Doberdò
Del Lago, 2 Giugno 2002
(Mappa
3d)
DOBERDÒ DEL LAGO (Go) - Doberdob
92 metri s.l.m. - 31,39 km2 -
1.397 abitanti - C.a.p.: 34070
Frazioni/Località: Berne - Bonetti-Boneti -
Comarie-Komarje - Devetacchi-Devetaki - Issari-Hisarji -
Jamiano-JakIie - Micoli-Mikoli - Marcottini-Poljane - Sablici-Sablici
- Vallone - Ferletti-Ferleti - Visintini-Vizintini -
Palchisce-Palkisce
Biblioteche: Biblioteca Comunale, v. Osimo 1, tei. 0481-784904
(apre i pomeriggi di lu. e me dalle 15 alle 18)
Escursioni: Riserva naturale dei Laghi di Doberdò e
Pietrarossa, Sablici - Castellieri di Gorjupa Kopa, Gradina (Castellazzo),
Flondar - Trincee della I° guerra mondiale e Casa Cadorna, resti di
cimiteri e monumenti militari nel Vallone - Bosco di pino nero (S.S.
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Principali monumenti e opere d'arte
Completamente distrutti nella prima guerra mondiale gli edifici
storici del Comune di Doberdò del Lago.
Nel capoluogo la Chiesa parrocchiale è stata ricostruita nel 1925 con
facciata a capanna di tipo neoromanico, in pietra locale a vista,
pentafora sopra il piccolo protiro e tondo con il leone di S. Marco in
bassorilievo sotto il colmo.
Nell'interno ad unica navata, con copertura a
capriate, tré dipinti di Emma Galli Gallovich: la pala del presbiterio
con S. Martino e il povero, figure robuste in un delicato paesaggio
invernale (1937) e le due della navata raffiguranti l'Educazione della
Vergine e S. Giuseppe falegname con Gesù fanciullo.
Alcune tipiche case rurali ed elementi di
architettura carsica (portali, edicole, pozzi, abbeveratoi, ecc.) si
possono osservare sia nel capoluogo che nei borghi del Vallone, lungo
l'antica strada postale austro-ungarica che collegava Vienna a Trieste.
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Monumenti
ai Caduti. Sotto, la parrocchiale |
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CAMPANE
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Gli
altari laterali e l'Altar Maggiore |
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A
destra l'organo; a sinistra i mosaici della facciata esterna.
Sotto, la processione per il Corpus Domini |
Dopo una sosta in
un "agriturizem", alcune deviazioni stradali per gare
automobilistiche e motocross, mi hanno consentito di venire a contatto con la
natura del Carso nella zona del Parco Rurale del Polazzo e più tardi nel
"Suolo Sacro" del Monte San Michele, il quale meriterebbe un ampio
servizio, per la sua importanza storica.
Nella foto qui sotto, sulla sinistra si può ammirare il panorama in direzione
del Monte Quarin sopra Cormòns, e più a sinistra la familiare sagoma
dell'Abbazia di Rosazzo. Questa era la 161ma foto scattata quella mattinata,
ed era il massimo della capacità della mia SmartMadia. Purtroppo non avevo
con me l'astuccio con le schede di ricambio, e non ho potuto proseguire
"il servizio", che comprendeva la ripresa di alcune immagini al
Sacrario di Redipuglia, nel giorno della Festa della Repubblica. Sul San
Michele, sicuramente ci ritornerò...
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