Fratta di Romans (GO), 8
Settembre 2005
Fratta, fraz. di Romans
d’Isonzo
Bella chiesetta del XV secolo con alto campanile a vela sul muro
di facciata; all’interno una tela di Antonio Paroli sull’altare destro
(ca 1735 i santi Pietro e Paolo, Carlo e Ignazio) e notevoli
brani di un antico ciclo di affreschi con storie, non tutte leggibili,
dell’Antico Testamento e della Passione di Cristo; databili alla
seconda metà del XV secolo, propongono soluzioni formali (Lavanda
dei piedi, Salita al Calvario) che li fanno ritenere opera di un
pittore itinerante, educato forse alla scuola di Villaco, che si
ispirò a stampe quattrocentesche.
Ancora da ricordare l’arco trionfale a tutto sesto ornato con stucchi
dovuti con ogni probabilità a Giovanni Picassi, l’altar maggiore
secentesco (1678) contenente una pala sulla quale è raffigurato il
martirio di Santo Stefano (1723) ed una Madonna con Bambino
in legno dipinto, piuttosto composta e paciosa, che può essere
ragionevolmente datata alla seconda metà del Cinquecento e collocata
in quel tipo di sculture che si credono di Francesco Floreali o della
sua scuola. (da Friuli Venezia Giulia, guida artistica, Arti Gr. Fr.
1990)
CAMPANE
La ricorrenza religiosa della Natività di
Maria Santissima è stata celebrata in maniera solenne
a Fratta, dove alle ore 17.30 era prevista la recita del S.Rosario,
mentre alle 18.00 sempre nella chiesetta del paese, messa in onore di Maria.
Presiede la celebrazione don Lorenzo Boscarol, paaroco di san Lorenzo in
Ronchi. Concelebrano don Nino Carletti parroco di Romans, don Graziano
Marini coadiutore a Romans, don Giovanni Sponton parroco a Sagrato, mons
Ermenegildo Berno parroco emerito a Gradisca d’Isonzo.
Al termine del rito in chiesa, nel cortile della ristrutturata canonica
c'è stato un momento di convivialità che ha coinvolto la comunità del
piccolo centro e tutti i fedeli presenti. Alla ricorrenza si e associata
un'altra occasione di festa per il ricordo del 50° anniversario di
professione di suor Luigia, una delle tre sorelle dell'ordine delle
Pastorelle, presenti in parrocchia per dare assistenza alle attività
religiose e ospitate proprio nei locali della vecchia canonica di
Fratta.
CANTO
...al rientro in chiesa dopo la processione con la statua della Madonna
per le vie del paese,
si sono svolti i festeggiamenti per 50 anni di
professione di fede di suor Luigia...
Nelle
feste il grazie a Dio è centrale, la messa che abbiamo celebrato è
il grazie più grande. Questo grazie lo celebriamo in un contesto
di festa particolare, la festa della Madonna, la sua natività,
quindi il suo compleanno e anche onomastico. A lei affidiamo tutte
le persone che portano il suo nome, Maria o Mario, e quanti oggi
ricordano qualche altro anniversario. Sono grata a don Nino per
aver inserito il ricordo del mio cinquantesimo di professione
religiosa in questa festa mariana. Le feste della Madonna sono
molto sentite, in fondo è la nostra Madre comune, ce l’ha data
Gesù. E se lei è la nostra Madre vuol dire che noi siamo fratelli
e allora facciamo festa insieme, come si fa in famiglia. Quando mi
sono fatta suora e ho fatto le mie promesse, ho escluso dal mio
progetto di vita una professione, un posto mio dove vivere, uno
sposo e una famiglia tutta mia. Lo sposo è diventato Gesù ,
(suore, spose di Cristo) e lui ci ha chiesto di vederlo e amarlo
nei fratelli, dai più piccoli ai più anziani, ai più poveri e
abbandonati. In concreto poi soprattutto quelli che ci sono
vicini. Così posso dire con verità che ognuno di voi è per me
sposo, sposa, fratello, sorella, padre e madre. E io per tutti
sono sposa, madre, figlia e sorella.
Ho molti motivi per ringraziare il Signore per i miei cinquanta
anni di vita religiosa, in particolare per le molte persone che il
Signore ha messo sul mio cammino, cui debbo molto: ci siete anche
voi e sono lieta di fare festa con voi in una circostanza che sta
per ridiventare un momento importante per Fratta, per Romans e
anche per i paesi vicini, dopo la ripresa, dallo scorso anno, di
un processione che nel passato richiamava qui molti devoti di
Maria. Il momento liturgico viene completato, prolungato dalla
processione e poi da un rinfresco. Il rinfresco può sembrare un
momento da iscrivere fuori dal contesto della preghiera invece no,
è un’espressione importante di fratellanza e intima comunione fra
tutti i presenti, cosa molto gradita a Dio. Prego perché questi
momenti continuino e vi sia salute gioia e pace per tutti.
IL SALUTO DI SUOR LUIGIA
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OMAGGIO DI UN MOSAICO E DI
UNA PERGAMENA
Testo della pergamena che la
comunità parrocchiale di Santa Maria Annunziata di Romans d’Isonzo ha
donato a sr Luigia nel cinquantesimo di professione religiosa
Grazie, Gesù… una vita con Te!
Tu hai messo nella mie mani, Signore, questa diaconia,
per il bene di questa comunità.
Tu mi hai affidato l’annuncio del tuo Vangelo. Sento in
me la gioia di comunicare la tua storia.
Ti ringrazio, perché mi hai chiamata a questa grande
missione nella Chiesa.
Da 50 anni a questa parte rinnovo il tuo invito e lo
sento più vivo, forte e soave, che non toglie nulla alla mia
libertà, ma mi riserva una immensa serenità, per investire
sempre la mia vita nella tua Parola: “Io sono la via, la verità,
la vita”.
Tu sei la mia guida, buon Pastore. Tu hai tracciato il
solco ed io, facilitata, mi pongo alla tua sequele, nutrita del
tuo Pane di eternità.
Grazie, Gesù, perché hai bisogno anche di me!
Ti testimoni ora e sempre nella preghiera, nella
contemplazione, nel servizio di “lavare i piedi” “Come ho fatto
io, così fate anche voi”.
Già ora esperimento note di Paradiso!
Riconoscente
la Comunità e il parroco (don Giovanni Carletti)
Romans d’Isonzo, 8 settembre 2005 |
CANTO FINALE
...i festeggiamenti sono
proseguiti nel cortile della ex canonica (che ora ospita le suore), con
un rinfresco che comprendeva anche un'ottima pastasciutta e tanti tipi
di dolci preparati nelle famiglie, un gesto semplice ma che dimostra il
grande affetto che la comunità di Fratta e Romans d'Isonzo nutre nei
confronti delle Suore Pastorelle...
In un qualsiasi momento del… camin di nostra vita… si
possono avere degli incontri che modificano il corso della propria
esistenza in un senso negativo o positivo.
Io ringrazio il buon Dio per avermi fatto incontrare suor
Luigia in una fase molto delicata della mia vita, quando nel
lontano 1998 ho varcato la soglia del chiostro dell’Abbazia di
Rosazzo per raccogliere informazioni ed immagini per il mio sito
web ancora allo stato embrionale.
Sebbene fossi arrivato alla soglia dei sessanta ed abitassi a
non più di tre chilometri, non avevo mai superato il portale
d’ingresso dell’Abbazia, ma avevo subito conquistato la fiducia
del Rettore don Dino e la simpatia di suor Luigia, che con grande
intuito e lungimiranza ha caldeggiato l’acquisto di una buona
apparecchiatura digitale per registrare gli importanti eventi
musicali che si svolgevano in quel luogo. E’ stato il mio momento
fortunato perché in Abbazia ho avuto lo spazio per utilizzare a
fin di bene le esperienze nel campo informatico ed in quello
digitale legate alle tecniche audio-video-fotografiche, cognizioni
che avevo accumulato durante i lunghi anni vissuti in solitudine.
Grazie alle Suore Pastorelle, ai volontari ed ai visitatori che
ivi spesso si ha occasione di incontrare e conoscere, l’Abbazia
era diventata la mia famiglia.
Suor Luigia mi è stata molto vicina nei momenti critici della
mia metamorfosi, quando uscito da un lungo periodo di
auto-isolamento, mi sono trovato a stretto contatto con tante
splendide creature di cui il buon Dio ci ha profusamente circondati
e che io potevo solo ammirare. Per fortuna le sagge parole
espresse con tono basso e chiaro da suor Luigia mi sono sempre
state di grande conforto, tanto che scendendo dalla collina non
avevo più il groppo che mi stringeva il cuore e le lacrime che mi
impedivano di guidare.
In Abbazia suor Luigia ha lasciato un grande vuoto, ma ci
conforta vedere che è stata mandata a coprire un vuoto ancora più
grande. E’ stato bello essere presente ai festeggiamenti e
constatare di persona con quanto affetto la comunità di Fratta e Romans si è stretta attorno a suor Luigia in occasione del suo 50°
di professione. Mandi suor Luigia, apuntament pel 60°!!!
foto 1, suor Luigia nel marzo 2002
foto 2, Mimose per "le mie donne dell'Abbazia" l'8 Marzo 2004
Alduti - 120905 |
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