Clauzetto (PN), 19 Dicembre 2004
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CLAUZETTO (PN)
CAP: 33090 -
Altitudine (s.l.m.): m. 558
Abitanti: 445 - Superficie: Kmq. 27.96 |
Il
comune di CLAUZETTO comprende una quarantina di agglomerati sparsi,
come CELANTE di CLAUZETTO, DOMINISIA, FRANCESCUZ, GERCHIA, ORTON,
PRADIS DI SOTTO e DI SOPRA, TASCANS, TRIVIAT, ZUANES. In bella
posizione a balconata sulla pianura, è centro non solo di antica
tradizione culturale ed economica (attestata sia dal rispettabile
numero di personaggi illustri che qui ebbero i natali, sia dai molti
edifici - come il palazzo Còncina - simboli di agiatezza e gusto) ma
anche di consolidata vocazione turistica.
Clauzetto può far conto sulla sua tradizione di ospitalità e sul
notevole patrimonio naturalistico, godibile attraverso una fitta rete
di piacevoli strade e di sentieri segnalati: i fenomeni franosi e le
profonde forre di erosione del Cosa e del Paveon; i cento fenomeni
carsici dell'altopiano di Gerchia (inghiottitoi, abissi e grotte, come
il complesso La Val - Noglar - Mainarda, profondo un centinaio di
metri, con uno sviluppo di 6,5 km); i calanchi del monte Dagn; le
sorgenti carsiche sparse un po' ovunque ma, soprattutto, le Grotte
Verdi, turisticamente attrezzate, dove ci si può anche dare
appuntamento per la Messa di mezzanotte a Natale, divenuta da tempo
una tradizione.
Nella frazione di Pradis caratteristiche sono le abitazioni, il
piccolo cimitero di guerra italo-tedesco sulla strada per Pielungo
(dove si combatté il 5-6 novembre 1917, durante la ritirata italiana
di Caporetto); il Museo del Gruppo speleologico locale per i reperti
delle grotte (epipaleolitici e neolitici).
http://www.turismo.fvg.it
CAMPANE
CANTI
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Principali monumenti e opere d'arte
La Chiesa dedicata a San Giacomo a Clauzetto è ricordata anteriormente
al Quattrocento: fu però riedificata nel 1618 e consacrata nel 1727
dal vescovo Erizzo. Nel 1732 il capomastro Gio.Battista Quedri costruì
il massiccio campanile con bifora campanaria. Durante il terremoto del
1976 la chiesa e il campanile hanno subìto danni gravissimi.
L'ampio edificio possiede opere d'arte riconducibili a varie epoche:
del XVII secolo è la caratteristica copertura del fonte battesimale,
vero capolavoro di Giovanni Vincenzo Comuzzo da Gemona, figlio del più
celebre Girolamo Comuzzo; esagonale, ha struttura architettonica
estremamente elaborata, con balaustrina, cupolino, motivi ornamentali,
angeli, un S. Giovanni Battista al sommo ed i sei riquadri nelle facce
intagliati con Episodi della vita del Battista. Senza dubbio il più
prezioso esempio del genere che il Friuli conservi, in base ai
documenti databile al 1672-73.
Dei vari altari marmorei, quello di S. Antonio da Padova è stato
eseguito da Francesco Sabbadini di Pinzano (1773), quelli di S.
Giacomo e S. Giovanni, di sapore longheniano-massariano, da Giuseppe
Mattiussi udinese (1771- 1774); gli angeli dell'altar maggiore sono
buona opera del gemonese Giacomo Pischiutti (1770 circa).
Per quanto riguarda i dipinti, il più noto è quello raffigurante San
Giovanni Battista, robusta e accademica composizione di Odorico Politi
(1824), uno dei maggiori pittori friulani dell'Ottocento, nato proprio
a Clauzetto.
Da ricordare anche i due buoni dipinti del veneziano Giuseppe Angeli
(Morte di S. Giuseppe, Madonna del Carmine, secolo XVIII) ancora
"rinascimentale" nell'impaginazione ma tenue e delicato colorista, ed
i recenti affreschi di Giuseppe Modolo.
Nella Chiesetta di S. Paolo, acquasantiera del 1515 con figura di San
Giacomo nel dado, del lapicida lombardo Giovanni Antonio Pilacorte,
piuttosto sicuro nell'intaglio (il pezzo era stato scolpito per la
parrocchiale) e pala d'altare di Pietro Moretti veneto.
A Pradis di Sotto, l'ottocentesca Parrocchiale progettata da Giacomo
Tura da Vito D'Asio (1882), ha una dozzinale pala del Sacro Cuore di
Gesù di Giovanni Rota (1882) ed una statua lignea della Madonna
Addolorata di Valentino Panciera detto il Besarel (1895), fecondo
scultore zoldano.
Molti gli edifici costruiti a Clauzetto dopo il terremoto: tra questi
posto di rilievo ha il Municipio innalzato tra il 1979 ed il 1983 su
progetto di Giuseppe Davanzo.
Informazioni tratte da:
GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
(a cura di Giuseppe Bergamini
)
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org
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