Coderno di Sedegliano, 6 Febbraio
2005
Il nome Coderno
palesa in modo inconfutabile una identità romana, offerta dal
riferimento del ceppo stradale "quaterno
lapide", ma la presenza di reperti e di pratiche
cimiteriali a tumulo evidenziano anche civiltà preromana. Questa
strada proveniva da Concordia, attraversava il Tagliamento nel guado
di Pieve di Rosa e per Codroipo (Quadruvium) si congiungeva nei pressi
di Gemona alla Julia Augustea.
Nel sec. XIII la villa di Coderno era sotto la giurisdizione del
castello di Variano, mentre nel sec. XIV e XV sotto i signori di
Spilimbergo.
Ecclesiasticamente, Coderno dipendeva da Sedegliano, ma nel corso del
settecento e dell'ottocento la comunità di Coderno manifestò sempre di
più l'esigenza all'autonomia. Nel 1922 con decreto vescovile, Coderno
ottenne la vicaria e nel 1954 la parrocchia.
CAMPANE
L'interno della chiesa parrocchiale di Coderno, dove alle ore 11 è
stata celebrata la Santa Messa di suffragio per padre David e in
memoria di Angelo Pittana (Agnul di Spere), amico e collaboratore
dell’Associazione Culturale Padre Maria Turoldo,
recentemente scomparso.
canto
preghiera preghiera canto
La celebrazione
eucaristica è stata accompagnata dal coro comunale «Il Castelliere»
diretto dal m° Lino Falilone, e all’organo da Stefano Barberino.
La chiesetta di Santa
Giuliana
Associazione Culturale Padre Maria Turoldo
http://www.assoc-p-turoldo.org/
A Coderno di Sedegliano si trova la casa natale di Padre David Maria Turoldo (1916-1992),
poeta scrittore e sacerdote, frate dei Servi di Maria.
Con la sua ispirazione poetica, oltre che con il suo impegno religioso e
culturale ha onorato la sua terra e la sua gente.
La sua opera, che testimonia un cristianesimo vissuto anche come ansia
di partecipazione ai problemi del mondo contemporaneo, si articola in
numerose raccolte di poesie, un'opera teatrale e la sceneggiatura del
film "Gli ultimi" di V. Pandolfi, ed è conosciuta in tutto
il mondo.
La struttura dell'edificio si rifà alla tipologia della casa agricola
friulana del '700 (se non anche del '600) ed offre oggi una prestigiosa
cornice per manifestazioni culturali e artistiche di grande livello.
David
Maria Turoldo, nacque a Coderno di Sedegliano il 22 novembre 1916, nono
figlio di Giovanbattista e Anna Di Lenarda. Fu battezzato con il nome di
Giuseppe.
Entrato nella casa di formazione dell'ordine dei Servi di Santa Maria e
fece il 2 agosto 1935 la sua prima professione religiosa nel convento di
Santa Maria di Cengio a Isola Vicentina assumendo il nome di fra Davide
Maria.
Proseguì gli studi umanistici e teologici nelle città di Venezia e
Vicenza, giungendo, a 22 anni, il 30 ottobre 1938, alla solenne
professione con i voti definitivi. Il 19 agosto 1940 divenne presbitero
e iniziò il suo ministero nel convento di Santa Maria dei Servi in San
Carlo a Milano. Dove nel 1942 si iscrisse alla facoltà di filosofia
laureandosi in data 11 novembre 1946.
Nel 1955 lo troviamo a Firenze e nel 1961 a Udine nel santuario caro a
friulani di Santa Maria delle Grazie e quindi nel 1964 si fermò a
Fontanella di Sotto il Monte a Bergamo.
Nel 1988 ebbe conoscenza della sua malattia e nel giovedì del 6 febbraio
del 1992 si spegne a Fontanella ove è sepolto.
IO NON HO MANI
Io non ho mani
che mi accarezzino il volto,
(duro è l'ufficio
di queste parole
che non conoscono amori)
non so le dolcezze
dei vostri abbandoni:
ho dovuto essere
custode
della vostra solitudine:
sono
salvatore
di ore perdute.
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