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Forni Avoltri, 28
Novembre 2004
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Forni Avoltri
(UD)
CAP: 33020 - Altitudine (s.l.m.): 888 m - Abitanti: 750 -
Superficie: 78,80 Kmq |
Forni Avoltri, il più settentrionale dei
comuni friulani, sorge lungo le rive del torrente Degano ed è inserito
nello splendido comprensorio delle Alpi Carniche. Da qui partono
numerose escursioni che raggiungono molti rifugi situati in quota. La
zona è ricca per fauna e flora ed è tutelata dalla Regione nel Parco
della Carnia Centrale. Il paese è citato per la prima volta in un atto
del XIV secolo, che concedeva un permesso di estrazione del ferro da
alcune miniere presenti nella zona. Miniere che poi vennero ampliate nei
secoli successivi fino ad arrivare al XIX secolo, quando furono
abbandonate per i costi troppo elevati e sproporzionati rispetto alla
resa.
http://www.turismo.fvg.it
CAMPANE
CANTI
La celebrazione
Eucaristica era accompagnata dal Coro Parrocchiale, presente una nutrita
rappresentanza della locale Banda Musicale, che insieme hanno
festeggiato la loro patrona S. Cecilia
Dopo la Messa la Banda ha
intrattenuto i presenti, con alcuni brani
del loro repertorio, prima di rientrare nella loro sede...
Principali monumenti e opere d'arte:
La Chiesa parrocchiale di S.
Lorenzo a Forni Avoltri, eretta nel 1362 e ristrutturata nel 1602, ha
oggi il volto che le ha dato nel 1871 l'architetto gemonese Girolamo D'Aronco,
padre del più celebre Raimondo. Facciata a capanna neogotica, con
archetti ciechi che corrono sotto la linea di gronda, protiro ed occhio.
All'interno l'altare maggiore ed alcune statue lignee riflettono la
situazione "moderna", mentre a ricordo della precedente costruzione
rimangono alcuni dipinti tra i quali un San Giacomo secentesco che è
stato perfino attribuito ad Antonio Carneo, un gonfalone con la Trinità
e Santi di scuola friulana del XVII secolo ed una Trinità che incorona
la Vergine del 1724.
La Chiesa di S. Giovanni Battista a Frassenetto è la più antica del
Comune, risalendo al XVI secolo allorché fu costruita dal capomastro A.
Rupil de Bedech della Val Pesarina. Alcune modifiche sono intervenute
nei secoli successivi. Alla sagrestia si lega il bel campanile con
terminazione a cipolla.
All'interno qualche discreta opera d'arte, come l'altar maggiore in
marmo della seconda metà del XVII secolo, le Stazioni della Via Crucis,
di scuola austriaca (1762-1766) e due dipinti: Cristo Crocifisso, la B.
Vergine, S. Antonio e le anime del Purgatorio (secolo XVIII) e la
Madonna con i Ss. Giuseppe, Leonardo, Antonio da Padova e angeli (1726,
da attribuirsi al feltrino Girolamo Turro).
Una bella Via Crucis (1768) anche nella Chiesetta di S. Gottardo a
Sigilletto; a Collina la Chiesa di S. Michele Arcangelo, in bella
posizione geografica, attorniata dal piccolo cimitero, è la meno
compromessa dal tempo: semplice facciata a capanna all'esterno ed alto,
robusto campanile che si addossa al fianco sinistro.
All'interno, affreschi di modesto interesse nel soffitto (1766), un
elaborato pulpito ligneo settecentesco, fonte battesimale in marmo con
traforata copertura lignea (1770) e due altari lignei sulla parete di
fondo: quello di destra, della metà del XVII secolo, attribuito a
Girolamo Comuzzo è fastosamente lavorato, con esuberanza di elementi
decorativi tale da assimilare quasi le tre statue poste nelle nicchie;
quello di sinistra, dovuto agli intagliatori Giovanni Pietro e Giovanni
Pittoni (1687) ha forme più semplici ma egualmente gradevoli.
In Corso Italia 3, a Forni Avoltri, in una casa carnica settecentesca
già sede municipale, è stato istituito il Museo Etnografico, nato nel
1992, interessante raccolta di materiali che documentano attività e
mestieri tradizionali.
Nel comune di Forni Avoltri è possibile ancora incontrare qualche bella
casa del tempo passato, talvolta con affreschi e dipinti nei soffitti
delle basse stanze interne (come casa De PratoAgostinis a Collina),
solitamente con strutture che rientrano nel tipo della casa carnica
d'alta montagna: esterni massicci ma piuttosto sobrii, con portali e
finestre (talvolta binate) riquadrati in pietra, notevole cura nelle
strutture interne e nei materiali con la presenza di volte incrociate
negli anditi ad ogni piano, con l'uso di pietre lavorate negli stipiti
delle porte.
Informazioni tratte da:
GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
(a cura di Giuseppe Bergamini
)
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org
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