Remanzacco, 14 Aprile 2002
Principali monumenti e opere d'arte La Chiesa parrocchiale di Remanzacco, edificio cinquecentesco, ricostruito nel Settecento, conserva al suo interno alcune opere d'arte di notevole interesse. Dell'antico polittico, parte in scultura, parte in pittura, che l'udinese Bernardino Blaceo aveva dipinto nel 1567, sono rimaste le quattro tavole con i Ss. Stefano, Martino, Sebastiano e Rocco che dimostrano a sufficienza, con i loro colori cantanti, il morbido chiaroscuro e la bontà dell'impaginazione, le indubbie capacità del pittore. Più farraginosa, ma ugualmente apprezzabile soprattutto per i particolari (si vedano la tavola imbandita o i mobili con stoviglie), è l’Ultima Cena (fine secolo XVI) di Giuseppe Floreani, in una parete del coro. Due altari laterali contengono altrettante pale del cividalese Francesco Chiarottini (1774) raffiguranti la Madonna col Bambino e i Ss. Silvestro e Floriano e S. Elena che ritrova la croce, con qualche sgrammaticatura ma anche notevole brio dovuto al cromatismo vivace; opere abbastanza inconsuete nella produzione dell'artista, più conosciuto per i suoi cicli d'affreschi. Per quanto riguarda la scultura, l’altare maggiore (con una bella Cena di Emmaus scolpita nel paliotto) è di Giuseppe Mattiussi (1785), con due statue laterali di Francesco Mattiussi (1801); due altari laterali gemelli sono dovuti a Carlo Picco di Palmanova (1773), il mobile di sagrestia (eccezionale) ed altri intagli (compresa la porta maggiore) all'intagliatore cividalese Matteo Deganutti (secolo XVIII). Di recente è stata costruita, in una antisala della sagrestia, una cappella blindata per contenere l’altare ligneo di Giovanni Martini (1510-15) prima situato nella Chiesa votiva di S. Stefano al cimitero, uno splendido polittico a due ripiani con cimasa, contenente dieci statue ed altre sei di minor formato, dipinte e dorate con molta abilità, uno dei pezzi più importanti per la comprensione dell'arte lignea friulana del Rinascimento. Nella Chiesa parrocchiale di Orzano, affresco nella navata di Domenico Paghini (inizio secolo XIX, ripassato e sconciato) e, nella sagrestia, una pala dell'udinese Leopoldo Zuccolo (Madonna con Bambino, fine secolo XVIII), una di Francesco Zamolo di Venzone (Sacra Famiglia, 1741) ed una Madonna con Bambino, in legno, ultimo resto dell'ancona che nel 1508 l'intagliatore bergamasco, ma residente in Udine, Antonio Tironi, aveva scolpito per la chiesa. A Ziracco sorge la bella Villa dei conti della Torre Valsassina, edificio del Seicento con ampio giardino: tre delle stanze sono affrescate, il salone (Caduta di Fetonte, prima metà del Settecento), lo studio-salotto (Gloria della Famiglia della Torre nel soffitto, pittura di bella invenzione con importami giochi quadraturistici del padovano Andrea Urbani, seconda metà del Settecento), la saletta da pranzo (sei Paesaggi di fantasia di Domenico Paghini, primo quarto secolo XIX). Tra gli edifici civili, desta interesse l'insolito complesso della casa-forte di Bergum, con motivi lapidei goticheggianti e lacerti di affreschi (decorazione a grottesche) rinascimentali. In località Casali Battiferro, ad Orzano, è stato di recente inaugurato il Museo «Gino Tonutti»: raccoglie nei locali di un vecchio battiferro situato sulla Roggia Cividina antichi macchinari, attrezzature e utensili agricolo-rurali. Vi è pure ospitata una ricca collezione di autovetture e motocicli d'epoca. |