Abbazia di Rosazzo, 4 Settembre 2005
Santa Messa con la
partecipazione di un gruppo missionario laico di Udine
impegnato in alcuni progetti di solidarietà in Africa...
“Gli amici di Udine” è un gruppo di volontari che offrono la
propria opera in Costa d’Avorio e collaborano con le Suore della
Provvidenza. Lo scopo è di raccogliere fondi per aiutare le tre
missioni che si trovano ad Abidjan, Yamoussoukro e Bouakè per dare
un sostentamento dal punto di vista economico, sanitario e
educativo. Da diversi anni ormai, ci rechiamo per un mese in terra
di missione per lavorare e portare gli aiuti economici tanto
necessari per alleviare la sofferenza di tanta povera gente.
Nell’anno 2002 è scoppiata la guerra civile e quest’anno,
a novembre, la situazione si è maggiormente aggravata con le
conseguenze per la popolazione che ognuno di noi può immaginare.
In questa difficile situazione le suore e i sacerdoti si trovano
ad affrontare le numerose richieste di aiuto per l’ingente miseria
creatasi con la guerra, in un paese già con molti problemi di
povertà.
Don Alphonse, un
giovane sacerdote ivoriano, dopo lo scoppio della guerra ci
scrive:
<La situazione qui è triste. Ci rendiamo conto che lo sviluppo e
lo sbocco dei paesi africani dipendono dal buon volere di certi
paesi europei. Oggi ci sono più di 1300 feriti in seguito ai
bombardamenti ed attacchi dai soldati francesi su giovani la cui
età varia dai 14 ai 24 anni. E’ triste. Un paese che aveva 6 aerei
e alcuni carri armati, contro la Francia che sul territorio della
Costa d’Avorio ha più di 500 carri e parecchi aerei da guerra. Che
cosa possiamo fare? E poi c’è la guerra dei media: sporcare
l’immagine della Costa d’Avorio. Un paese di sporco negro, ottuso
non potrà mai avere ragione sulla grande metropoli. La Francia che
fa sognare. Ma c’è sempre un Dio per il povero e un giorno si
rivelerà.>
Facciamo
appello alla vostra sensibilità e generosità.
Una persona, nel donarci un
contributo per la missione, ci ha dato un biglietto con un
pensiero. A noi è piaciuto talmente tanto da sceglierlo come
preghiera per questo nostro viaggio. Ed è questo:
Apri la tua
mano,
raccogli l’odio, la paura, la fame, le malattie e la povertà
che ci sono in questo luogo.
Lascia che il vento della speranza le spazzi via.
Ora ci sei tu,
dona il tuo amore,
senza confini,
e sarai ripagato dal più bel sorriso del mondo
che scalderà per sempre la tua anima. |
|
Mal d’Africa
Un
desiderio immenso che si appaga solo quando ritorni in quei luoghi
caldi, semplici, pieni di quotidianità, di sensazioni di immensa
pace interiore. Dopo il mio secondo viaggio nelle missioni della
Costa d’Avorio mi hanno chiesto quali erano state le mie
impressioni:
la prima volta quando sono scesa dall’aereo mi sono detta “Dio,
che caldo!”, la seconda volta “ Dio, che bello, sono di nuovo
qui!” Ci siamo formati come gruppo qualche anno fa dopo che una
suora della Provvidenza era partita per la Costa d’Avorio.
All’inizio ci eravamo attivati solo per raccogliere fondi presso
amici e parenti. Poi, con il passare degli anni il cerchio degli
amici si è allargato e continua ad allargarsi ogni anno. Ognuno di
noi diventa portavoce delle necessità e si attiva per contribuire
alla raccolta annuale di fondi.
Nel 1998 Danilo con un amico, è partito per la prima
volta per l’Africa per fare lavori di manutenzione presso le case
delle missioni e portare gli aiuti economici tanto necessari per
alleviare la sofferenza di tanta povera gente.
Negli ultimi due anni siamo partiti in due coppie:
Danilo e io, Roberto e Alida e, per il prossimo anno, il nostro
entusiasmo ha coinvolto anche Gastone e Ginetta che faranno la
loro prima esperienza.
Dalla nostra parrocchia è partita in missione la
signora Anna Maria Melli. In Burchina Faso ha costruito una scuola
dove, in pochissimi giorni, da 20 si è trovata attorniata da oltre
200 bellissimi bambini che chiedono solo di imparare a leggere e a
scrivere.
Anche per lei andare in Africa è stato la necessità di
concretezza, di realizzare qualcosa di utile e di immensamente
bello e gratificante.
Dalla nostra parrocchia è partito anche padre Carlo Di
Sopra. Il “suo” paese è la Sierra Leone. E’ un altro paese povero
che la guerra civile ha lasciato ancora più povero.
Don Carlo che da poco ha trascorso in Italia il suo periodo di
riposo, ci ha raccontato tanti avvenimenti toccanti, alcuni
terribilmente tristi, altri straordinariamente carichi di umanità,
altri ancora ricchi di tanti valori quasi dimenticati o sorpassati
dalla nostra vita frenetica.
Fermiamoci un momento e pensiamo alla bellezza di una
vita donata per gli altri, a dei momenti dedicati all’attenzione
verso il prossimo, a piccoli gesti d’amore, perché “l’amore viene
da Dio”.
Mariucci |
|