Oleis (Manzano - UD), 20
Novembre 2005
CAMPANE
...Santa messa per la Festa
del Ringraziamento...
canti e preghiere
...il coro parrocchiale giovanile ha accompagnato la
celebrazione, con il supporto di
Dina Piasentin, voce; Daniele Masarotti, violino; Gianluca Micheloni,
organo...
preghiera dell'agricoltore
...su e giù per Oleis...
Comunità di
Oleis-Rosazzo in Friuli, Provincia di Udine
Oleis-Rosazzo è una piccola realtà di
confine con la Slovenia, con circa 473 abitanti, 180 famiglie. La
zona è caratterizzata da un’ area pianeggiante e da una collinare.
La pianura è coltivata per lo più a cereali, le colline sono
ricoperte di spazi boschivi, di oliveti, e soprattutto di vigneti,
in mezzo ai quali si erge l’antica Abbazia Benedettina di Rosazzo
del X sec., attualmente impegnata a svolgere un’attività Ecumenica
a livello internazionale, specialmente con gli Ortodossi e i
Protestanti. Nell’agricoltura lavorano soprattutto gli adulti
perché i giovani studiano e sono alla ricerca di nuove espressioni
lavorative. La comunità è arricchita della presenza di 4 giovani
diplomati in musica che si rendono disponibili ad animare le feste
solenni della parrocchia. E’ presente l’imprenditoria artigianale
e industriale. Le donne, oltre al lavoro di casa, sono impegnate
nelle fabbriche come operaie o come impiegate, oppure svolgono
lavori domestici fuori paese. Gli anziani sono presenti nelle loro
famiglie e, se sono autosufficienti, vivono da soli. Il tenore di
vita è benestante. Il livello di cultura è medio. Ci sono circa 15
laureati. L’età media va dai 60 e 65 anni.
La Parrocchia è retta da don Dino Pezzata e dalle
collaboratrici parrocchiali Sr Fernanda Saggioro e Sr Serafina
Dellai, della Congregazione “Suore Pastorelle“ del Beato Giacomo
Alberione. Pur essendo una realtà piccola, è molto dinamica e
creativa. Sono presenti, infatti, diversi gruppi, attivi nei
seguenti ambiti: liturgia, catechesi, carità-missione, giovani,
famiglie… La comunità, durante l’anno liturgico, è coinvolta,
dagli Operatori Pastorali, in varie iniziative: a Natale con il
”Presepio vivente”, a Pasqua con il “Passio vivente”, durante
l’estate con “Estate Ragazzi“ e a fine anno con la grande ”Festa
di Ringraziamento”.
Quest’anno, la giornata del ringraziamento è stata
festeggiata domenica 20 novembre nella chiesa parrocchiale di
Oleis, dedicata ai Santi Giovanni Battista e Nicolò Vescovo. La
festa ha riunito tutta la comunità per elevare a Dio il suo
IMMENSO GRAZIE per tutti i doni ricevuti, e si è conclusa, nella
Sala Parrocchiale, con un momento di convivialità e di amicizia.
La comunità parrocchiale di Oleis-Rosazzo saluta tutti
con un caloroso ”MANDI“.
Oleis-Rosazzo 20-11-2005
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Informazioni storiche
La Chiesa attuale della Parrocchia di Oleis, dedicata ai santi
Giovanni Battista e Nicolò Vescovo, sorge nello stesso sito di
un'antica chiesa edificata nel 1605 dai nobili Girolamo Leonardo e
Adriano Maseri di Oleis.
Fu costruita nella sua ampiezza e nella sua
sobria architettura negli anni 1888-1890, essendo il precedente
edificio ormai in rovina ed insufficiente per la popolazione del
tempo. Il progetto fu disegnato gratuitamente da don Leonardo Piva,
cappellano del cimitero di Udine, e realizzato dall'impresario
Vittorio Bigaro di Mortegliano.
La posa della prima pietra, con pergamena incorporata a memoria di
tale evento, avvenne il 24 agosto 1888 con la benedizione di don
Domenico Miani, Vicario di Rosazzo, alla presenza di don Francesco
Zamparo, cappellano locale, e di tutta la popolazione.
Dopo tre anni di lavoro si completò, nelle sue grandi
linee, quella che è oggi la nostra Chiesa, in stile gotico toscano,
con facciata in pietra a vista e lesene intonacate, portale ad arco a
sesto acuto con stucchi, rosone centrale e profilo superiore di
archetti pensili.
All'interno, l'aula rettangolare ad una sola navata è
caratterizzata da soffitto a vele, presbiterio elevato ed abside
semicircolare con soffitto a botte.
Tutta la popolazione diede un determinante contributo
in offerte e prestazioni di manodopera. Il Vicario, il 2 gennaio 1894,
in una lettera di elogio scriveva che " ... la popolazione di Oleis,
fornendo i mezzi necessari per la ricostruzione della propria Chiesa,
diede una splendida riprova di quanto possa il buon volere associato
alla concordia".
Alcuni lavori di completamento dell'opera si attuarono negli anni
successivi - nel 1897 fu restaurato l'acciottolato del sagrato sul
quale è ancora visibile tale data - e il 3 luglio 1902 S.E. monsignore
Pietro Zamburlinì, Arcivescovo di Udine, la consacrò, come testimonia
la scritta incisa sulla lapide marmorea interna, posta nella parete
nord:
D.O.M.
TEMPLUM HOC
AN. MCCMXC
RAEEDIFICATUM ET AUCTUM
IN HONOREM S. JO. BAPT. ET NICOLAI E.C.
ILL.MUS ET REV.MUS PETRUS ZAMBURLINI
ARCHIEPISCOPUS UTINENSIS
DIE III IULII MCMII
SOLEMNITER DICAVIT
Nel 1924, il cappellano don Pietro D'Agostína fece opportuni lavori di
riparazione e, lungo il lato destro della Chiesa, ampliò il piccolo
vano preesistente, ricavando una nuova sagrestia "opera
necessarissima condotta a termine nel giro di pochi mesi".
Successivamente, per molti anni, l'edificìo richiese solo interventi
di ordinaria manutenzione.
Il 15.7.1960, con decreto di S.E. mons. Giuseppe ZAFFONATO, la Chiesa
cappellaniale divenne parrocchia autonoma, staccandosi da quella
abbaziale di S.Pietro apostolo di Rosazzo dalla quale dipendeva fin
dal 1820.
Don Pietro D'Agostina, dopo aver retto la cappellania
fin dal 1908, divenne il primo parroco dal 23.4.1961 al 23.3.1965,
data della sua morte.
Nel 1975 - era allora parroco don Paolo Caucig - per rendere la Chiesa
più moderna e adeguata alle nuove normative del Concilio Vaticano, si
sostituì la vecchia balaustra e, con lo stesso materiale marmoreo, si
realizzarono due amboni posti ai lati del presbiterio; venne collocato
un nuovo altare rivolto verso i fedeli contestualmente, rifatta la
pavimentazione del coro (la spesa di tali opere fu sostenuta quasi
totalmente dal prof. Attilio Maseri).
Nella stessa occasione fu sostituito il vecchio impianto elettrico e
quello di amplificazione.
Negli anni 1976-'77, nel quadro d'ammodernamento e di
restauro della Chiesa, furono portati a termine la pavimentazione in
marmo, l'impianto di riscaldamento, il restauro delle porte d'ìngresso,
la realizzazione di una nuova sagrestia per le messe feriali
invernali, nonché la bella decorazione dell'abside. I lavori furono
inaugurati il 20.11.1977 con la partecipazione di S.E. Mons. Emilio
Pizzoni. I parrocchiani contribuirono alle spese in maniera generosa.
Con il nuovo parroco don Angelo Battiston, nel 1981 fu
elettrificato l'orologio del campanile e nel 1983 venne rifatto
l'acciottolato del sagrato, utilizzando il vecchio materiale e
modificando la rampa della scalinata, realizzata in pietra di Torreano.
Dal 14.11.1989 al 16.3.1992, per la vetustà delle
strutture e delle finiture, esposte alla corrosione degli agenti
atmosferici con infiltrazioni di umidità, e per le conseguenze del
sisma del 1976, si provvide al restauro e al risanamento conservativo
della Chiesa e del campanile con interventi sostanziali.
Vennero demoliti e rifatti gli intonaci esterni, ripassata la
copertura in coppì, sostituite le grondaie e realizzato, lungo il
perimetro esterno della Chiesa, un marciapiede con una canalizzazione
fognaria.
Per quanto concerne il campanile, vennero effettuati
consistenti lavori strutturali: furono demoliti i solai in legno e
rifatti in calcestruzzo, irrigiditi i pilastri della cella campanaria
con tiranti in trefoli e rifatta la vecchia merlatura, che era stata
rimossa a seguito del terremoto del 1976, con elementi in calcestruzzo
e rivestimento in mattonelle.
Nell'ambito degli stessi lavori, fu provveduto all'isolamento
strutturale della centrale termica, alla realizzazione di una scala
d'accesso alla soffitta con utilizzo della stessa. Venne anche
ricavata una cappella per le Confessioni, con annesso piccolo locale
per il deposito di materiale delle pulizie ed un servizio igienico.
All'esterno della Chiesa fu costruita una rampa di
accesso al sagrato per il superamento delle barriere architettoniche,
costituite dalla scalinata.
La consistente spesa affrontata, venne coperta con vari
contributi: della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comitato
Iniziative Paesane, della Cassa Rurale e Artigiana di Manzano, della
Banca Popolare di Cividale e con raccolte della popolazione.
Nel 1995, il nuovo parroco don Dino (Leonardo) Pezzetta
provvide ad adeguare alle nuove norme l'impianto elettrico della
Chiesa.
Le spese sostenute furono pagate, in breve tempo, con
offerte spontanee della popolazione.
Per i prossimi interventi
si è certi di poter contare sulla generosità di tutti: la nostra
Chiesa rimane cantiere aperto.
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