San Vito di Fagagna, 19
Settembre 2004
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San Vito
di Fagagna (UD)
CAP:
33030 - Altitudine (s.l.m.): m. 136 - Abitanti:
1.600 - Superficie: Kmq. 8.53 |
Il capoluogo è posto
a 14 km da Udine ed è in territorio pianeggiante e ben coltivato.
L'insediamento ha sicuramente origini antiche, infatti, fu rinvenuto
tempo fa un tratto di strada romana la cui direzione si riallaccia al
tratto scoperto a Carpacco. Si tratta di una parte del percorso che da
Concordia Sagittaria portava alla Via "Julia Augusta". Il rinvenimento
di un sarcofago longobardo (datato probabilmente al secolo IX) e di un
cimitero con armi, fibule e altri oggetti pure longobardi,
testimoniano l'insediamento di quel popolo nel territorio del comune.
Dal punto di vista giuridico, la terra di San Vito dipendeva dai
proprietari del Castello di Villalta; ecclesiasticamente era soggetta
all'abbazia di Sesto al Reghena. Nell'atto di donazione fatto dai
longobardi Anto, Erfo e Marco all'abbazia nel 762, risulta compresa
anche la zona di San Vito, che restò soggetta alla giurisdizione della
chiesa di Sesto fino alla soppressione della "Commenda" ad opera del
Senato Veneto, nel 1786.
(Tratto da:
http://www.turismo.fvg.it/)
CAMPANE
L'interno della
parrocchiale, prima e durante la Messa
CANTI
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Nella foto, il
sagrestano Otello Zucchiatti con suo figlio.
Ho conosciuto Otello in una fase molto critica della mia vita,
quando era caposala nel reparto di Fisiopatologia Respiratoria
dell'Ospedale di Udine, ed ho continuato ad incontrare nel mio
domicilio, in occasione dei frequenti rifornimenti di Ossigeno
Liquido, durante i 12 mesi di ossigenoterapia 24 ore su 24. Sono
ormai passati 10 o 15 anni, ma sono sicuro che in quei tempi,
Otello non avrebbe scommesso su di me... une pipe di
tabac... |
Principali monumenti e opere d’arte
Nella
Chiesa parrocchiale di S. Vito di Fagagna (elaborata facciata del 1924
con statua di S. Vito in una nicchia; interno ad unica navata in stile
settecentesco, con presbiterio preceduto da due alte colonne), l'altare
maggiore è in marmo (modi neoclassici, secolo XVIII) ed ha alto cupolino
e due statue laterali.
Nel soffitto della navata due affreschi raffiguranti la Madonna
Immacolata ed Angeli e S. Antonio da Padova che adora il Bambino: sono
composizioni senza pretese del tarcentino Giovanni Pittini (1882).
Nella parete d'ingresso, in alto, entro un elegante altarolo barocco
laccato di bianco, una bella tela con la Madonna con Bambino sulle nubi
adorata dai Santi Filippo e Giacomo: in basso, un arioso paesaggio. Pare
opera dell'intagliatore e pittore Girolamo Comuzzo (metà secolo XVII).
L'acquasantiera, di semplice forma, è cinquecentesca.
In una nicchia sul lato destro della navata è stato di recente collocato
un sarcofago romano di spoglio riutilizzato in età altomedioevale ed
abbellito con una grande croce a treccia incisa: era stato rinvenuto nel
1962 durante lavori di scavo in uno dei vani annessi al fianco
meridionale della Chiesa.
Informazioni tratte da:
GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
(a cura di Giuseppe Bergamini
)
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org
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