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Nogaredo di Prato (Martignacco), 22 Agosto 2004

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Nogaredo di Prato - La “villa” di Nogaredo ha una storia molto antica, a partire dal nome: in un documento del 1238 è ricordata come “Noyareto Prà Smerlàt” (cioè “prato aperto”). La descrizione del paese antico sta tutta in un breve brano di Dino Virgili: poche case rustiche lungo la strada maestra oltre le quali campi, pascoli e “comugne”, in fondo il torrente Lavia dove un guado permetteva il passaggio verso Passons; lì vicino la chiesa di San Martino (ricordata fin dal 1318) con il cimitero e, poco distante, il pozzo. Rustici, strada, pozzo e chiesa sono gli elementi della “villa” dove vivevano le grandi famiglie patriarcali: i Pagnutti, gli Zili (o Zilli, presenti nel sec. XV), gli Stella, i Gregoris. La descrive Dino Virgili: “... le case antiche sono allineate agli orli della via maestra, strette e unite une alle altre e quasi tutte uguali , raramente alternate da qualche muricciolo slabbrato che chiude un orto... lassù, oltre la piazza che racchiude il ricordo dell’ampio “stagno”, la vita passa tra il torrente che languisce nel suo letto di pietre mostrando nudi gli argini consumati e le mura dell’antico cimitero...”

Chiesa Parrocchiale di S. Martino in Nogaredo di Prato - Consacrata dall'Arc. Mons. Andrea Casasola il 29 Settembre 1878. Restaurata, rinnovata e benedetta, dopo il sisma del 1976, il 31 Ottobre 1987 da Mons. Pietro Brollo. S. Martino, protettore della comunità, nel mosaico della facciata, è riferimento e segno di unità per i Nogaredesi.


 CAMPANE

Alcuni momenti della Messa
Al centro, la statua della Madonna della Cintura

 CANTI
                   


 I fedeli alla fine dell'Eucaristia...

  
 ...e mentre indugiano sul sagrato della chiesa, per uno spuntino in compagnia

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