Santuario di
Castagnevizza (SLO), 16 Maggio 2004
Veduta del Santuario di
Kostanjevica
Sullo sfondo a sinistra il Sabotin (Sabotino) e a destra Sveta Gora (Monte
Santo)
CAMPANE
Alcune immagini
dell'interno della chiesa, prima e durante la celebrazione
dell'eucaristia
CANTI E PREGHIERE
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Il convento
francescano di Kostanjevica
Ai margini di Nova Gorica, vicino al confine italiano, su una collina
di 143 mt, all'inizio della valle del fiume Vipava, sorgono la chiesa
dell'Annunciazione e l'annesso convento dei Francescani. A
Koscanjevica o "Cappella", come viene chiamato il luogo dalle persone
del posto, vi e un antico santuario dalla storia vivace e con
importanti tesori del passato. Per gli abitanti dell'una e dell'altra
parte del confine, questo luogo e una vera e propria oasi verde di
pace e di spiritualità. Kostanjevica include tre tipi di esperienze
culturali e spirituali: e infatti sia monumento di arte sacra e centro
spirituale (la chiesa e il convento), sia monumento storico (le tombe
dei Borbone), sia monumento culturale (la biblioteca del conven1 to).
Di rutto questo si prendono cura da più di 190 anni i padri
Francescani. Dal 1985 l’intero complesso di Kostanjevica (il convento
con la biblioteca, la cripta dei Borbone e la chiesa parrocchiale) è
considerato monumento artistico ed architettonico, rappresentando in
tal modo l'eredita culturale del popolo Sloveno. Oltre a varie
leggende legate alla fondazione della chiesa, esiste un fatto storico:
nel 1623 il conte Matija Thurn fece erigere una chiesetta in cui tu
trasferirà un'immagine di Maria, attorno alla quale si raccolsero i
devoti in preghiera e in liturgie. Per ordine del conte, fu costruito
accanto alla chiesa anche un piccolo convento.
Primi custodi della chiesa e del convento furono i
Carmelitani che, nell'arco di 134 anni, abbellirono ed ingrandirono
entrambe le costruzioni. Improvvisamente, nel 1781, nel bel mezzo
della fioritura, Kostanjevica venne colta di sorpresa dal decreto di
Giuseppe II, sulla cui base vennero scacciati i Carmelitani che non
lasciarono nulla dietro se. Per nove anni la chiesa e il convento
rimasero chiusi. Nel 1811 Kostanjevica tu assegnata alla custodia dei
Francescani, che vi sono tuttora. I Francescani si sono dedicati al
restauro della chiesa, colpita durante la I Guerra mondiale, dal 1924
al 1929.
Rinnovarono le stuccature, facendone rivivere l'antico
splendore. La parte centrale dell'altare principale conserva in una
cornice d'oro, circondata da una corona di raggi, l'immagine di Maria
con Gesù. L'affresco della Vergine Misericordiosa, rappresentata come
Madre di Dio di Kostanjevica, fu eseguito dal pittore Leonardo Rigo.
L'incoronazione di Maria sulla volta della navata fu dipinta dal
friulano Giovanni Moro. Le numerose lapidi funerarie sono la
caratteristica principale della chiesa di Kostanjevica, segno del
forte legame che i notabili goriziani sentirono verso queste terre.
La biblioteca del convento prende il nome da p.
Stanislav Skrabec (1 844-1918), il più noto linguista-slavista del XIX
secolo, che visse a Kostanjevica più di quarant'anni. Gli inizi della
biblioteca risalgono al XVI secolo, se consideriamo i ricchi fondi di
Sveta Gora che vi sono compresi.
Quando i Francescani dovettero lasciare Sveta Gora, li
portarono con sé prima a Gorizia poi a Kostanjevica. Durante i vari
trasferimenti molto è andato perduto. Più tardi la biblioteca fu
arricchita, in quanto a Kostanjevica era attivo il ginnasio
francescano e il biennio di teologia già dal 1821.
A causa degli eventi bellici l'attività scolastica fu
interrotta e nel 1915 il ginnasio fu trasferito a Kamnik. Ora la
biblioteca conta più di 10.000 libri. Particolarmente preziosi sono i
circa 30 incunaboli.
Interessanti sono le stampe dal XVI al XIX secolo, per
gli Sloveni poi e molto importante la grammatica di Adam Bohoric, del
1584, "Articae horulae - Piccole ore d'inverno" con dedica autografa
dell'autore. Il volume fu trovato solo nel 1951. Dal 1952 la
biblioteca per i suoi tesori e monumento storico e culturale. Negli
ultimi anni, contemporaneamente al restauro del convento, è stato
effettuato anche il rinnovo della biblioteca. Finora la più completa
storia del convento di Kostanjevica è stata scritta dal padre
francescano Chiaro Vascorri (1799-1860).
Attualmente, nell'ala destra del convento viene
ospitata la "Comunità Incontro", una scuola di vita dove alcuni
ragazzi, seguendo i principi di Don Pierino, riscoprono il senso della
vita, senza dipendenza dalla droga.
Ingresso alla cripta dei
Borbone attraverso un corridoio che passa sotto la navata centrale della
chiesa
La cripta di
Kostanjevica conserva i resti degli ultimi discendenti della dinastia
dei Borbone francesi. Essi, nel periodo della rivoluzione francese del
1830, furono scacciati dalla Francia. Peregrinarono in vari luoghi
d'Europa e finalmente furono accolti dal conte goriziano Coronini.
Furono sepolti a Kostanjevica, per questo ancora oggi il luogo e
conosciuto nel mondo come "Piccola s. Denis".
Carlo X (1757-1836)
Divenne re di Francia nel 1824.
Autocrate, in tutti i modi provocò la rivoluzione del 1830. Rinunciato
al trono, errò per l'Europa, dapprima ad Edimburgo in Scozia, poi in
Cechia, a Praga; finalmente si stabili a Gorizia, dove fu ospite del
conte Coronini e dove, dopo appena 17 giorni, mori di colera.
Oltre all'ultimo rè
dei Francesi, riposano nella cripta i seguenti membri della famiglia
dei Borbone:
Ludovico XEX, duca di Angouléme (1775-1844),
figlio maggiore di Carlo X. Mori a Gorizia nel palazzo dei conti
Strassoldo.
Maria Teresa
Carlona, duchessa di Angouléme (1778-1851),
moglie di Ludovico XIX, figlia di Ludovico XVI e Maria
Anronietta, figlia dell'imperatrice Maria Teresa.
Enrico V, conte
di Chambord, (1820-1883),
figlio di Carlo Ferdinando e nipote di Carlo X. Fu l'ultimo
discendente della dinastia dei Borbone francesi.
Maria Teresa
Beatrice Gaetana, Arciduchessa d'Austria-Este (1817-1886),
moglie di Enrico V. Grazie a lei, i membri della famiglia dei
Borbone sono sepolti in un unico luogo.
Luisa Maria
Teresa, duchessa di Parma (1819-1864),
sorella di Enrico V. Dopo la morte violenta del marito Carlo III,
duca di Parma, sali al trono come reggente al posto del figlio
minorenne.
In una nicchia
davanti alle tombe dei Borbone e sepolto
Louis Jean Casimir, duca di Blacas, marchese di Aulps
(1771-1819);
fu ministro alla corte di Carlo X che seguì anche in esilio.
Nella regione di Gorizia fu proprietario di terre a Smaver (oggi in
Italia) e Kanal.
La parte centrale della
cripta con i sarcofaghi e sotto il presbiterio
IL CONVENTO
FRANCESCANO DI KOSTANJEVICA
Šcarbčeva 1, p.p. 303
5001 Nova Gorica, Slovenija
Tel. 00386 (0)5 / 3307750
Fax. 00386 (0)5 / 3307751
Orario visite
Feriale: 9.00-12.00 et 15.00-17.00
Domeniche e festivo: 15.00-17.00 |