CHIESA
DI SANTA MARIA ASSUNTA
NOTE
STORICHE
"Fin dal 1098 si parla della Cappella della Beata Vergine sul
Prato, e tale denominazione compare successivamente" (Libro storico
parrocchiale). Ma notizie maggiori non si hanno. I riscontri ed i
rilievi effettuati sull'edificio confermano che vi è stata una graduale
evoluzione dell'edificio dalla "primitiva cappella".
Quest'ultima è probabilmente individuabile nell'ambito dell'attuale
corpo absidale (il coro), con quella della muratura in pietre di
maggiori dimensioni e sufficientemente squadrate, alta circa sei
metri.E' ipotizzabile che alla primitiva cappella non fosse abbinato
alcun campanile, ma, che fosse dotata di veletta con campana. Un primo
ampliamento della chiesetta fu probabilmente attuato in concomitanza con
la costruzione del primitivo campanile (1339, campanile alto fino alla
prima cella campanaria, dotato com'è di bifore romaniche poi
trasformate in gotiche. Tale ampliamento consistette nel solo
allungamento del primitivo corpo absidale con la formazione di un'aula o
navata, leggermente più larga del coro,e lunga circa dodici metri. Un
successivo ulteriore ampliamento avviene a cavallo del XVIII secolo.
Questo trova riscontro oltre che dagli evidenti segni di costruzione
successiva. dalla diversità dei materiali e dalla tecnica usata, anche
dai documenti come il "decreto di concessione del 4.4.1693 con il
quale di concede a Pietro Stefanutti di Alesso di edificare il nuovo
coro (1698-1700)". Tale ampliamento consistette nell'allungamento
della navata, centrale fino al campanile, nel suo innalzamento, e nella
costruzione delle navate laterali. Dal punto dì vista costruttivo è
probabile che gli archivi siano stati aperti nella muratura della
seconda chiesa e inseriti i pilastri in pietra. Dall'iscrizione sopra il
portale si deduce che i lavori furono terminati nel 1713. Lo stile è
basilicale lombardo. La consacrazione venne fatta venerdì 24 giugno
1718 dal Vescovo Daniele Delfino, coadiutore della zio Patriarca
Dionisio Delfino, che stabilì il primo maggio come data per la festa
della Dedicazione. Nel XIX secolo s'intervenne nuovamente con
l'innalzamento del campanile al fine di adeguarlo al volume della
chiesa: costruzione della seconda cella campanaria, del tiburio
ottagonale e della copertura a "cipolla" (1820-22). Nel 1843
venne costruita la cantoria, riducendo così la navata centrale nella
sua lunghezza. Nel 1856 viene costruito il pronao, o portico esterno e
probabilmente la stanza deposito attigua alla cantoria, sopra la navata
laterale nord. Facendo così l'architettura della facciata risulta più
equilibrata nei confronti del campanile. Nel 1912-13 venne edificata la
nuova sacrestia a nord.
L'INTERNO
Nel coro si trova l'altare maggiore costruito nel 1764: a sinistra la
statua di S.Sebastiano, a destra di S.Rocco. Al centro la statua lignea
della Madonna con Bambino protettrice della Val Resia (Giacomo Martini,
1535). I gradini sono ì resti, del vecchio altare. Le pitture
sull'abside risalgono al 1921. Sul lato destro si trova,il pulpito di
architettura settecentesca, ridipinto nel 1817. Gli altari laterali sono
stati costruiti nel 1793: quella a sinistra è dedicato a S.Giovanni
Battista (il 24 giugno 1930 viene inaugurata la statua in sostituzione
della tela andata perduta); quello a destra è dedicato a S.Stefano con
tela del 1806. L'altare posto nella navata sinistra (detto altare del
Rosario) fu acquistato di seconda mano nel 1812 a Cividale. In esso è
collocata la statua dell'Assunta. L'altare posto nella navata destra fu
costruito nel 1778 e ampliato nel 1824. la pala della Crocifissione è
del 1814. Ai lati statue dì S.Stefano e S.Luigi. I due finestroni
istoriati posti sulle navate sono del 1964. Al centro della navata
lampadario in ottone del 1722. Nella navata sinistra si trova l'affresco
settecentesco dell'Assunta che si trovava sopra l'arco trionfale, sotto
l'attuale. Nella nicchia sulla parete del campanile statua dì S.Antonio
(1927). Il fonte battesimale è del 1657; le pile dell'acqua santa:
quella dell'ingresso è del 1657 e l'altra del 1722. Nell'ingresso si
trova la scultura marmorea della Madonna del Rosario, scolpita nel 1924,
come ex-voto per la protezione accordata alla valle durante la prima
guerra mondiale; in alto a destra frammento della trave del vecchio
tetto datata 1706 con impressa la sigla del costruttore; sulla parete
del campanile l'affresco settecentesco che ricorda la data della
Dedicazione. Parti del vecchio pavimento (1902) si trovano nel coro e
nell'ingresso. La cantoria fu costruita nel 1843, nel 1847 l'orchestra e
nel 1849 l'organo. In seguito ai terremoti del 1976 la chiesa rimase
chiusa per oltre vent'anni ed è stata riaperta al culto il 10 agosto
1997. Altari in marmo, pulpito, orchestra, statue, tele, affreschi sono
stati restaurati. |