Montenars (UD), 18 Dicembre
2005
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CAP: 33010 -
Altitudine (s.l.m.): m. 472
Abitanti: 602 - Superficie: Kmq. 19,00 |
MONTENARS - Storia e Descrizione
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Assieme alle frazioni di Isola, Flaipano e Cologna, Montenars sorgeva
accanto al castello di Ravistagno (dal tedesco Rabestein, sasso dei
corvi), che i signori di Varmo cedettero nel 1287 ai Prampero, che
divennero così feudatari; nel 1370 ottennero la conferma
dell'investitura dal Patriarca di Aquileia. I Prampero continuarono ad
avere giurisdizione su questo territorio anche dopo la caduta del
Patriarcato, avendo ottenuto dalla Repubblica di Venezia una nuova
investitura. Montenars passò poi sotto il dominio napoleonico, quindi
quello austriaco e infine passò al Regno d'Italia. Nel 1928 fu annesso
al comune di Artegna, per ritornare autonomo nel 1947. La recentissima
chiesa parrocchiale è dedicata a Sant' Elena Imperatrice.
CAMPANE
Montenars - Nella chiesa di San Giorgio, durante
la Messa accompagnata dal coro locale, sono state presentate le nuove
vetrate dell’abside, realizzate dalla bottega «Vetro d’arte Stebo» di
San Giovanni Lupatoto (Vr) e donate dai coniugi Ugo Lucardi e Irma
Fekete di San Giorgio di Montenars, ai quali è andato il
ringraziamento di tutta la comunità parrocchiale. Le linee, le forme,
i colori convergono per dare risonanza al cuore vivo della chiesa: il
tabernacolo. Si è dato spazio a forme essenziali con richiami ad una
grande luce. Vibranti colori azzurri e tagli essenziali danno vita ad
una stella luminosa che riempie lo spazio della lunetta che sovrasta
l’altare. Linee essenziali creano vortici di luce in gradazioni di
tonalità più intense nella parte bassa e molto chiare nella parte alta
delle vetrate laterali. Linee fluide e avvolgenti compongono la
vetrata di S. Giorgio e il drago. Il santo, secondo la volontà dei
donatori, reca in mano l’antica chiesa del luogo. L’immagine del
crocifisso che era collocato sotto la vetrata di S. Giorgio, è stato
ricollocato a sospensione sopra le scalinate che convergono al centro
dell’abside.
CANTO
D'INIZIO
Estratto
dalla relazione di Flaviano Ermacora, del Sindaco Antonio Mansutti
e del sacerdote che ha celebrato la Messa
CANTO
FINALE
...i coniugi
Ugo Lucardi e Irma Fekete,
autori del gesto di generosità...
...ricevono un omaggio floreale
ed i ringraziamenti del Sindaco...
...a causa del gelido vento che
soffiava all'esterno, dopo la Messa i festeggiamenti sono proseguiti
dentro la chiesa, con un momento di convivio in fraternità organizzato
dalle signore di quella
comunità parrocchiale, per ringraziare i due anziani benefattori...
MONTENARS - Arte e Cultura
Il terremoto del 1976 ha cancellato nella maggior parte
le tracce della antica civiltà rurale ancora presenti nel territorio e
che nel comune di Montenars si evidenziavano soprattutto in una serie di
case di rustica architettura di indubbio interesse ambientale (Flaipano,
ad esempio).
Per quanto riguarda invece le vere e proprie opere
d'arte, Montenars non possedeva né tele, né affreschi o statue degni di
nota, solo qualche modesta oreficeria nelle sue chiese: S. Elena, S.
Giorgio e S. Maria Maddalena, ottocentesche, e S. Giovanni Bosco
costruita negli anni Trenta su progetto di Cesare Miani architetto
udinese. La ricostruzione ha dato nuovo volto al paese, pur mantenendo
ove possibile i valori tradizionali.
Tra gli edifici sacri spicca la Chiesa di S. Elena
Imperatrice, il cui progetto è stato steso dall'architetto udinese
Augusto Romano Burelli che, tenuto conto della particolare conformazione
del terreno, ha trovato una geniale quanto sorprendente soluzione per la
parte absidale concepita come un torrione.
Allo stesso progettista, insieme con Adalberto Burelli e Paola Gennaro,
si deve il Municipio (1979-1982) che occupa un lotto triangolare cui si
accede da una strada in salita, il che ha portato a soluzioni di
indubbio interesse.
Informazioni tratte da:
GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
(a cura di Giuseppe Bergamini
)
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org