Sagrado (GO), 5 Dicembre
2004
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SAGRADO
(GO)
CAP: 34078 - Altitudine (s.l.m.):
m. 32
Abitanti: 2.056 - Superficie: Kmq. 14,14 |
Sagrado sorge sulla riva sinistra
dell'Isonzo ai piedi del Monte San Michele, prima propaggine del Carso.
Nel XVI secolo fu un feudo dei Conti della Torre; ma ha origini molto
più antiche, anche se non documentate, i primi riscontri ufficiali si
trovano infatti in documenti veneziani risalenti al XV secolo.
Il paese, teatro delle battaglie dell'Isonzo, svoltesi fra il 1915 e il
1917, è ricco di testimonianze storiche legate alla Prima Guerra
Mondiale.
Al di là dell'abitato di San Martino del Carso, che dagli scontri uscì
quasi completamente distrutto, il fulcro dell'area è marcato dal monte
San Michele, considerato Zona Sacra in memoria dei caduti, e che, fino
al 1916, fu caposaldo della difesa di Gorizia da parte austro-ungarica.
http://www.turismo.fvg.it
CAMPANE
Alcune immagini
all'interno della parrocchiale dedicata a San Nicolò
CANTI
Carità e Missioni
Suore
della Provvidenza - Togo, Africa
In occasione
della canonizzazione di Padre Luigi Scrosoppi è stata promossa una
campagna per la raccolta di fondi destinati al potenziamento del
Centro medico di Kouvè in Togo. Questo centro è costruito e
gestito dalla Congregazione delle Suore della Provvidenza per
curare le varie malattie che opprimono il popolo africano. È sorta
così una nuova struttura, unica in questo paese, per far fronte
anche al nuovo e dilagante problema dell'AIDS.
Il governo togolese, retto da una dittatura, non è in grado di
garantire al suo popolo alcun tipo di servizio, anche per le
scarse risorse economiche del paese. Ai due diritti fondamentali,
"salute" e "istruzione", possono accedere, a pagamento, soltanto
pochissimi privilegiati. La grande maggioranza della popolazione,
perché povera, non può ne studiare ne curarsi.
Le Suore della Provvidenza, con le varie iniziative avviate in
Togo, rappresentano una delle poche risorse impegnate ad
assicurare a questa gente i loro fondamentali diritti; ma per
agire con efficacia devono poter contare sul "cuore" di coloro
che, anche a nome del proprio essere cristiani, decidono di farsi
Provvidenza.
A seguito di uno studio fatto sul territorio è stato messo a punto
un progetto per il sostegno dei costi del personale locale assunto
e gestito dalle Suore a partire dai medici e dagli infermieri,
fino al personale docente e di servizio in genere. La nostra
attuale cultura missionaria poggia sostanzialmente sullo strumento
dell'adozione a distanza di bambini e, in alcuni casi, di
ammalati.
Adottare (sostenere) un medico o un maestro, invece, significa
garantire un'assistenza professionale a centinaia di persone,
specialmente ai bambini, restituendo loro il diritto alla salute e
all'istruzione; significa inoltre promuovere la gente del luogo,
garantendo la dignità dello stipendio a famiglie attualmente senza
prospettive.
Un'altra singolare e importante proposta è l'adozione di una
novizia. Se sostenere un medico è un fatto importantissimo,
sostenere una ragazza per il periodo dei suoi studi e della sua
formazione affinchè possa diventare una suora della Provvidenza,
significa garantire continuità all'azione solidale verso questa
gente priva di speranza; le suore infatti rappresentano il futuro
della Congregazione e quindi di tutte le sue molteplici iniziative
di Carità.
TUTTI SIAMO
CHIAMATI
Solo la
nostra solidarietà può dar vita alla Carità
Per entrare
a far parte di un gruppo potete contattare:
Roberto Tosolini cell. 329 398 2741 e-mail
luigi.scrosoppi@iol.it
Suor Ivana cell. 340 617 8284 e-mail
sr.ivana@libero.it |
Principali monumenti e opere d'arte:
Sul luogo ove si trovava la chiesetta dedicata a S. Anna, nel 1711
venne costruita ex novo la Chiesa di S. Nicolò. I tre altari originali
erano stati sostituiti da altrettanti marmorei, a partire da quello
maggiore con le statue di S. Nicolò in marmo di Carrara e di S. Giovanni
Nepomuceno in pietra d'Istria tolta dal ponte "della rosta".
Nel 1783 era stato costruito il nuovo campanile e nel 1796 acquistato
l'altare di S. Rocco dalla chiesetta di tal nome a Gradisca soppressa da
Giuseppe II. "La chiesa - scrive Andrea Moschetti nel 1931 - era poi
stata ingrandita nel 1904 con due navate laterali e con nuova facciata.
Tutto fu raso al suolo dalla artiglieria... Non rimangono che alcuni
frammenti marmorei nel cimitero vicino, e tra essi alcune statue
mutilate. Sola che merita nota quella di S. Nicolò di scuola del
Marchiori". L'attuale Parrocchiale ha facciata a salienti e stile
eclettico (tra romanico e neoclassico); è affiancata da un alto
campanile.
Edificio di un qualche interesse è il così detto Castello degli Alimonda,
costruzione ottocentesca in stile eclettico, che fu sede dalla fine del
secolo scorso di uno "stabilimento di cure elettroterapiche" ed in
seguito della scuola elementare. Di proprietà comunale, se ne prevede il
restauro per recuperarlo dal grave stato di degrado in cui si trova.
Sul monte San Michele è stato costruito un Museo Storico, dedicato ai
cimeli della prima guerra mondiale che in comune di Sagrado fu
particolarmente aspra (celebre la località di S. Martino, immortalata
dai versi di Giuseppe Ungaretti).
La Chiesa di S. Martino del Carso risale al 1925, essendo la precedente
stata distrutta dalla guerra. Sull'altar maggiore, pala di Clemente
Delneri raffigurante la Madonna con Bambino tra i Ss. Martino e Giorgio
(1928).
Informazioni tratte da:
GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
(a cura di Giuseppe Bergamini
)
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org
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