Prepotto, 2 Maggio 2004
Santa Messa e
inaugurazione di un cippo, con una targa dedicata alle
"portatrici" della Guerra Mondiale 1915-18
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Prepotto (UD)
Sede municipale v. 24 Maggio, 19 - tel. 0432713003 |
Comune di Prepotto: 105
m s.l.m. - 33,24 Kmq - 1.012 ab. CAP 33040 - Prefisso telefonico: 0432
Frazioni: Albana - Bodigoi - Bordon - Castelmonte - Cialla -
Chiazzacco - Cladrecis - Craoretto - Mezzomonte - Molino Vecchio -
Novacuzzo - Oborza - Podresca - Prepotischis
Escursioni: Borgo Berda - Castelmonte - Castello di Albana -
rive dello Judrio
Gastronomia: vini tipici, castagne
CAMPANE
Alcune immagini riprese
durante la celebrazione della Santa Messa...
...con la presenza di un
gruppo di "portatrici" e "militari" in costume dell'epoca e...
...accompagnata
dal Coro Alpino "Monte Nero"
CORO
I festeggiamenti sono
proseguiti davanti al Municipio, nei pressi del Monumento ai Caduti di
tutte le guerre,
dove è stata scoperta la targa con i nomi di tutte le "portatrici" che
hanno operato
durante la Guerra 1915-18 nel Comune di Prepotto...
BANDA
...il
corteo con in testa la Banda di Corno di Rosazzo, si è poi trasferita
presso nuovo
parco-giochi e quindi sotto il tendone dove è stato consumato il pranzo in
compagnia...
Principali monumenti e opere d'arte: La località più nota del Comune
è senz'altro Castelmonte, per il celebre santuario mariano che sorge su
un colle a 618 metri sul livello del mare, vero e proprio borgo
fortificato di indubbio interesse urbanistico. Le sue origini sono
antichissime, sembrano risalire addirittura ai primordi della
cristianità, anche se i documenti in proposito datano a poco dopo il
Mille. Costituito in origine forse da un sacello scavato nella viva
roccia, il santuario via via si ingrandì fino a diventare un vero e
proprio borgo fortificato accentrato intorno alla chiesa. Devastato da
un rovinoso incendio nel 1469, semidistrutto dal terremoto del 1511,
venne ampliato ed abbellito nel Cinque - Seicento e da allora
praticamente non ebbe a subire grandi innovazioni, se non in epoca
recentissima, almeno per quanto riguarda la struttura urbana, ché per il
resto subì invece - tra confische e rapine - la perdita quasi completa
del cospicuo patrimonio artistico.
Oggi Castelmonte non offre molto dal punto di vista artistico,
ma in passato scultori e pittori di buon nome, tra cui Giovanni da
Udine, vi lavorarono. L'opera più importante è proprio la venerata
statua in pietra dipinta della Madonna con Bambino, eseguita prima del
1479 (anno in cui venne benedetta ed intronizzata) da scultori
gravitanti nella sfera artistica salisburghese, di cui infatti presenta
le morbidezze del così detto «weichen stil», pur se qualche maldestro
restauro e le cattive ridipinture rendono il gruppo non perfettamente
leggibile: è inserita nel barocco altare commissionato nel 1684 ad
Alessandro Tremignon che si giovò della collaborazione del figlio Paolo
anche per i due altari laterali (1688). Notevole pregio - sul piano
della religiosità popolare più che su quello dell'arte - hanno numerosi
ex-voto, che il santuario conserva, tra cui, preziosissimo, è il voto di
Gemona del 1575 in argento, riproducente la veduta ideale della
cittadina allora colpita dalla peste: molti degli ex voto sono andati
distrutti o rubati, quelli in argento anteriori al 1797 confiscati dai
francesi e non più restituiti: testimoniano di migliaia di miracoli o di
intercessioni attribuiti a quella che i friulani familiarmente chiamano
la Madone di Mont.
Notevole interesse per lo studio dell'arte minore friulana e di
quella slovena, rivestono le numerose chiesette votive disseminate nel
Comune, che, pur nella costante semplicità di forme, presentano
strutture a volte anche profondamente diverse tra loro.
Bella l'abside gotica (secolo XV) della Chiesetta di S. Antonio
ad Oborza che ha facciata a capanna in pietra viva ed è affiancata da un
robusto, massiccio, sproporzionato torrione. Nella Chiesa di S.
Bartolomeo Apostolo a Ciubiz, volta costolonata con bassorilievi
antropomorfi nei peducci e nelle chiavi di volta (secc. XV - XVI):
sculture popolari di tipo sloveno; bella statua lignea della Madonna con
Bambino (secolo XVI avanzato, scuola udinese) inserita nel settecentesco
altare.
Adorazione dei Magi secentesca, del pittore carnico Osvaldo
Gortanutti, nell'altar maggiore della suggestiva Chiesetta dei tre Re a
Prepotischis; nella Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo, a Centa, volta
costolonata con bassorilievi, altarolo ligneo secentesco di splendida
fattura (scuola slovena), a due ripiani figure della Madonna con
Bambino, Ss. Pietro e Sebastiano nel piano inferiore, Ss. Antonio abate,
Anna con Maria Bambina, Gioacchino nel superiore), dipinti di Girolamo
Ridolfi cividalese (Madonna con Bambino e i Ss. Pietro e Paolo, già pala
d'altare, 1585) e di Francesco Colussi (Adorazione di Magi, 1777).
La Chiesetta di S. Pietro Apostolo a Chiazzacco conserva
affreschi di maestro sloveno della fine del secolo XV con Annunciazione,
figure dei Santi Rocco e Pietro ecc. ed una particolare iconografia
(nella scena dell'Annunciazione compaiono anche Abele e Caino, il primo
sopra l'angelo, il secondo a fianco della Vergine); affreschi anche
nella Chiesa dello Spirito Santo ad Albana: Cristo nella mandorla e
angeli dovuti ad un pittore sloveno vagabondo, attivo a più riprese
nelle valli dell'Isonzo e del Natisone (inizio secolo XVI).
Nella Chiesa di S. Martino vescovo a Craoretto, pala d'altare
(Madonna con Bambino, S. Lucia e S. Martino) di Giovanni Battista
(Titta) Gori di Nimis (secolo XX).
Notevoli gli esempi di architettura rurale sparsi nel territorio
comunale; in particolare si guardi la borgata di Berda, ristrutturata
dopo il terremoto secondo criteri di piacevole unità
stilistico-ambientale.
Informazioni tratte da:
GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
(a cura di Giuseppe Bergamini
)
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org
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