - o ad un'equipe di suoi allievi - sono stati in passato attribuiti gli affreschi del salone superiore). Si tratta in ogni caso di pitture del 1770 circa, di buona fattura, piacevoli nell'invenzione e nella tecnica: certamente più raffinati, almeno per il modello cui guardano, per l'iconografia, per la particolare esuberanza del racconto, per la scoperta «venezianità». i due episodi storici.


CAMPANE

Alcune immagini dell'interno della parrocchiale